Ospedale a casa, per la prima volta dal neonato all'anziano
Alla Citta' della Salute di Torino. Risparmio di 4 mln all'anno
(ANSA) - TORINO, 6 MAG - Per la prima volta in Italia una
Citta' della Salute s'attrezza per l'ospedalizzazione a domicilio
dall'eta' pediatrica a quella geriatrica. Accade a Torino dove e'
stato calcolato che il costo giornaliero per l'adulto passa da
400 euro in Medicina Generale (il piu' basso) a 145/160 e per il
bambino da 700/800 euro a 25-60. Nelle esperienze gia' realizzate
alle Molinette e al Regina Margherita, che hanno riguardano
malati da 3 mesi a 104 anni, nel 2013 il risparmio e' stato di 4
milioni.
Il progetto e' portare il servizio dell'ospedale a casa,
sempre la' dove le condizioni lo permettono, agli utenti degli
altri presidi che fanno parte della Citta' della Salute: Cto,
Maria Adelaide, Sant'Anna. L'obiettivo non e' soltanto
nell'ottica della spending review, ma di migliorare la qualita'
della vita, andare incontro alle esigenze di famigliari e
pazienti, in molti casi riducendone la mortalita' e l'esposizione
a infezioni sempre possibili in ambiente ospedaliero. "Non si
dimentichi - ha spiegato oggi Elisabetta Bignamini (direttore
della Pneumologia e della Rete Insufficienza respiratoria
cronica e fibrosi cistica del Regina Margherita) - che stiamo
parlando di bambini con malattie rare, patologie non curabili.
Nei loro casi non si parla di guarigione, ma di dare loro
un'esistenza vivibile. I nostri prossimi sforzi saranno di dare
sostegno ai famigliari, soprattutto alle mamme". Il direttore
della Citta' della Salute, Gian Paolo Zanetta e Giancarlo Isaia
(direttore della Geriatria e Malattie metaboliche dell'osso
delle Molinette), hanno sottolineato l'efficacia di trattamenti
domiciliari per pazienti adulti affetti da malattie acute o
subacute che non necessitano di attrezzature ad alta complessita'
tecnologica. Solo nel 2013 i pazienti in carico al servizio
domiciliare sono stati 447. Il servizio e' attivo dalle 8 alle 20
tutti i giorni, festivi compresi e vede coinvolti una e'quipe di
3 medici strutturati con la collaborazione di un contrattista,
13 infermieri, un coordinatore infermieristico, un counsellor,
un assistente sociale e un fisioterapista. Nel 31,2% dei casi le
patologie riguardano disturbi all'apparato respiratorio, il 20%
malattie del sangue, il 15,8% del sistema cardiocircolatorio.
(ANSA).
BAN
06-MAG-14 14:48 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento