ANSA/ MEDICINA: TIROIDE, ITALIANI TRA PIU' MALATI AL MONDO
ESEGUITE 40 MILA TIROIDECTOMIE ALL'ANNO, 20% CASI E' NEOPLASIA
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Gli italiani sono tra i popoli piu'
esposti alle patologie della tiroide nel mondo. Tra le cause la
trasmissione genetica ed eredo-familiare della malattia,
un'inadeguata assunzione di iodio e problemi legati a
contaminanti ambientali non ancora ben identificati. Risultato:
in Italia, ogni anno, si effettuano piu' di 40 mila interventi
per asportazione della tiroide (tiroidectomie): nel 20% dei casi
si tratta di neoplasie.
E' quanto e' emerso al convegno 'Ambiente e tiroide' promosso
dall' Universita' Cattolica di Roma, dall'Associazione italiana
radioprotezione medica (Airm) e dal comune di Alatri.
''Nel nostro paese - spiega Celestino Pio Lombardi, direttore
dell'Uoc, di Chirurgia Endocrina del Policlinico Gemelli-CIC di
Roma - il rischio di sviluppare una malattia della tiroide
varia, secondo la regione geografica, dal 4 al 60%. In
particolare, la probabilita' di riscontrare un nodulo
clinicamente palpabile puo' variare dal 5 al 10%, mentre le
alterazioni della tiroide in genere colpiscono il 10-12% degli
italiani ma in alcune regioni risulta colpito anche il 30-40%
della popolazione''. Tra le zone piu' colpite, per trasmissione
ereditaria, Frosinone e Latina, le Valli bergamasche e alcune
zone montane di Piemonte e Val'Aosta. Ma ad elevare incidenza
delle malattie della tiroide nel nostro paese e' anche
l'inquinamento ambientale, sia tossico che radioattivo, in
particolare dopo Chernobyl. Non solo: nonostante i 360 Km di
coste e l'alimentazione prevalentemente mediterranea, in molte
aree, anche vicino al mare, il gozzo e' ancora endemico. ''Colpa
- spiega Luca Revelli, chirurgo endocrino dell'Universita'
Cattolica di Roma - della pluridecennali politiche di non
iodazione delle acque e della mancanza di un adeguato apporto
alimentare di iodio''.
E' allarme anche per quanto riguarda i tumori. ''Quelli della
tiroide - continua Lombardi - rappresentano l'1% di tutte le
malattie oncologiche e colpiscono ogni anno 9.000 italiani''. In
genere sono piu' aggressivi negli uomini e piu' frequenti nelle
donne (il rapporto uomo-donna e' 1:2) tra i 25 e i 50 anni a
causa dei continui cambiamenti ormonali. Secondo gli esperti si
tratta di un vero e proprio problema sociale. ''L'asportazione
della tiroide - afferma - e' uno degli interventi piu' eseguiti
negli ospedali italiani. Il 70% dei casi riguarda le donne,
mentre l'incidenza di cancro per i noduli tiroidei solitari nei
pazienti di eta' inferiore ai 25 anni raggiunge il 60% dei
casi''. ''Questi interventi - conclude - sono particolarmente
delicati e devono essere effettuati da chirurghi 'dedicati',
ossia che si occupano solo o prevalentemente di questo e che
quindi hanno grande esperienza specifica''.
Infine un appello: informazione, prevenzione e diagnosi
precoce significano possibilita' di eseguire interventi
mini-invasivi con riduzione dei rischi, dei tempi di degenza
migliori risultati estetici e minori complicanze.(ANSA).
VI/CAV
10-NOV-12 12:11 NNNN
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