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mercoledì 27 maggio 2015

FARMACI: ABBVIE, IN ITALIA NUOVO REGIME ANTI-EPATITE C 'INTERFERONE-FREE'



FARMACI: ABBVIE, IN ITALIA NUOVO REGIME ANTI-EPATITE C 'INTERFERONE-FREE' =
 Ok Aifa, guarigione 95-100% pazienti genotipo 1

 Roma, 25 mag. (AdnKronos Salute) - AbbVie annuncia di aver ottenuto
dall'Agenzia italiana del farmaco l'autorizzazione all'immissione in
commercio per il suo regime anti-epatite C completamente orale, privo
di interferone, a base di Viekirax* (ombitasvir/paritaprevir/ritonavir
compresse) + Exviera* (dasabuvir compresse), con o senza ribavirina,
per il trattamento di pazienti con infezione cronica da virus
dell'epatite C di genotipo 1 e 4. In Italia, che risulta essere il
Paese dell'Europa occidentale con il maggior numero di pazienti con
epatite C, si stima che siano malate circa 1 milione di persone, con
una prevalenza di circa il 2% della popolazione, che aumenta da Nord a
Sud e con il crescere dell'età.

 "Il trattamento dell'epatite C può essere molto complesso a causa
della rapidità del processo di mutazione e replicazione virale che
caratterizza la patologia - sottolinea Antonio Craxì, ordinario di
Gastroenterologia dell'Università di Palermo - In considerazione del
vasto numero di pazienti che soffrono di Hcv nel nostro Paese,
l'approvazione di nuovi trattamenti senza interferone quali
Viekirax+Exviera è un traguardo importante, perché offre opzioni
terapeutiche in grado di ottenere tassi elevati di guarigione
associati a percentuali basse di fallimento terapeutico e rende
possibile inoltre ritrattare nuovamente i pazienti in caso di mancata
risposta". Uno dei principi attivi che compongono il regime
terapeutico, dasabuvir, è prodotto nello Stabilimento AbbVie di
Campoverde (Latina) per tutto il mondo. (segue)

 (Com-Bdc/AdnKronos)
25-MAG-15 12:29
FARMACI: ABBVIE, IN ITALIA NUOVO REGIME ANTI-EPATITE C 'INTERFERONE-FREE' (2) =

 (AdnKronos Salute) - Il regime Viekirax+Exviera - indica una nota - è
stato approvato per il trattamento dei pazienti con infezione cronica
da virus dell'Hcv di genotipo 1 e 4, compresi i soggetti considerati
difficili da trattare, quali i pazienti con cirrosi compensata oppure
con co-infezione da Hiv, i soggetti in trattamento sostitutivo per
dipendenza da oppiacei e coloro che hanno ricevuto un trapianto di
fegato.

 Un'analisi aggregata dei dati generati da 6 sperimentazioni cliniche
di fase III ha dimostrato che il regime, con o senza ribavirina, ha
ottenuto globalmente la guarigione nel 97% dei pazienti con infezione
cronica da Hcv di genotipo 1 arruolati e, in particolare, nel 99% dei
pazienti con infezione da Hcv di genotipo 1b, e nel 96% dei pazienti
che rientrano nelle popolazioni più difficili da trattare, quali ad
esempio i pazienti con cirrosi compensata.

 In aggiunta, i risultati delle sperimentazioni cliniche di fase II
condotte su pazienti con infezione cronica da Hcv di genotipo 1 hanno
evidenziato tassi di guarigione pari al 97% nei soggetti con trapianto
epatico e al 92% nei pazienti con co-infezione da Hiv. (segue)

 (Com-Bdc/AdnKronos)
25-MAG-15 12:29
FARMACI: ABBVIE, IN ITALIA NUOVO REGIME ANTI-EPATITE C 'INTERFERONE-FREE' (3) =

 (AdnKronos Salute) - "Lo scorso gennaio la Commissione europea ha
approvato Viekirax+Exviera - dichiara Fabrizio Greco, amministratore
delegato di AbbVie Italia - Da allora abbiamo lavorato a stretto
contatto con Aifa per accelerare l'accesso alla nostra terapia e
contribuire ad affrontare le esigenze dei pazienti affetti da Hcv. Il
nostro approccio, improntato alla sostenibilità del Ssn, ha
identificato soluzioni capaci di garantire un ampio accesso in tempi
brevi al farmaco. L'accordo negoziale raggiunto con Aifa, che
rappresenta il riferimento esclusivo su tutto il territorio nazionale,
intende anche semplificare la pianificazione dei trattamenti di questa
malattia così diffusa in Italia".

 "I dati generati dagli studi - spiega Massimo Andreoni, presidente
della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), e
uno dei responsabili scientifici delle sperimentazioni sul regime
Viekirax+Exviera - confermano la capacità di questa terapia innovativa
senza interferone di assicurare alti tassi di successo. Si ampliano
così le strategie terapeutiche a nostra disposizione per sconfiggere
il virus dell'epatite C, e quindi anche per i casi più difficili da
trattare, quali i pazienti con cirrosi, coloro che hanno ricevuto il
trapianto di fegato e i pazienti con co-infezione da virus dell'Hiv".

 (Com-Bdc/AdnKronos)
25-MAG-15 12:29

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