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martedì 11 dicembre 2012

SANITÀ. RETI OSPEDALIERE, MENO POSTI LETTI E STRUTTURE PUBBLICHE


SANITÀ. RETI OSPEDALIERE, MENO POSTI LETTI E STRUTTURE PUBBLICHE
RIMODULAZIONE CONCENTRATA SU STRUTTURE CHE NE HANNO FINO A 120

(DIRE) Roma, 11 dic. - Quattro posti letto in ospedale ogni mille
abitanti. Lo ha stabilito il Patto per la salute 2010-2012, si
legge nella relazione sullo stato sanitario del 2012 presentato
oggi. Sono comprensivi anche di 0,7 posti letto per la
riabilitazione e la lungodegenza. A livello nazionale si registra
pertanto nel 2011, a proposito della riorganizzazione delle reti
ospedaliere, rispetto ai dati della Relazione sullo stato
sanitario del Paese 2009-2010, una diminuzione della dotazione di
posti letto che passano da 211.936 unita' (3,5 p.l. per 1000
abitanti) a 202.736 (3,3 p.l. per 1000 abitanti), mentre per la
post acuzie si riscontra un leggero incremento (37.252 p.l nel
2011 rispetto a 37.153 nel 2009) che lascia invariato
l'indicatore medio nazionale dei p.l. non acuti, pari a 0,6 per
1000 abitanti.
Per l'assistenza ospedaliera il Servizio sanitario nazionale
si avvale nel 2011 di 1.121 istituti di cura di cui 596 pubblici
ed equiparati corrispondenti al 53%, e 525 case di cura private
accreditate che rappresentano il 47% del totale degli istituti.
Le strutture pubbliche ed equiparate sono passate da un numero di
638 (anno 2009) a 596 (anno 2011), a seguito di accorpamenti,
riconversioni o chiusure. La rimodulazione dell'offerta e'
principalmente concentrata sulle strutture ospedaliere con
dotazione fino a 120 posti letto (-31 istituti nel 2011 rispetto
al 2009, con una riduzione percentuale del 15% circa).
A fronte della riduzione dei posti letto per acuti, si rileva
anche una riduzione del relativo tasso di ospedalizzazione, con
riferimento ai ricoveri in regime ordinario di residenti, dimessi
da strutture pubbliche e private accreditate.
Confrontando i suddetti tassi di ospedalizzazione standardizzati
per eta' e sesso relativi al 2009 e al 2011 si rileva una
generale riduzione dell.ospedalizzazione, che a livello nazionale
passa da 120 a 108 dimissioni per 1.000 residenti. (SEGUE)

(Gas/ Dire)
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(DIRE) Roma, 11 dic. - A livello regionale si rilevano
diminuzioni dell'ospedalizzazione anche piu' accentuate in alcune
regioni, come Calabria, Friuli V.G., Puglia e Campania. In
particolare il tasso di ospedalizzazione 2011 assume il valore
minimo in Friuli V.G. (74 per 1.000) e a seguire Veneto e
Calabria, dove assume valori inferiori a 100 (rispettivamente 92
e 94 per 1.000).
Per quanto riguarda la rete dell'emergenza-urgenza, con il
decreto 18 marzo 2011 al fine di assegnare risorse nel triennio
pari a 8 milioni di euro, sono state date indicazioni alle
regioni per la realizzazione di programmi finalizzati alla
diffusione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici esterni
(Dae), con i criteri per l'individuazione dei luoghi, degli
eventi, delle strutture e dei mezzi di trasporto dove garantirne
la disponibilita', nonche' le modalita' della formazione degli
operatori addetti. In attuazione a tale decreto tutte le regioni
hanno inviato programmi unici regionali, approvati dal comitato
lea e le risorse previste dal dm per il primo anno di attivita'
(4 mln) sono state erogate a fine 20l1, i dae al momento da
acquisire sono circa 2.650.
Le Regioni sottoposte a Piani di Rientro hanno previsto, e in
molti casi gia' avviato, azioni mirate a migliorare le
prestazioni dal sistema di emergenza urgenza. Notevole e'
l.attenzione che tutte hanno riservato all'attivazione e/o
rafforzamento dei Punti di Primo Intervento. L'attivazione dei
Ppi e' tutt'ora in corso in molte regioni, in altre e' presente
in forma di sperimentazione. Dai dati Sis disponibili per l.anno
2010 risultano presenti sul territorio nazionale, 550 servizi di
P.S., di cui 513 presso strutture di ricovero pubbliche e 37
presso Case di cura private accreditate; 100 servizi di P.S.
pediatrico, di cui 98 presso strutture di ricovero pubbliche e 2
presso Case di cura private accreditate; i Dea attivati sono
complessivamente 350, di cui 330 collocati presso strutture di
ricovero pubbliche e 20 presso Case di cura private accreditate.
Sono stati rilevati, inoltre, 380 centri di rianimazione in
strutture pubbliche e 50 in Case di cura private
accreditate.(SEGUE)

