FAMIGLIA: FIGLIO COSTA 8MILA EURO ANNO MA STATO NE DA' MILLE
ASSOCIAZIONE FAMIGLIE NUMEROSE,CONDANNATI A SUICIDIO DEMOGRAFICO
(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Un figlio costa circa 8 mila euro
all'anno, ma l'aiuto dello Stato alle famiglie, tra detrazioni e
assegni familiari, arriva a poco piu' di mille euro a figlio. E'
quanto emerge da uno studio dell'osservatorio politico
dell'Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn).
Lo studio prende spunto dall'osservazione delle voci di spesa
di una campione di coppie che hanno messo al mondo uno o piu'
figli e con un reddito familiare di circa 50 mila euro l'anno.
Diciotto le voci prese in esame: dal cibo ai vestiti, dall'acqua
al gas per il riscaldamento, dai trasporti agli impegni
extrascolastici fino alle spese di affitto o di manutenzione
della casa. La somma delle varie voci di spesa ammonterebbe a
8.181,547 euro all'anno a figlio, cui sono da aggiungere
2.693,33 annui per la crescita di bambini al di sotto dei tre
anni di vita (baby sitter, carrozzine, pannolini, letti etc).
Le famiglie spendono soprattutto per il cibo (4 mila euro
l'anno a testa), l'affitto, la rata del mutuo o la manutenzione
della casa (2.500 euro l'anno pro-capite), i vestiti (1.321
euro), le gite e il materiale scolastico (520 euro), l' attivita'
sportiva o ricreativa (475 euro) le spese di riscaldamento
(444,63), di elettricita' (247,84) o di acqua (102 euro). A
fronte di questo, pero', le detrazioni di cui usufruiscono papa'
e mamma, entrambi lavoratori dipendenti, ammontano a 700 euro
(717 se il bambino ha meno di tre anni) l'anno a figlio, con un
incremento a 1.242 euro a figlio se i figli a carico sono
quattro o piu' di quattro. Gli assegni familiari varieranno,
invece, al crescere del numero dei figli: per il primo figlio la
coppia - se sposata - ricevera' 376 euro l'anno, per il secondo
ulteriori 312 euro l'anno, per il terzo 919 euro l'anno in piu'
rispetto alle famiglie con due figli a carico, per il quarto 623
euro in piu' rispetto alle famiglie con tre figli.
Sara' per questo, sottolinea l'associazione, che il numero
delle famiglie al di sotto della soglia di poverta' relativa
cresce al crescere del numero dei figli: secondo l'Istat, nel
2011 erano scese al di sotto di quella soglia 15 famiglie su 100
tra quelle che avevano due figli e ben 27 su cento tra quelle
che avevano tre figli. "Le conclusioni sono fin troppo ovvie -
commenta Giuseppe Butturini, presidente dell'Anfn - lo Stato non
riconosce a sufficienza il carico che si assume una coppia
mettendo al mondo un figlio. Eppure un figlio e' un investimento
per lo stesso Stato: senza il lavoro dei nostri figli, noi
genitori non potremo mai permetterci una pensione. Occorre
dunque invertire la rotta se non vogliamo essere condannati suicidio demografico". (ANSA).
AB
23-MAG-13 17:02 NNNN
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