Translate

venerdì 4 ottobre 2013

SESSO: L'INDAGINE, VIRILITA' A RISCHIO PER 1 RAGAZZO ITALIANO SU 3 =


SESSO: L'INDAGINE, VIRILITA' A RISCHIO PER 1 RAGAZZO ITALIANO SU 3 =
ABITUDINI PERICOLOSE PER 8 DICIOTTENNI SU 10

Riccione, 4 ott.l(Adnkronos Salute ) (Dall'inviato Federico
Finocchi) - Navigano in Rete su siti 'piccanti', si scambiano foto hot
sui cellulari, parlano senza censure in chat e su Facebook. Gli
adolescenti italiani 2.0 pensano di saperla lunga sul sesso ma in
realta' sono poco informati, proprio come i loro coetanei di 10 o 20
anni fa. Perche' la mole di materiale che trovano su Internet non li
educa, anzi altera la percezione della realta': appena il 7% dei
ragazzi delle superiori sa che il preservativo serve per proteggersi
dalle malattie sessualmente trasmesse, il 90% sceglie di usarlo solo
per evitare una gravidanza indesiderata. Solo un giovanissimo su tre
lo utilizza sempre per i rapporti sessuali, mentre il 27% non ne ha
mai comprato uno. Il risultato di questo cattivo stile di vita? Un
18enne su tre soffre di malattie andrologiche significative. Da
risolvere tempestivamente.

Sono i dati di uno studio appena pubblicato sull'archivio
italiano di urologia e andrologia, che per la prima volta analizza a
fondo la salute sessuale dei diciottenni dopo l'abolizione della
visita di leva nel 2005. L'indagine e' stata illustrata oggi in
occasione della presentazione del progetto educativo Pianeta Uomo,
kermesse al via a Riccione, promossa dalla Societa' italiana di
urologia (Siu). I dati mostrano anche che la maggioranza dei
giovanissimi segue stili di vita sbagliati: l'80% degli under 18 beve
troppo e il 40% abusa di droghe, mettendo cosi' a repentaglio la
propria salute sessuale presente e futura ed esponendosi al rischio di
defaillance sotto le lenzuola.

"I dati di questa ricerca - spiega Vincenzo Mirone, segretario
generale della Siu - fanno emergere la necessita' di una campagna
informativa di educazione sessuale e relazionale, perche' i ragazzi
non hanno un punto di riferimento per i loro dubbi in materia di
sesso: da quando finisce l'assistenza pediatrica, attorno ai 14 anni,
fino al momento in cui si ha una vita di coppia stabile e si mettono
in cantiere dei figli, la vita sessuale dell'uomo entra in un grande
'buco nero' dove impera il fai da te, non ci si rivolge quasi mai a un
medico e si cercano informazioni sono dagli amici o sul web. Il web
purtroppo e' una pessima 'scuola' perche' ognuno puo' trovarci tutto e
il contrario di tutto, perfino le pillole contro la disfunzione
erettile da scegliere nel piu' completo fai da te per un 'aiutino' a
cui ricorrono anche e soprattutto i giovanissimi". (segue)

(Fed/Col/Adnkronos)
04-OTT-13 10:21
SESSO: L'INDAGINE, VIRILITA' A RISCHIO PER 1 RAGAZZO ITALIANO SU 3 (2) =

(Adnkronos Salute) - Accanto a chi teme erroneamente di non
essere all'altezza del sesso, c'e' infatti una nutrita schiera di
ragazzi che qualche piccolo problema ce l'ha davvero: l'indagine sui
diciottenni rivela ad esempio che poco meno del 18% soffre di
varicocele, la dilatazione delle vene dei testicoli che provoca un
aumento della temperatura locale che alla lunga puo' essere causa di
infertilita'; un altro 4 % e' affetto da criptorchidismo, cioe' ha i
testicoli che non sono adeguatamente scesi nello scroto, mentre piu'
del 3% ha il frenulo corto. Infondato invece il piu' grande terrore
dei ragazzi e non solo: appena lo 0,1% e' classificabile come
micropene.

"La maggioranza delle patologie che abbiamo rilevato sono
problemi minori, che non danno ripercussioni nel lungo periodo se
vengono affrontate tempestivamente durante l'infanzia o la prima
giovinezza", sottolinea Nicola Mondaini dell'Unita' di urologia
dell'ospedale S. Maria Annunziata di Firenze, responsabile dello
studio.

Per l'esperto, "si tratta peraltro di problemi semplicissimi da
diagnosticare. Nella maggior parte dei casi e' sufficiente una visita
di pochi minuti. Purtroppo con l'abolizione della visita di leva e'
venuto meno un momento di screening fondamentale, proprio all'ingresso
nella vita adulta, che in passato e' servito a molti per risolvere
disturbi che adesso restano non diagnosticati perche' per i maschi
l'andrologo e' totalmente sconosciuto e quasi nessuno ci va: 15 anni
fa solo il 3 % dei giovani sapeva dell'esistenza di uno specialista di
riferimento per la sessualita' maschile, oggi siamo ancora attorno a
un misero 10-15%". (segue)

(Fed/Col/Adnkronos)
04-OTT-13 10:33

Nessun commento: