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mercoledì 1 agosto 2012

Aldrovandi, che razza di giustizia è questa?




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Gentile dott. Manganelli,
chi vuole prendere in giro? Noi (e in questo noi, intendo tutta la piazza, virtuale mica tanto, di Internet) non ci accontentiamo di un vergognoso “Con ogni probabilità i quattro poliziotti verranno affidati in prova ai servizi sociali”, come confermano i difensori di Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri.
So che è sommamente inelegante autocitarsi, ma quando ce vo’, ce vo’. All’indomani della condanna dei quattro agenti colpevoli dell’omicidio di Federico Aldrovandi, condannati dalla Cassazione a soli (e ribadisco a soli) 3 anni e 6 mesi che per l’indulto non sconteranno, dalle pagine di questo blog partì subito una campagna di sdegno, largamente condivisa, perché i quattro poliziotti fossero allontanati a vita dal servizio di pubblica sicurezza. Vista l’accertata pericolosità del loro comportamento. 
Scese in piazza anche Beppe Grillo al grido di “Licenziate i killer di Federico“. Io come madre (e sono sicura che tutte le madri del mondo si unirebbero a me) li spedirei a pedate a scontare almeno i sei mesi di carcere. E poi, ripeto, sospensione a vita dalla Polizia.
Anche per onorare la memoria di chi alle Istituzioni ha sacrificato la propria vita (e non mi faccia fare l’elenco, Lei sa bene a chi mi riferisco).
aldrovandiNon c’è bisogno, invece, che le ricordi gli insulti che quel gentiluomo di Forlani ha espresso nei confronti della madre di Federico, Patrizia Moretti.
In una lettera aperta lei parlò di “chi ha macchiato la divisa” e la loro gronda ancora del sangue di un innocente. Hanno ammazzato di botte un ragazzo inerme, non dimentichiamocelo.
E mi rivolgo anche a Lei, ministro Cancellieri che ci aveva promesso “Quando leggeremo la sentenza non avremo nessun tentennamento ad applicare i provvedimenti del caso verso i colpevoli”. Eccoli qua.
Si sente adesso di andare in vacanza con la coscienza a posto, dopo un simile provvedimento: “Con ogni probabilità i quattro poliziotti verranno affidati in prova ai servizi sociali…” Servizi socialmente utili a chi? E poi, mi spieghi Lei cosa vuol dire in prova, se la prova non dovesse funzionare, perché incapaci di confortare un vecchietto o un disabile, ce li troviamo di nuovo con la divisa addosso.

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