riceviamo e pubblichiamo
Il caso
"Troppe auto blu"
Ma lo "status symbol" è bipartisan
Emergenza Sicurezza. Maggioranza e opposizione invocano tagli alle auto blu,
ma le scorte continuano a crescere. Da Scilipoti (Pdl), al neo assessore per
Roma Capitale Rossella Sensi sotto scorta da qualche mese, al deputato Pd
Emanuele Fiano che ha avuto la scorta proprio oggi
Scorte e troppi privilegi della “casta”. Lo aveva denunciato il Silp Cgil
nella conferenza stampa di giovedì scorso. Le forze dell’ordine impegnate per la
sicurezza delle personalità politiche, sono le stesse che dovrebbero essere
impiegate per la tutela dei cittadini. Tutto questo in una città, Roma, dove la
percezione dell’insicurezza aumenta e il territorio si “scopre” ostaggio della
criminalità organizzata.
Un dato che ha allarmato il sindaco Gianni Alemanno al punto di spingerlo a scrivere una lettera al ministro dell’Interno Maroni dove gli chiedeva “un’immediata revisione di tutti gli elenchi delle personalità sotto scorta” per verificare se effettivamente “queste persone hanno la reale necessità di essere scortati” . Una mossa criticata dall’opposizione: “E’ l’ennesima campagna mediatica”, ha risposto il Pd. Non solo perché la razionalizzazione delle scorte “l’aveva garantita tre anni fa” – ha contestato il Pd – ma anche perché “il centrodestra è il maggiore fruitore di scorte”.
Eppure ultimo ad avere la scorta, proprio oggi, è stato proprio un esponente del Pd: il deputato Emanuele Fiano, presidente del Forum Sicurezza. Lo stesso Fiano il 28 giugno aveva partecipato a una conferenza stampa per dichiarare il fallimento del Patto Roma Sicura voluto da Alemanno: “A Roma, con i suoi 2.800.000 abitanti, sono presenti appena quarantotto vetture della polizia, ovvero una ogni 58.300 persone”, si era detto. In quell’occasione era stato invitato anche il Siap: “Meno auto blu e più auto alle forze dell’ordine”, aveva chiesto il sindacato di polizia. Una lettura condivisa dal Pd: è diventato uno status symbol.
Solo un altro tassello che riempie il mosaico dei “privilegiati”, dopo Scilipoti (Pdl) e Razzi (Noi Sud), tanto per fare qualche nome. E la new entry in Campidoglio Rossella Sensi che ha la scorta da qualche mese, tanto per farne un altro.
Un dato che ha allarmato il sindaco Gianni Alemanno al punto di spingerlo a scrivere una lettera al ministro dell’Interno Maroni dove gli chiedeva “un’immediata revisione di tutti gli elenchi delle personalità sotto scorta” per verificare se effettivamente “queste persone hanno la reale necessità di essere scortati” . Una mossa criticata dall’opposizione: “E’ l’ennesima campagna mediatica”, ha risposto il Pd. Non solo perché la razionalizzazione delle scorte “l’aveva garantita tre anni fa” – ha contestato il Pd – ma anche perché “il centrodestra è il maggiore fruitore di scorte”.
Eppure ultimo ad avere la scorta, proprio oggi, è stato proprio un esponente del Pd: il deputato Emanuele Fiano, presidente del Forum Sicurezza. Lo stesso Fiano il 28 giugno aveva partecipato a una conferenza stampa per dichiarare il fallimento del Patto Roma Sicura voluto da Alemanno: “A Roma, con i suoi 2.800.000 abitanti, sono presenti appena quarantotto vetture della polizia, ovvero una ogni 58.300 persone”, si era detto. In quell’occasione era stato invitato anche il Siap: “Meno auto blu e più auto alle forze dell’ordine”, aveva chiesto il sindacato di polizia. Una lettura condivisa dal Pd: è diventato uno status symbol.
Solo un altro tassello che riempie il mosaico dei “privilegiati”, dopo Scilipoti (Pdl) e Razzi (Noi Sud), tanto per fare qualche nome. E la new entry in Campidoglio Rossella Sensi che ha la scorta da qualche mese, tanto per farne un altro.
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