--REFERENDUM. A ROMA STESSA MOZIONE M5S APPROVATA A PISA A FEBBRAIO
(DIRE) Roma, 29 nov. - In Assemblea capitolina esplode la
polemica per l'approvazione della mozione del Movimento Cinque
Stelle che esprime il no al referendum a nome del Campidoglio,
con il Partito democratico che ha protestato a lungo in Aula con
parlamentari e consiglieri contro il provvedimento. La stessa
mozione, pero' - a cui il testo del M5S si e' evidentemente piu'
che ispirato - nello scorso febbraio era stata approvata dal
Consiglio comunale di Pisa, in Toscana, su proposta, tra gli
altri, di Rifondazione Comunista, Sinistra ecologia e liberta' e
Movimento Cinque Stelle e che aveva visto nell'occasione il
Partito democratico dividersi tra chi voto' a favore del
documento, chi si astenne e chi voto' contro.
I provvedimenti di Pisa e di Roma per larghi tratti sono quasi
in fotocopia: nella prima, infatti, si esprime 'fortissimo
allarme per la deriva autoritaria in atto contro la quale si
stanno costituendo in tutta Italia, ed anche a Pisa, Comitati
referendari per il no al Referendum confermativo promosso dal
governo Renzi sulla riforma costituzionale (Senato), ribadendo
che l'obiettivo della stabilita' del governo del paese e
dell'efficienza dei processi decisionali nell'ambito parlamentare
non puo' produrre un'alterazione profonda della composizione
della rappresentanza democratica, sulla quale si fonda l'intera
architettura dell'ordinamento costituzionale vigente come ha
scritto la Consulta nella sentenza n.1/2014'. Lo stesso identico
passaggio, con la sostituzione della parola 'Roma' a quella
'Pisa', e' riscontrabile nel testo prodotto dai pentastellati
capitolini.
Nel confronto fra i due provvedimenti risultano identiche
anche premesse, considerazioni e rilievi, fino al 'dispositivo'
finale che impegna, a Pisa il presidente del Consiglio comunale e
a Roma la sindaca, 'a farsi promotore/promotrice della volonta'
espressa dal Consiglio comunale inoltrando il presente atto
consiliare: al presidente della Camera dei deputati; al
presidente del Senato; ai presidenti dei gruppi parlamentari di
Camera e Senato; all'Anci'.
(Mgn/ Dire)
18:59 29-11-16
NNNN
(DIRE) Roma, 29 nov. - In Assemblea capitolina esplode la
polemica per l'approvazione della mozione del Movimento Cinque
Stelle che esprime il no al referendum a nome del Campidoglio,
con il Partito democratico che ha protestato a lungo in Aula con
parlamentari e consiglieri contro il provvedimento. La stessa
mozione, pero' - a cui il testo del M5S si e' evidentemente piu'
che ispirato - nello scorso febbraio era stata approvata dal
Consiglio comunale di Pisa, in Toscana, su proposta, tra gli
altri, di Rifondazione Comunista, Sinistra ecologia e liberta' e
Movimento Cinque Stelle e che aveva visto nell'occasione il
Partito democratico dividersi tra chi voto' a favore del
documento, chi si astenne e chi voto' contro.
I provvedimenti di Pisa e di Roma per larghi tratti sono quasi
in fotocopia: nella prima, infatti, si esprime 'fortissimo
allarme per la deriva autoritaria in atto contro la quale si
stanno costituendo in tutta Italia, ed anche a Pisa, Comitati
referendari per il no al Referendum confermativo promosso dal
governo Renzi sulla riforma costituzionale (Senato), ribadendo
che l'obiettivo della stabilita' del governo del paese e
dell'efficienza dei processi decisionali nell'ambito parlamentare
non puo' produrre un'alterazione profonda della composizione
della rappresentanza democratica, sulla quale si fonda l'intera
architettura dell'ordinamento costituzionale vigente come ha
scritto la Consulta nella sentenza n.1/2014'. Lo stesso identico
passaggio, con la sostituzione della parola 'Roma' a quella
'Pisa', e' riscontrabile nel testo prodotto dai pentastellati
capitolini.
Nel confronto fra i due provvedimenti risultano identiche
anche premesse, considerazioni e rilievi, fino al 'dispositivo'
finale che impegna, a Pisa il presidente del Consiglio comunale e
a Roma la sindaca, 'a farsi promotore/promotrice della volonta'
espressa dal Consiglio comunale inoltrando il presente atto
consiliare: al presidente della Camera dei deputati; al
presidente del Senato; ai presidenti dei gruppi parlamentari di
Camera e Senato; all'Anci'.
(Mgn/ Dire)
18:59 29-11-16
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