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giovedì 14 aprile 2016

TERRORISMO: PNR, COS' E' LA DIRETTIVA SUI DATI DEI PASSEGGERI/ SCHEDA


TERRORISMO: PNR, COS' E' LA DIRETTIVA SUI DATI DEI PASSEGGERI/ SCHEDA
(rif. "Terrorismo: Europarlamento approva direttiva su dati
passeggeri")

Bruxelles, 14 apr. (AdnKronos) - La proposta di direttiva europea sul
Pnr (Passenger Name Records) votata oggi dall' Europarlamento a
Strasburgo mira a contrastare con maggiore efficacia il fenomeno dei
foreign fighters. E' un testo di compromesso, frutto di un lungo
dibattito, che mira a regolare in maniera uniforme il trattamento e la
condivisione dei dati personali dei passeggeri via aria da parte degli
Stati membri nella lotta contro il terrorismo e i delitti gravi,
prevedendo nel contempo una serie di salvaguardie per proteggerli.

La direttiva ha una lunga storia: la proposta della Commissione
Europea è del 2011 (dopo una prima proposta nel 2007); il Consiglio ha
deciso un approccio condiviso alla materia nel 2012. La proposta però
è stata rigettata dalla Commissione sulle Libertà Civili, Giustizia e
Affari Interni (Libe) dell' Europarlamento nel 2013, che ne contestava
la necessità e proporzionalità. Dopo gli attentati di Parigi del
novembre 2015 la proposta è tornata di attualità, come strumento per
contrastare il fenomeno dei foreign fighters, i cittadini Ue che vanno
in Siria o altrove a combattere e che possono tornare in patria
radicalizzati, militarmente addestrati e pericolosi.

Nel luglio scorso la Commissione aveva presentato un nuovo rapporto,
aprendo i negoziati con il Consiglio; dopo gli attentati di Parigi,
nel dicembre scorso, si è arrivati ad un compromesso, sostenuto dal
Consiglio e dalla Libe. I dati Pnr sono le informazioni sui passeggeri
dei voli detenuti dalle compagnie aeree per motivi operativi:
contengono il nome del passeggero, le date di viaggio, l' itinerario e
i metodi di pagamento. (segue)

(AdnKronos) - (Tog/AdnKronos)

I dati Pnr vengono già raccolti dalle forze dell' ordine per motivi di
sicurezza in alcuni Stati (Regno Unito e Danimarca). Secondo la
direttiva proposta, le compagnie aeree saranno obbligate a trasferire
(in modalità ' push') i dati Pnr dei passeggeri dei voli extra Ue allo
Stato membro in cui l' aereo atterrerà o dal quale partirà. Ogni Stato
creerà una Unità per le Informazioni sui Passeggeri (Passenger
Information Unit, Piu), che avrà il compito di ricevere, conservare e
valutare i dati, principalmente attraverso il confronto con le altre
banche dati, in modo da identificare le persone che richiedono esami
ulteriori da parte delle autorità competenti.

I dati Pnr verranno quindi trasmessi alle autorità di competenza caso
per caso, non in modo indiscriminato. I dati Pnr devono essere
conservati per cinque anni: tutti i dati di identificazione restano
pienamente disponibili per sei mesi, poi vengono conservati in formato
' mascherato' (la Commissione aveva proposto 30 giorni; il Consiglio,
che rappresenta gli Stati, 2 anni). Le Piu scambieranno anche
informazioni tra gli Stati, poiché le autorità giudiziarie e di
pubblica sicurezza non avranno accesso diretto ai sistemi dati delle
compagnie aeree (modalità ' pull' ). La raccolta e l' utilizzo di dati
sensibili (che rivelino l' origine razziale, la religione, le opinioni
politiche, la salute o l' orientamento sessuale) dovrebbe essere
proibita nella direttiva.

Il testo di compromesso prevede la possibilità, non l' obbligo, per uno
Stato membro, di applicare la direttiva ai voli intra-Ue, come
proposto dal Consiglio; in questo caso lo Stato deve darne notifica
alla Commissione. Gli Stati possono raccogliere dati Pnr dalle agenzie
di viaggio e dai tour operator. La direttiva prevede limiti all' uso
dei dati Pnr, per rendere la norma in linea con il principio della
proporzionalità: tra le altre cose, la lista dei delitti gravi che
giustifichino l' uso dei Pnr è piuttosto ristretta; viene nominato un
responsabile della protezione dei dati in ogni Piu, con poteri di
monitoraggio rafforzati.

(Tog/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222
14-APR-16 13: 18 

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