LEGGE ELETTORALE: DI PIETRO, E' GOLPE, STOP ASSASSINIO DEMOCRAZIA =
ANCHE BERSANI SE N'E' ACCORTO, FRONTE COMUNE PER RISPETTO
COSTITUZIONE
Roma, 10 nov. (Adnkronos) - ''Se questo non e' un golpe, cos'e'?
Ma io credo che se questo tentativo di colpo di Stato, neanche piu'
camuffato, andra' avanti, sara' necessario mettere insieme, in un
fronte comune, tutte le forze (compresa quella parte del Pd che lavora
per riunire il centrosinistra) che, con i cittadini e coloro che
continuano a credere nella democrazia, vogliono riaffermare il
rispetto della Costituzione e delle corrette regole elettorali.
Altrimenti saremo tutti complici dell'assassinio della democrazia
italiana''. Lo scrive Antonio Di Pietro sul suo blog.
Il leader di Idv insiste: ''Meglio tardi che mai. Alla fine
anche Bersani si e' accorto del golpe che stanno tentando di fare con
una legge elettorale pensata apposta per non far vincere nessuno e,
cosi', tenere in piedi il governo dei non eletti per altri cinque
anni. Questo gioco va avanti da mesi e noi dell'Italia dei Valori lo
abbiamo denunciato dall'inizio. Si doveva e poteva fermare prima''.
(segue)
(Pol-Leb/Zn/Adnkronos)
10-NOV-12 14:31
NNNN
L.ELETTORALE: DI PIETRO,UNITI CONTRO GOLPE ASSASSINO DEMOCRAZIA (2)=
(AGI) - Roma, 10 nov. - Il leader dell'Idv ha ricordato come
"da mesi" le forze politiche stiano litigando "su tutto, ma
sulla necessita' di sabotare Bersani e il suo progetto di una
vera alleanza di centrosinistra hanno trovato subito un
accordo. Come sono d'accordo nel mettere i bastoni tra le ruote
al Movimento 5 stelle, e nell'impedire l'ingresso in Parlamento
dell'Italia dei Valori: in pratica, fare fuori i soli che hanno
rifiutato la logica del Palazzo. Diciamo le cose come stanno:
gli scienziati pazzi dell'ingegneria elettorale potrebbero
facilmente mettere a punto, all'ultimissimo secondo, una legge
che svolga il suo compito, cioe' coniugare il massimo di
rappresentanza della volonta' popolare con le esigenze di
governabilita'".
"Ma vogliono fare l'esatto contrario: ridurre al minimo il
peso della volonta' popolare e assicurare, in partenza,
l'ingovernabilita', per poter tirare fuori dal cilindro, dopo
le elezioni, un coniglio con la faccia di Mario Monti.
"Non e' mica per distrazione che il Parlamento non ha
voluto nemmeno discutere l'unica proposta di legge elettorale
sottoscritta da un milione e 200mila elettori, quella che
riprende e trasforma in legge d'iniziativa popolare il quesito
referendario proposto dall'Italia dei Valori e dichiarato
inammissibile, per cavilli formali, dalla Corte
Costituzionale", ha aggiunto Di Pietro.
"In un Paese democratico sarebbe stata la prima proposta da
mettere in discussione, perche' arrivava direttamente dai
cittadini. Nel Parlamento della Casta e dei finanzieri, invece,
l'hanno chiusa di corsa in un cassetto, perche' con quella
legge il governo Monti-bis, da imporre senza il consenso degli
elettori, se lo sognano", ha rilevato. (AGI)
Bal
101442 NOV 12
NNNN
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