SALUTE: OMS, UDITO A RISCHIO PER 1 MLD GIOVANI, CUFFIETTE NON PIU' DI 1 ORA =
Ascolto non sicuro per 1 under 35 su 2, sotto accusa anche
eccesso volume in disco, locali e stadi
Milano, 2 mar. (AdnKronos Salute) - Mp3 e cuffiette, ma anche
discoteche e stadi finiscono nel mirino dell'Organizzazione mondiale
della sanità. Tutta colpa delle cattive abitudini dei ragazzi a
qualsiasi latitudine: incollati alle cuffiette praticamente tutto il
giorno, e assidui frequentatori di situazioni in cui il rumore
assordante è l'ospite d'onore. Risultato: "Circa 1,1 miliardi di
teenager e giovani adulti sono a rischio di sviluppare una perdita di
udito - avverte l'Oms in occasione della giornata mondiale
'International Ear Care Day 2015' - per via dell'ascolto non sicuro di
musica con le cuffie e per l'esposizione a livelli dannosi di rumore
in eventi e luoghi di intrattenimento". Ed è per questo che il monito
degli esperti internazionali si rivolge soprattutto ai giovani. Fra
gli avvertimenti c'è quello di limitare l'uso delle cuffiette a "meno
di un'ora al giorno", ma anche l'invito ad abbassare il volume,
cercando di "non superare il 60% del massimo consentito dai
dispositivi utilizzati".
Nei Paesi ad alto e medio reddito un ragazzo su 2 fra i 12 e i 35 anni
è inseparabile da smartphone, lettori Mp3 e altri dispositivi per
l'ascolto della musica e non li usa in condizioni di sicurezza, mentre
il 40% è esposto a livelli sonori potenzialmente dannosi in locali
notturni, concerti o eventi sportivi. Per gli esperti internazionali
non è un caso che oggi un adolescente su 5 lamenti un disturbo
uditivo. E i numeri risultano in aumento del 30% negli ultimi 15 anni. (segue)
(Lus/AdnKronos)
02-MAR-15 14:22
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Vuvuzela tollerabile per 9 secondi e musica a 115 decibel per 28
secondi
(AdnKronos Salute) - La diminuzione della capacità uditiva o ipoacusia
colpisce circa 590 milioni di persone nel mondo, 7 milioni solo in
Italia, sottolineano gli specialisti tricolore. La perdita uditiva è
più frequente nelle persone anziane a causa di un naturale
invecchiamento del sistema uditivo. Infatti, più del 40% delle persone
tra 60-69 anni di età presenta una forma significativa di ipoacusia e
l'incidenza aumenta fino al 90% dopo gli 80 anni. Ma anche i più
giovani possono subire una diminuzione della capacità uditiva per via
dei comportamenti scorretti. "L'udito è una facoltà preziosa che
impatta sullo sviluppo educazionale, professionale e sociale", è il
messaggio in occasione della Giornata mondiale.
L'Oms stila persino una lista delle soglie massime, a seconda dei
decibel, da non superare per restare in un contesto di ascolto sicuro.
Jet a parte (meno di un secondo), è la vuvuzela, che ha assordato i
tifosi ed è diventata quasi il 'simbolo' dei Mondiali di calcio in
Sudafrica, a guadagnarsi la palma dell'inascoltabilità, con i suoi 120
decibel: per non correre rischi si dovrebbe limitare l'esposizione a 9
secondi. Ma subito dopo viene la musica dal vivo, con 115 decibel e un
massimo di 28 secondi tollerabili per un ascolto sicuro. Il livello
quotidiano raccomandato per qualunque suono non dovrebbe superare gli
85 decibel per un massimo di 8 ore, ma sotto questa soglia nella lista
si trovano solo elettrodomestici - per la gioia delle casalinghe - e
sveglie. (segue)
(Lus/AdnKronos)
02-MAR-15 14:22
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Da esperto italiano lista di consigli per proteggere orecchie
(AdnKronos Salute) - La musica, aggiungono gli esperti italiani, può
superare la soglia dei 120 decibel (soglia del dolore) e a volte
toccare anche la vetta dei 150. Il volume eccessivo può avere un
effetto dannoso sulle cellule nervose sensibili dell'orecchio interno,
che sono così indotte a vibrare con intensità eccessiva fino a
rompersi e a morire. Per salvaguardare il proprio udito, spiega
Antonio Cesarani, direttore dell'Unità operativa complessa di
Audiologia del Policlinico di Milano e presidente della Società
italiana di audiologia e foniatria (Siaf), "i giovani non devono
rinunciare alla musica o a divertirsi con gli amici, ma è sufficiente
qualche piccolo accorgimento".
Ad esempio, "è buona norma abbassare il livello della musica del
proprio smartphone e ridurre l'uso continuativo di Mp3 a non più di 2
ore durante una giornata. Inoltre, quando si è in discoteca o in un
locale rumoroso, bisogna rispettare la cosiddetta 'regola
dell'in&out', prendendosi una pausa di un quarto d'ora ogni 90 minuti.
Può capitare frequentemente che all'uscita i giovani avvertano una
sensazione di pienezza o occlusione all'orecchio, associata a rumori o
fischi (i cosiddetti acufeni): qualora il disturbo permanesse dopo 16
ore di riposo acustico, è consigliabile recarsi in un ambulatorio
medico specialistico". Questi suggerimenti ricorrono anche nella
mini-guida realizzata da Amplifon con la consulenza di Cesarani,
insieme all'invito a non avvicinarsi troppo agli altoparlanti nei
locali e a indossare protezioni uditive in ambienti particolarmente
rumorosi come stadi e concerti.
(Lus/AdnKronos)
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