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martedì 4 settembre 2012

MEDICINA: L'IPOTESI, ALZHEIMER 'DIABETE DEL CERVELLO', OCCHIO AL MENU'


MEDICINA: L'IPOTESI, ALZHEIMER 'DIABETE DEL CERVELLO', OCCHIO AL MENU' =

Roma, 4 set. - (Adnkronos Salute) - Memoria, insulina, cibi
ipercalorici e diabete legati a doppio filo. Secondo alcuni
ricercatori americani, infatti, l'Alzheimer potrebbe essere in alcuni
casi una versione di diabete che colpisce il cervello, tanto che
qualcuno ha ribattezzato questa forma di demenza il 'diabete di tipo
3'. A descrivere l'ipotesi che collega i problemi di memoria
all'eccesso di cibi ipercalorici e' un articolo su 'New Scientist',
che parte dai risultati della ricerca di Suzanne de la Monte, la
neuropatologa della Brown University a Providence che ha suggerito la
nuova categoria di diabete.

La studiosa, nel suo lavoro, ha interferito con la risposta
cerebrale dei ratti all'insulina: l'ormone, famoso per controllare i
livelli di zuccheri nel sangue, gioca anche un ruolo chiave nella
segnalazione cerebrale. Quando il team di ricercatori ha alterato la
strada che porta l'insulina ai neuroni delle cavie, il risultato e'
stata la demenza. Gli animali "non possono piu' imparare, o
ricordare", spiega de la Monte.

Se si tratta di un'ipotesi corretta, le implicazioni sono
preoccupanti. Dal momento che i cibi ipercalorici sono noti per
alterare la risposta dell'organismo all'insulina, potremmo senza
saperlo 'avvelenare' lentamente il nostro cervello ogni volta che
ingurgitiamo un piatto supercalorico. E le persone con diabete di tipo
2, che hanno gia' sviluppato un'insulinoresistenza, potrebbero essere
particolarmente a rischio. (segue)

(Mal/Ope/Adnkronos)
04-SET-12 17:23

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MEDICINA: L'IPOTESI, ALZHEIMER 'DIABETE DEL CERVELLO', OCCHIO AL MENU' (2) =

(Adnkronos Salute) - "L'epidemia di diabete di tipo 2, se
continua sulla sua traiettoria, potrebbe essere seguita da un'epidemia
di demenza", sottolinea Ewan McNay, dell'University of Albany a New
York. E se mangiare sano e fare attivita' fisica e' importante per
ridurre il pericolo di demenza, in futuro potrebbe anche essere
possibile invertire il declino cognitivo 'bersagliando'
l'insulinoresistenza.

Un approccio protagonista gia' di alcuni studi: il team di
Suzanne Craft - pioniera nella ricerca sull'Alzheimer all'University
of Washington - ha ricevuto 7,9 milioni di dollari dai National
Institutes of Health di Bethesda per testare un'insulina spray nasale
su 240 volontari con segni di demenza. Gruppi di ricerca in tutti gli
Usa monitoreranno apprendimento, memoria, funzioni giornaliere e
alterazioni cerebrali dei soggetti utilizzando la Pet. Per capire se
questa puo' essere la strada giusta per contrastare la malattia che
divora la memoria.

(Mal/Ope/Adnkronos)
04-SET-12 17:43

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