Egitto/ Amnesty: Poteri polizia a esercito
pericoloso precedente
"Reminiscenza del tanto criticato stato d'emergenza"
Roma, 11 dic. (TMNews) - Il decreto emanato il 9 dicembre 2012
dal presidente egiziano Mohamed Morsi, che conferisce
all'esercito poteri di polizia, costituisce un pericoloso
spiraglio che potrebbe nuovamente spianare la strada ai processi
in corte marziale per i civili. Lo afferma Amnesty International
in un comunicato.
Il decreto stabilisce che tutti i membri delle forze armate
avranno poteri giudiziari fino all'esito del referendum sulla
proposta di Costituzione del 15 dicembre.
"Considerato ciò che ha fatto l'esercito quando era al potere,
con oltre 120 manifestanti uccisi e almeno 12000 civili
processati dalle corti marziali, il decreto del presidente Morsi
costituisce un pericoloso precedente", ha dichiarato Hassiba Hadj
Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del
Nord di Amnesty International.
Inoltre, resta in vigore il decreto "per la protezione della
rivoluzione" che permette ai procuratori di ordinare sei mesi di
detenzione preventiva nei confronti di persone sotto inchiesta
per reati di stampa, organizzazione di proteste, scioperi e
"teppismo".
"Queste norme restrittive, una reminiscenza del tanto criticato
stato d'emergenza, sono state usate in passato per punire il
pacifico esercizio del diritto alla libertà d'espressione, di
riunione e di associazione", ha commentato Sahraoui.
Red-Bla
111144 dic 12
"Reminiscenza del tanto criticato stato d'emergenza"
Roma, 11 dic. (TMNews) - Il decreto emanato il 9 dicembre 2012
dal presidente egiziano Mohamed Morsi, che conferisce
all'esercito poteri di polizia, costituisce un pericoloso
spiraglio che potrebbe nuovamente spianare la strada ai processi
in corte marziale per i civili. Lo afferma Amnesty International
in un comunicato.
Il decreto stabilisce che tutti i membri delle forze armate
avranno poteri giudiziari fino all'esito del referendum sulla
proposta di Costituzione del 15 dicembre.
"Considerato ciò che ha fatto l'esercito quando era al potere,
con oltre 120 manifestanti uccisi e almeno 12000 civili
processati dalle corti marziali, il decreto del presidente Morsi
costituisce un pericoloso precedente", ha dichiarato Hassiba Hadj
Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del
Nord di Amnesty International.
Inoltre, resta in vigore il decreto "per la protezione della
rivoluzione" che permette ai procuratori di ordinare sei mesi di
detenzione preventiva nei confronti di persone sotto inchiesta
per reati di stampa, organizzazione di proteste, scioperi e
"teppismo".
"Queste norme restrittive, una reminiscenza del tanto criticato
stato d'emergenza, sono state usate in passato per punire il
pacifico esercizio del diritto alla libertà d'espressione, di
riunione e di associazione", ha commentato Sahraoui.
Red-Bla
111144 dic 12
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