(EMBARGO ORE 22)
(ANSA) - ROMA, 2 MAG - Fumo, diabete, obesita', colesterolo
alto ''rallentano'' il cervello, ne diminuiscono la
funzionalita' e lo fanno invecchiare precocemente: i primi segni
di questo deterioramento delle funzioni cognitive si vedono gia'
a 35 anni.
Lo dimostra uno studio di Hanneke Joosten dell'Universita' di
Groningen, in Olanda, pubblicato sulla rivista Stroke. Vale lo
stesso per altri fattori di rischio cardiovascolari quali
sedentarieta' e dieta scorretta.
Lo studio ha coinvolto 3778 persone di 25-82 anni con
l'intento di mostrare che i fattori di rischio cardiovascolari
(fumo, obesita', diabete, colesterolo alto etc) fanno male anche
al cervello con effetti che si vedono gia' in giovane eta'.
Gli esperti hanno misurato il rischio cardiovascolare del
campione e i loro fattori di rischio cuore, poi hanno sottoposto
i partecipanti a una serie di test cognitivi e mnemonici per
valutare agilita' e stato di salute del loro cervello.
E' emerso che coloro che avevano un rischio cardiovascolare
maggiore, presentavano una funzionalita' cerebrale ridotta del
50% rispetto a persone a basso rischio cuore.
Inoltre che rispetto ai non fumatori, coloro che fumavano
fino 15 sigarette al di' totalizzavano un punteggio ai test
inferiore mediamente di 2,41 punti; e coloro che fumavano 16 o
piu' sigarette al giorno, un punteggio inferiore di 3,43 punti
sia ai test cognitivi sia a quelli di memoria.
I fattori di rischio piu' nocivi per il cervello sono
risultati il fumo e il diabete. (ANSA).
Y27-NAN
02-MAG-13 12:06 NNNN
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