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mercoledì 27 maggio 2015

TUMORI: IRE, SCOPERTO MARCATORE RESISTENZA A TERAPIE SENO



TUMORI: IRE, SCOPERTO MARCATORE RESISTENZA A TERAPIE SENO =
Studio del 'Regina Elena' di Roma sostenuto dall'Airc

Roma, 27 mag. (AdnKronos Salute) - Un nuovo biomarcatore permette di
predire, nel tumore mammario Her2-positivo, la resistenza a terapie
mirate di recente sviluppo. La 'proteina detective' è hMena11a, una
variante del gene Mena. Lo studio, pubblicato su 'Oncogene' dal team
di Paola Nisticò del Laboratorio di Immunologia dell'Istituto
nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma, in collaborazione con
l'Anatomia patologica dell'Ire e finanziato da Airc (Associazione
italiana per la ricerca sul cancro), dimostra che hMema11a sostiene
l'attivazione di oncogeni importanti, quali Her2 ed Her3, e la
proliferazione e la resistenza alla morte cellulare.

I ricercatori - indica una nota - hanno provato che la riduzione della
quantità della proteina nelle cellule tumorali le rende suscettibili a
nuovi farmaci, in grado di bloccare la via di segnale di PI3K, la cui
attivazione è un evento frequente nei tumori e favorisce la
progressione tumorale, oltre alla resistenza alla chemio e alla
radioterapia. Lo studio ha importanti implicazioni cliniche e
suggerisce che l'espressione di hMena11a può rappresentare un
biomarcatore di risposta a terapie mirate, grazie anche alla
disponibilità di un anticorpo monoclonale che permette di riconoscere
nei tessuti tumorali l'espressione della proteina.

Le terapie mirate ai recettori Her2-Her3 hanno migliorato in maniera
significativa la sopravvivenza delle pazienti affette da carcinoma
mammario, ricordano gli esperti dell'Ire. A volte, tuttavia, i tumori
di queste pazienti diventano resistenti alle terapie. Ecco perché
molti ricercatori studiano i meccanismi della resistenza e provano
strategie per aggirarli. (segue)

(Com-Bdc/Adnkronos)
27-MAG-15 12:32TUMORI: IRE, SCOPERTO MARCATORE RESISTENZA A TERAPIE SENO (2) =

(AdnKronos Salute) - Il lavoro di ricercatori del 'Regina Elena'
dimostra che una forma particolare della proteina Mena, hMena11a, può
collaborare con l'attività oncogenica dei recettori della famiglia
Egfr, rendendo le cellule tumorali resistenti alla morte cellulare e
attivando quindi i meccanismi di resistenza che il tumore adotta per
sopravvivere.

"Il gene hMena - spiega Paola Trono, primo autore dello studio - è
presente nel corso della trasformazione da cellula normale a cellula
tumorale e produce diverse forme proteiche durante la progressione del
carcinoma della mammella, utilizzando un meccanismo biologico chiamato
splicing alternativo. Lo splicing alternativo è un meccanismo
altamente complesso che consente di produrre varianti di una stessa
proteina, con funzioni anche opposte, a partire dallo stesso gene.
L'espressione di hMena11a, nei tumori Her2-positivi, è correlata con
l'espressione dell'oncogene Her3 e soprattutto con il suo stato di
attivazione che è considerato determinante nei meccanismi di
resistenza a terapie mirate nel carcinoma della mammella". Lo studio è
stato realizzato grazie a una nuova piattaforma tecnologica (Reverse
Phase Protein Array), disponibile presso l'Istituto superiore di
sanità, che permette di valutare l'attività di una proteina nel
complesso network delle vie di segnale associate al tumore.

"Una volta validato su grandi casistiche - evidenzia Nisticò -
l'impiego di hMena11a potrà essere indicativo di successo o fallimento
di terapie antitumorali dirette verso PI3K. Pertanto l'analisi della
sua espressione guiderà gli oncologi verso una scelta terapeutica con
il massimo beneficio per i pazienti". "PI3K è il gene più
frequentemente alterato nei tumori della mammella - conclude Ruggero
De Maria, direttore scientifico Ire - Pertanto, aver scoperto che
questa proteina hMena11a conferisce resistenza agli inibitori di PI3K
apre delle nuove prospettive terapeutiche molto importanti. In futuro
speriamo di identificare farmaci in grado di inibire l'espressione e
l'attività di questa proteina in modo da poter aumentare l'efficacia
delle terapie attualmente in sperimentazione clinica".

(Com-Bdc/Adnkronos)
27-MAG-15 12:32

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