Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-04317
presentato daInterrogazione a risposta in commissione 5-04317
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 17 dicembre 2014, seduta n. 351
PILI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
in data 13 novembre 2014 il dirigente sindacale nazionale dell'U.G.L. Polizia Penitenziaria, Salvatore Argiolas, trasmetteva una nota sindacale indirizzata al vice capo dell'amministrazione penitenziaria, al direttore generale del personale e della formazione del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, al provveditorato regionale della Sardegna e alla casa circondariale di Cagliari, contenente urgenti richieste di notizie in merito all'apertura del nuovo istituto penitenziario di Cagliari-Uta, in particolare rivolte a conoscere l'esistenza o meno di tutte le certificazioni ed i collaudi necessari, motivando la richiesta sulla base delle prerogative sindacali per la legittima tutela del personale di polizia penitenziaria;
in pari data lo stesso sindacalista trasmetteva ulteriore comunicazione sindacale indirizzata al direttore dell'ufficio III del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ed al provveditorato regionale della Sardegna con richiesta di notizie in merito all'organico del reparto di polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Oristano-Massama, alla luce dei gravi episodi verificatisi in tale sede;
a quanto consta all'interrogante a tutt'oggi alcuna nota di riscontro è giunta al dirigente sindacale, nonostante la normativa vigente che impone alla pubblica amministrazione l'obbligo di riscontro entro trenta giorni;
gli accordi sindacali in vigore nella regione Sardegna tra l'amministrazione penitenziaria e le organizzazioni sindacali fissano in 10 (dieci) giorni il termine ultimo per il giusto riscontro alle richieste di parte sindacale;
tale modus operandi del provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria della Sardegna, Gianfranco De Gesu, conferma, secondo l'interrogante, la scarsa attitudine dello stesso al mantenimento di una necessaria ed utile dialettica con i rappresentanti dei lavoratori della polizia penitenziaria;
stante l'importanza delle informazioni richieste, specie in materia di tutela della salute dei lavoratori, che tante preoccupazioni stanno insinuando tra gli operatori di polizia penitenziaria in servizio presso l'istituto penitenziario di Cagliari-Uta e ulteriormente fomentati dal mancato riscontro da parte dell'amministrazione penitenziaria alle informazioni richieste;
a tutto ciò si aggiunge un provvedimento inaccettabile sia sul piano giuridico che sostanziale con cui il provveditore regionale sulle carceri ha disposto una sorta di segreto sui certificati di agibilità e sicurezza del nuovo carcere di Uta e ha vietato alla Asl 8 e ai vigili del fuoco di dare notizie in merito –:
se non ritenga il Ministro interrogato di dover intervenire presso gli uffici responsabili per garantire il puntuale rispetto della normativa vigente al fine di garantire l'efficienza, l'imparzialità e la necessaria trasparenza da parte di tutti gli uffici della pubblica amministrazione;
se non ritenga in particolare di dover intervenire per garantire nella regione Sardegna un Provveditore regionale più incline alla tenuta dei rapporti sindacali con i rappresentanti dei lavoratori della polizia penitenziaria e maggiormente rispettoso degli stessi accordi di natura sindacale dallo stesso Dirigente sottoscritti. (5-04317)
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