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martedì 1 ottobre 2013

Camorra:pm,metodo ex capo mobile Napoli lontano da quello polizia =


Camorra:pm,metodo ex capo mobile Napoli lontano da quello polizia =
(AGI) - Napoli, 1 ott. - Per il pm di Napoli Sergio Amato,
quello dell'ex capo della Mobile partenopea e' stato un metodo
"lontano anni luce da quelli usati da un poliziotto. Si puo'
scendere a compromessi con la camorra, avere amici che
riciclano i soldi nei ristoranti, o amici contrabbandieri e
usurai ma a quale prezzo? Napoli quale prezzo ha pagato? E noi
cittadini? Questa non e' la storia di un funzionario di polizia
che e' scivolato su una buccia di banana, questa e' la storia
di un metodo del quale non abbiamo bisogno". (AGI)
Na5/Lil (Segue)
011639 OTT 13
Camorra:pm,metodo ex capo mobile Napoli lontano da quello polizia (2)=
(AGI) - Napoli, 1 ott. - "Il mio pensiero va agli uomini della
Dia di Napoli, ai funzionari, ai dirigenti, ai marescialli, a
tutti coloro che con passione e dedizione si sono dedicati a
questa indagine e va anche alla polizia perche' questa
inchiesta so che ha fatto male anche a loro. Chiediamo la
condanna e quindi giustizia, affinche' ci sia giustizia anche
per loro e per il loro operato", ha aggiunto. La requisitoria
di Sergio Amato e' durata oltre due e riguarda solo la figura
di Pisani, anche se e' la sua collega, Enrica Parascandolo, che
con lui ha condotto le indagini, a chiedere quattro anni di
reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici
per Vittorio Pisani. La requisitoria a carico della famiglie di
imprenditori Iorio e Potenza l'aveva invece tenuta prima della
pausa estiva il pm Parascandolo. (AGI)
Na5/Lil (Segue)
011639 OTT 13
Camorra:pm,metodo ex capo mobile Napoli lontano da quello polizia (3)=
(AGI) - Napoli, 1 ott. - "In tutta questa vicenda Pisani ha un
ruolo centrale. Possiamo dire con certezza che non abbiamo
individuato tutto ma finalmente possiamo mettere insieme tutti
gli elementi di prova fino ad ora raccolti. Dico finalmente -
spiega Amato - perche' non posso non ricordare quanto si e'
detto di questo processo, di questa indagine, di questi
pubblici ministeri. Si e' parlato finanche di complotto ma cio'
che e' vero e' che Pisani mente. Ha mentito offendendo il
tribunale e la sua intelligenza, comportandosi in modo
irriguardoso nel corso di tutto il dibattimento. Se non
possiamo provare che le annotazioni di servizio che ha prodotto
sono false dobbiamo porci il dubbio quantomeno se siano vere".
L'indagine parte nell'ottobre del 2010, quando Salvatore Lo
Russo inizia a raccontare delle cointeressenza tra camorra e
imprenditoria. Lo aveva fatto anche il pentito Giuseppe Misso
nel 2007, senza ricordarsi i particolari. "Pisani nel corso del
processo deposito' un nota nella quale diceva che il boss Misso
era un suo confidente e lo fece solo per screditarlo agli occhi
del Tribunale", ricostruisce Amato. Arriva il primo esposto
anonimo, arriva anche il secondo, nel quale si faceva
riferimento ai rapporti tra Pisani e Iorio, tra Iorio e
Potenza, tra Pisani e Lo Russo. (AGI)
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011639 OTT 13
Camorra:pm,metodo ex capo mobile Napoli lontano da quello polizia (4)=
(AGI) - Napoli, 1 ott. - "Il procuratore della repubblica
Giandomenico Lepore affida le indagini a Pisani il quale lo
tradi' - dice Amato - credeva di poter gestire tutto senza
troppi problemi, di poter nascondere gli interessi che aveva
con l'amico Iorio, della circostanza che sapeva chi fossero i
Potenza e dei loro investimenti e quando si rese conto di non
poter piu' farlo disse a Iorio dell'inchiesta in corso a suo
carico". Il pm elenca quindi una serie di intercettazioni
telefoniche ed ambientali nelle quali alcuni degli imputati
fanno riferimento, secondo la sua interpretazione, proprio alla
fuga di notizie e agli affari tra Iorio e Potenza. "Iorio e
Pisani hanno mantenuto tutt'ora intatto il loro rapporto di
amicizia. Durante il processo si salutano, parlano, sorridono:
come se nulla fosse accaduto - dice il pubblico ministero -
l'entita' dei loro rapporti passati si riflettevano
sull'esercizio della funzione di poliziotto che aveva Pisani".
Un ultimo passaggio il pm lo fa sulle due annotazioni di
servizio che Pisani firma dopo le indagini sui due esposti
anonimi che arrivarono contro di lui e e la famiglia Iorio:
"furono fatte indagini superficiali. Nella prima annotazioni il
nome di Marco Iorio non figurava neppure, nella seconda si
concluse che le indagini non costituivano notizie di reato, ma
Pisani sapeva molto di piu' di quanto ha detto di sapere". Dure
le richieste di pena anche a carico degli altri 16 imputati: 13
anni per Marco Iorio, 11 per il fratello Massimo e 8 per
Carmine Iorio; 18 anni per Bruno Potenza, 10 per il fratello
Salvatore e 4 per la sorella Assunta; 8 anni per la
commercialista Sandra De Caro; 4 per Enrico de Gais; 5 anni per
Maddalena Planquel; 6 anni per Antonio Carpentieri; 7 anni per
Domenico Sarpa e Andrea Macchia; 3 anni per Antonella Di Pesa e
Salvatore Martelli. Per il collaboratore di giustizia ed ex
boss Salvatore Lo Russo solo 1 anno e 7 mesi. Quasi tutti gli
imputati sono a piede libero, a due anni dagli arresti. (AGI)
Na5/Lil
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