Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-04119
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-04119
SARTI Giulia
testo di
Giovedì 20 marzo 2014, seduta n. 194
l'unico organo che contrasta i reati in rete, come pedofilia, cyber bullismo e frodi informatiche è attualmente la polizia postale;
nella provincia di Rimini i reati informatici aumentano di circa il 20 per cento all'anno; di tale tipologia di reato, dal 2007, se ne occupa esclusivamente la sezione polizia postale e delle comunicazioni di Rimini; secondo il piano nazionale di riorganizzazione presentato dal vicecapo della polizia, Alessandro Marangoni, è prevista la chiusura di 73 sezioni provinciali della polizia postale tra cui quella riminese (oltre alla cancellazione delle squadre nautiche, di una ventina di presidi della Statale e di una trentina della Polfer); la ratio di tale taglio sarebbe la razionalizzazione delle risorse umane;
tale eliminazione comporta un danno lasciando i cittadini completamente scoperti di tutela per i reati informatici, oggi sempre più diffusi e in crescita; solo la sezione di Rimini nell'ultimo biennio ha ricevuto 750 denunce, arrestato 9 delinquenti, denunciato 170 persone in stato di libertà, ha svolto 170 operazioni delegate dall'autorità giudiziaria e ricevuto oltre 500 richieste di collaborazione da parte di altre forze di polizia, garantendo in totale 390 pattuglie in servizio di controllo del territorio;
le organizzazioni sindacali hanno immediatamente espresso la loro preoccupazione in merito al venir meno della Postale riminese, la cui azione, come per ogni polizia postale, in applicazione della legge n. 269 del 1998, ha competenza esclusiva sulle attività riguardanti la prostituzione minorile e la pornografia minorile è stata determinante nella persecuzione di reati quali la frode e la pedofilia;
si aggiunge che la polizia postale non comporta alcun costo a carico dei contribuenti essendo totalmente a carico di Poste italiane che ha provveduto di recente a ristrutturarne la sede fornendola di tutte le apparecchiature elettroniche per svolgerne la specifica attività di polizia a cui è preposta; anche per quanto attiene ai consumi per le utenze aperte presso tale ufficio sono interamente a carico di Poste italiane; tale servizio a Rimini costa zero allo Stato e conseguentemente alla collettività. Al contrario viene negato così facendo un importantissimo servizio per i cittadini, in particolare la polizia postale non potrà dare il proprio apporto nelle scuole: non verranno più effettuati programmi di formazione relativi all'uso sicuro del web (ricordiamo che ad oggi la maggior parte dei reati informatici riguardano i minori);
sebbene con la presente interrogazione si dia maggiore attenzione alla situazione di Rimini la chiusura delle sezioni di polizia postale fa parte/rientra in un piano di riordino e taglio degli stipendi che colpisce diversi presidi: chiusura di undici commissariati; la soppressione di due compartimenti e 27 presidi della Stradale; saranno chiuse due zone di frontiera e 10 presidi minori; saranno soppresse tutte le 50 squadre nautiche, quattro sezioni di sommozzatori, undici squadre a cavallo e perfino quattro nuclei artificieri. È in corso anche la riduzione delle scuole di formazione –:
se il Ministro non ritenga necessario rivedere il piano di riordino delle forze di polizia ponendosi l'obiettivo di innalzare il livello di sicurezza su tutto il territorio nazionale;
se intenda precisare in seguito ai tagli effettuati con quali forze e strumenti verrà garantito il territorio e la sicurezza dei cittadini in quei luoghi nei quali verranno soppressi i presidi. (4-04119)
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