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giovedì 14 aprile 2016

ANSA/ Seggi in bilico in Sardegna, eletto politico in galera

ANSA/ Seggi in bilico in Sardegna, eletto politico in galera
Colpo di scena per Consiglio regionale, non può neppure giurare
(di Fabrizio Fois)
(ANSA) - CAGLIARI, 14 APR - Proclamato eletto in Consiglio
regionale, ma é in carcere per droga. E' l' ultima singolare
pagina di una vicenda che dal luglio 2015 sta sconvolgendo la
composizione della massima Assemblea legislativa in Sardegna.
Una serie di sentenze, dal Tar al Consiglio di Stato sino alla
Cassazione, ha rivoluzionato la rappresentanza delle forze
politiche sino ad oggi, quando l' ufficio centrale regionale,
ricostituito per proclamare il sessantesimo consigliere ancora
in bilico, ha deciso: é Giovanni Satta, esponente dell' Uds ed ex
sindaco di Buddusò, in Gallura, finito di recente in carcere
nell' ambito di un' inchiesta sul traffico internazionale di droga
in Costa Smeralda.
Invece di chiudere la querelle, la decisione ha provocato uno
stallo istituzionale. Satta, pur proclamato eletto, non può
giurare in Consiglio perché si trova in cella a Bancali
(Sassari). Se dovesse giurare per il suo ingresso ufficiale
nell' Assemblea - magari accompagnato dalla polizia penitenziaria
- l' ex primo cittadino gallurese rischia subito la sospensione
dall' incarico, per effetto della legge Severino. Una sospensione
di diritto ed immediata che potrebbe durare sino ad un massimo
di 18 mesi, nei quali dovrà essere indicato un sostituto che,
per assurdo, potrebbe essere lo stesso consigliere sostituito da
Satta.
Si tratta di Gianni Lampis di Fdi, che inizialmente era stato
indicato dalla Giunta delle elezioni come il sessantesimo
componente del Consiglio e che poi, per effetto di una sentenza,
era decaduto dall' incarico. Oggi il partito annuncia un' altra
battaglia legale, mentre l' avvocato difensore di Satta nella
vicenda che lo ha portato in carcere, Angelo Merlini, spiega:
"probabilmente Satta avrà una serie di adempimenti ai quali
dovrà partecipare di persona e non so se gli sarà consentito
farlo. Domani - annuncia - lo vedrò in carcere, parlerò con lui
e decideremo come procedere".
Una situazione ingarbugliata alla quale si affianca anche
un' altra inchiesta giudiziaria che ha visto finire in carcere il
vicepresidente dell' Assemblea, Antonello Peru (Fi), in manette
nell' ambito dell' inchiesta sui presunti appalti truccati
denominata ' Sindacopoli'. Anche lui rischia la sospensione
dall' incarico e quindi la sostituzione. In entrambi i casi é
previsto, però, il pagamento dell' emolumento base decurtato.
(ANSA).

YE8-CT
14-APR-16 20: 08 NNN 

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