(Gas/ Dire)
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(DIRE) Roma, 11 dic. - Per la rilevazione ed il monitoraggio
delle prestazioni erogate nell'ambito dell'emergenza-urgenza da
parte sia del Sistema 118 sia dei presidi ospedalieri con
riferimento alle attivita' di Pronto Soccorso, e' stato
istituito, con decreto del ministro della salute del 17 dicembre
2008, il sistema informativo per il monitoraggio delle
prestazioni erogate in emergenza-urgenza.
Secondo quanto rilevato dal Sistema Emur, nel mese di marzo
2012, le Regioni/Province autonome che hanno inviato i dati di
Pronto Soccorso per l.anno 2011, sono complessivamente 15 su 21.
A livello nazionale, le strutture che hanno inviato dati al
sistema Emur corrispondono a circa il 61% delle strutture di
ricovero dotate di Ps/Dea.
A proposito delle reti ospedaliere oncologiche, la relazione
riporta che il 10 febbraio 2011 e' stata sancita l'Intesa Stato
regioni sul "Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico
di malattia del cancro - Anni 2011-2013". Per l.attuazione delle
sue linee programmatiche il ministero e le Regioni si sono
impegnate a costituire gruppi di lavoro misti per la definizione
di: un documento di linee-guida per l'implementazione delle reti
oncologiche; un documento che indirizzi l'uso delle risorse
identificando ambiti di "recupero", attraverso la
reingegnerizzazione delle pratiche "obsolete" o poco efficaci e
dei modelli organizzativi meno efficienti; un documento di Health
Technology Assessment Hta Il documento tecnico di indirizzo per
ridurre il carico di malattia di cancro (Anni 2011-2013) prevede
l'attuazione di Reti Oncologiche Regionali di cui alcune sono
gia' attivate in Piemonte e Valle d'Aosta, in Lombardia e in
Toscana, e altre sono in corso di attuazione in diverse
Regioni.(SEGUE)

(Gas/ Dire)
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(DIRE) Roma, 11 dic. - È previsto che ogni Rete possa fare
riferimento ad un Irccs monotematico oncologico o ad una
struttura assistenziale di eccellenza. Lo scenario configurato
dall'Intesa Stato-Regioni del 23 febbraio 2011, si fonda
sull'autonomia regionale e sul ruolo di coordinamento del
ministero della salute, atto a garantire la diffusione delle
buone pratiche, l'interfacciabilita' delle diverse soluzioni che
le reti regionali attueranno per l.informatizzazione della
cartella clinica e la costituzione di biobanche. Il compito della
Rete regionale e' quello di definire i percorsi assistenziali
programmati per le principali patologie e situazioni cliniche,
favorendo l'inserimento dei pazienti in programmi di ricerca
clinica.
Tutti gli operatori coinvolti nell'assistenza oncologica
dovranno lavorare all'interno di gruppi multidisciplinari e multi
professionali.

(Gas/ Dire)
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