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venerdì 3 gennaio 2014

Carabinieri: Uranio impoverito, ministero condannato a risarcire militare





Uranio impoverito, ministero condannato a risarcire militare
Si era ammalato dopo missione nei Balcani
(ANSA) - SAVONA, 3 GEN - I giudici della sezione lavoro della
Corte d'appello di Genova hanno confermato che il tumore alla
pelle di cui si e' ammalato un brigadiere dei carabinieri, G.L.,
durante la guerra del Kosovo, e' da collegare all'uranio
impoverito con cui erano realizzati i proiettili in uso alle
forze di internazionali. Il ministero della Difesa e' stato
condannato a risarcirlo con 150 mila euro.
I giudici hanno rigettato l'Appello presentato dal Ministero
della Difesa contro la sentenza di primo grado che si era
espressa in questi termini, mettendo in relazione la malattia
con la partecipazione del militare alla missione militare nei
Balcani.
Il sottufficiale dell'Arma dei carabinieri era stato in
missione nei Balcani tra l'estate 2003 e la primavera dell'anno
successivo. In quel periodo era in servizio alla caserma dei
carabinieri di Savona. Al suo rientro, dopo essere stato
sottoposto a visite mediche regolari, gli era stato
diagnosticato un tumore alla pelle e quindi gli era stata
riconosciuta un'invalidita' del 77%. In seguito a questa
situazione aveva anche subito una decurtazione dello stipendio.
Per sconfiggere il male si e' sottoposto a tre interventi
chirurgici e a chemioterapie.
Il ministero della Difesa dovra' corrispondergli i "benefici
assistenziali", ovvero un indennizzo di oltre 150 mila euro.
(ANSA).

YL3-MOI

venerdì 3 gennaio 2014
Brigadiere vince anche in Appello per malattia da uranio

Brigadiere vince anche in Appello per malattia da uranio

Rigettato il ricorso del Ministero della Difesa

Savona. La sezione lavoro della Corte d'Appello di Genova ha rigettato il ricorso presentato dal Ministero della Difesa che aveva impugnato la sentenza vinta da Gaetano Luppino, il vicebrigadiere di Savona, che aveva riconosciuto il legame diretto tra il suo male e la missione alla quale aveva partecipato in Kosovo e in Bosnia e Kosovo. Il sottufficiale era stato a diretto contatto con l'uranio impoverito. Per Luppino si tratta di un nuovo importante passaggio affinché gli venga riconosciuto un risarcimento di 150 mila euro.
"La pubblica amministrazione si è dimostrata peggiore del cancro", ha detto il militare a cui ora il ministero dovrà versare un indennizzo di 150 mila euro.
Un battaglia lunga quattro anni per l'ex componente della Msu, la Multinational Specialized Unit, la forza di polizia che aveva compiti di lotta al crimine organizzato e al terrorismo. Una prima vittoria in tribunale, a Savona; adesso la conferma della sentenza pronunciata dalla Corte d'Appello - sezione Lavoro. 

Il sottufficiale dell'Arma dei carabinieri era stato tra l'estate 2003 e la primavera dell'anno successivo impegnato in una missione di pace per conto della Multinational Specialized Unit. Al suo rientro, dopo essere stato sottoposto a visite mediche regolari, gli era stato diagnosticato un tumore alla pelle e quindi gli era stata riconosciuta un'invalidità del 77%.
Per sconfiggere il male si era sottoposto a tre interventi chirurgici e un ciclo di chemioterapie. Il ministero della Difesa quindi dovrà corrispondergli i "benefici assistenziali", ovvero un indennizzo di più di 150 mila euro, che viene riconosciuto a militari e civili che si sono ammalati dopo essersi esposti a "particelle pesanti".  Il militare, quando aveva preso parte alla missione, era in forza a Savona, presso la caserma dei carabinieri di Corso Ricci.
"E' una vittoria che dedico a mia moglie e mia figlia - sottolinea il militare - e non voglio neppure dimenticare il caporale Erasmo Savino che, purtroppo non c'é più".
(fonte: http://www.rsvn.it/brigadiere-vince-anche-in-appello-per-malattia-da-uranio.lits2c37035.htm)

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