Russia/ Pussy Riot, vietati 4 video online: Inneggiano a rivolta
"A livello di Occupy Wall Street o (primavere) nei paesi arabi"
Mosca, 29 nov. (TMNews) - Sono quattro le performance video del
gruppo Pussy Riot giudicate di contenuto "estremista" da un
tribunale moscovita, con conseguente restrizione dell'accesso ai
siti che le diffondono. Il giudice ha accolto una richiesta della
Procura, che a sua volta faceva seguito a una denuncia del
deputato Alexander Starovoitov (LDPR, il partito nazionalista di
Zhirinovskij). Tra i video, ovviamente, la performance nella
Cattedrale di Cristo Salvatore, dove le "pussiki" hanno intonato
la ben nota preghiera anti Putin, per la quale due di loro sono
state condannate a due anni in un campo di prigionia. Ma anche
l'esibizione precedente del gruppo punk sul "Lobnoe mesto" della
Piazza Rossa - il luogo dove all'epoca degli zar avvenivano le
esecuzioni -, sul tetto di un centro di detenzione e su un bus.
Dopo il discorso del pubblico ministero, il giudice Marina
Musimovich ha dato lettura delle conclusioni degli esperti,
secondo cui i video contengono un "appello silenzioso ad azioni
come l'organizzazione di disordini di massa nelle piazze a
livello di Occupy Wall Street o (le rivolte) nei Paesi arabi".
Nessun riferimento invece a un altro video del gruppo artistico
Voina (a cui appartenevano alcune delle "pussiki") a cui il
presidente Vladimir Putin ha fatto di recente riferimento,
definendolo antisemita di fronte al cancelliere Angela Merkel.
Attirandosi poi addosso la smentita e le critiche della stampa, a
cominciare dallo Spiegel.
Cgi
291144 nov 12
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