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sabato 10 novembre 2012

SALUTE: EPATITE C, ARRIVA FARMACO CON AZIONE SU DIRETTA SU VIRUS


SALUTE: EPATITE C, ARRIVA FARMACO CON AZIONE SU DIRETTA SU VIRUS =
(AGI) - Boston, 10 nov. - Contro l'Epatite C, la piu' insidiosa
malattia del fegato, che nel mondo colpisce due persone ogni
ora e rappresenta la prima causa di decesso per malattie
infettive trasmissive, arriva anche in Italia boceprevir, il
primo di una classe di farmaci inibitori della proteasi, che
agisce direttamente sul virus. L'annuncio ufficiale e' stato
dato dalla Msd nel corso del congresso American Association for
the Study of Liver Diseases (AASLD) che si sta svolgendo a
Boston in questi giorni. (AGI)
Eli (Segue)
101100 NOV 12

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SALUTE: EPATITE C, ARRIVA FARMACO CON AZIONE SU DIRETTA SU VIRUS (2)=
(AGI) - Boston, 10 nov. - Per piu' di un milione e mezzo di
italiani con infezione cronica da virus dell'Epatite C la buona
notizia e' che il farmaco ha superato con successo l'esame
della Commissione e del Consiglio di amministrazione
dell'Aifa. L'Agenzia ha tuttavia disposto che il suo utilizzo
sia monitorato attraverso Registri che saranno attivati a
breve. Grazie all'azione diretta sul virus HCV, il piu'
temibile perche' rappresenta il 60% delle infezioni globali ed
e' piu' refrattario ai trattamenti, il farmaco antivirale
boceprevir raddoppia e addirittura triplica la percentuale di
guarigione dei pazienti, aprendo la strada all'eradicazione
definitiva del virus. La potenza antivirale del farmaco riesce
a negativizzare il virus anche nelle donne in menopausa, nelle
quali e' maggiore l'accelerazione della progressione della
fibrosi epatica - che nel giro di pochi anni puo' portare alla
cirrosi - e piu' rapida l'insorgenza di una resistenza
irreversibile alla terapia standard a base di interferone
peghilato e ribavirina. Analogamente a quello dell'Epatite B,
il virus dell'Epatite C puo' cronicizzare nel 60-70% dei casi e
chi diventa portatore cronico e' esposto a gravi danni epatici.
"Solo il 15-20% dei pazienti che viene a contatto con il virus
riesce a guarire dall'infezione spontaneamente - sottolinea
Antonio Gasbarrini, professore ordinario di Gastroenterologia
presso l'Universita' Cattolica del S.Cuore di Roma, direttore
dell'Unita' Operativa Complessa di Medicina Interna e
Gastroenterologia del Policlinico universitario Agostino
Gemelli di Roma e presidente della Fire, la Fondazione italiana
Ricerca in Epatologia -, mentre la maggioranza evolve in una
infezione cronica. In questo caso l'organismo puo' convivere
per molti anni con il virus, che pero' in maniera subdola nel
20-30% dei casi puo' arrivare a causare una malattia del fegato
severa, come la cirrosi e l'epatocarcinoma". Il farmaco
boceprevir, aggredendo direttamente il virus, spiega Savino
Bruno, direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna
a indirizzo Epatologico presso l'Ospedale Fatebenefratelli e
Oftalmico di Milano "inattiva le proteasi, gli enzimi che
consentono all'HCV, una volta entrato nell'organismo, di
replicarsi all'interno delle cellule epatiche. Il blocco
enzimatico inibisce la replicazione virale e l'eradicazione ,
una volta raggiunta, e' definitiva". (AGI)
Eli
101100 NOV 12

NNNN

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