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lunedì 24 marzo 2014

Moro: procura Roma ascoltera' ispettore in pensione ++



Moro: Maria Fida, credo piu' a Ispettore che a Br su via Fani

(ANSA) - ROMA, 24 MAR - "Dove sta scritto che soltanto i
brigatisti possano esprimere una opinione sul caso Moro? Io,
quella accusata di 'perdonismo', credo di avere almeno lo stesso
diritto di esprimermi e di essere portata a credere ad un
Ispettore dell'antiterrorismo invece che alla versione ufficiale
di comodo (tante volte smentita dai fatti) su via Fani".
E' quanto dice Maria Fida Moro dopo le rivelazioni fatte
dall'ispettore di polizia Enrico Rossi. E aggiunge: "Sono
liberissima di farlo. Inoltre io sono l'unica ad aver firmato la
richiesta di riapertura delle indagini ed e' la mia vita e quella
di mio figlio ad essere andata in frantumi".
(ANSA).

CP
24-MAR-14 14:21 NNNN
Moro: procura Roma ascoltera' ispettore in pensione ++

(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Enrico Rossi, l'ispettore di polizia
in pensione che ha riferito all'ANSA l'esito di una sua
inchiesta in base al quale c'erano due esponenti dei servizi a
bordo della moto Honda notata in via Fani durante il sequestro
di Aldo Moro, verra' ascoltato dai pm romani. (ANSA).

TB
24-MAR-14 14:55 NNNN
Moro: 007 in via Fani, procura sentira' ex poliziotto =
(AGI) - Roma, 24 mar. - Sara' convocato presto dalla procura di
Roma l'ex ispettore di polizia Enrico Rossi che ha raccontato
alla stampa di essere stato ostacolato nel tentativo di
individuare l'identita' delle due persone, forse dei Servizi
Segreti, presenti a bordo di una moto Honda la mattina del 16
marzo del '78, quando le Brigate Rosse eliminarono in via Fani
la scorta di Aldo Moro e sequestrarono l'allora presidente Dc.
Rossi ha spiegato di aver avviato i primi accertamenti nel 2009
quando a un quotidiano torinese venne recapitato uno documento
scritto dall'uomo che sulla moto era seduto dietro e che fu
divulgato sei mesi dopo la sua morte. (AGI)
Cop (Segue)
241501 MAR 14
Moro: 007 in via Fani, procura sentira' ex poliziotto (2)=
(AGI) - Roma, 24 mar. - L'anonimo, che diceva di essere malato
terminale di cancro, riferiva in quel documento che la mattina
della strage era in via Fani alle dipendenze del colonnello del
Sismi Camillo Guglielmi e che a guidare la moto c'era un altro
uomo proveniente, come lui, da Torino. La procura del capoluogo
piemontese, nel 2010, compie senza esito alcuni accertamenti e
poi, nell'estate del 2012, trasmette la documentazione a Roma,
dove viene aperto un procedimento come 'atti relativi', cioe'
senza indagati e senza ipotesi di reato, anche se solitamente
gli anonimi vengono cestinati. Anche nella capitale vengono
svolte alcune verifiche che non riescono a chiarire il giallo.
Si scopre, in sostanza, che a guidare l'Honda non era un
soggetto legato ai Servizi. L'abitazione di questo uomo fu
anche perquisita e gli investigatori trovarono due pistole
calibro 22 regolarmente denunciate. Ma nulla che potesse
avvalorare il sospetto di un aiuto prestato dagli 007 ai
brigatisti. Ora, alla luce delle dichiarazioni rese dall'ex
ispettore di polizia, la procura tornera' a rileggere gli atti
scaturiti da quel vecchio anonimo anche se l'impresa appare
ardua: i due che erano sull'Honda sono ormai deceduti, cosi'
come e' morto anche il colonnello Guglielmi. (AGI)
Cop
241501 MAR 14

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