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venerdì 7 aprile 2017

Ictus: +2% casi in Italia, boom robot per la riabilitazione =


Ictus: +2% casi in Italia, boom robot per la riabilitazione =

(AGI) - Roma, 7 apr. - Sono circa 200mila i casi di ictus in
Italia, di cui l'80% primi eventi e il 20% recidive, con un
incremento del 2% circa in piu' l'anno rilevato dalle recenti
statistiche sul campo. La causa e' legata all'invecchiamento:
poiche' l'eta' media in Italia si sta innalzando, la tendenza
e' verso un aumento della sua incidenza. Nel contempo, pero',
si e' ridotta la mortalita' nella fase acuta: questo comporta
un aumento della prevalenza, ossia la gestione dei pazienti che
sopravvivono e rappresentano la quotidianita' per chi si occupa
di riabilitazione. Se ne parla a Pisa in occasione del 17mo
Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Riabilitazione
Neurologica - SIRN, che si conclude domani. (AGI)
Pgi (Segue)
071437 APR 17
NNNN
(AGI) - Roma, 7 apr. - "Un paziente su tre mostra un disturbo
di un linguaggio dopo un ictus dovuto alla lesione delle aree
del linguaggio: e' la conseguenza di una lesione celebrale
generalmente localizzata nella meta' sinistra del cervello.
Parlare, ricordare, leggere puo' diventare un'impresa - spiega
il Prof. Stefano Paolucci, Direttore UOC Fondazione S. Lucia
IRCCS di Roma - e deve essere trattato in maniera adeguata.
Quello che risulta ancora complesso e' stabilire un trattamento
che risulti omogeneo tra tutti gli specialisti nella cosiddetta
medicina basata sull'evidenza. Quale dunque il trattamento
ideale? Esistono alcune tecniche classiche, come anche
stimolazioni magnetiche e farmacologiche, per affrontare il
problema, ma non ci sono dati certi sulla terapia ideale". Come
si puo' ridurre il rischio di ictus? "Occorre monitorare
costantemente pressione e cuore - suggerisce il Prof. Paolucci
- Bisogna sempre seguire il giusto trattamento terapeutico;
svolgere una costante attivita' sportiva, va bene anche una
passeggiata a passo spedito di 20 minuti; seguire una dieta
mediterranea; evitare di fumare. Nella nostra esperienza
abbiamo casi di ictus che hanno colpito giovani e giovanissimi,
laddove pero' le concause si rinvengono in problemi
cardiovascolari. In caso di ictus, la finestra di intervento in
cui agire terapeuticamente e' di 4/5 ore: entro 3 ore occorre
arrivare al Pronto Soccorso. E' necessario un intervento
immediato, chiamando il 118, perche' il primo soccorso possa
indicare, dopo il triage, quale struttura ospedaliera
coinvolgere per l'intervento. Le stroke unit, unita' dedicate
al trattamento nelle primissime fasi, non sono distribuite in
maniera omogenea nel territorio nazionale". Dagli studi
scientifici degli ultimi dieci anni emerge un continuo e
crescente interesse per sistemi robotici per la riabilitazione
e l'assistenza. Un numero sempre maggiore di robot per queste
applicazioni di grande impatto sociale e' utilizzato in
sperimentazioni cliniche e in alcuni casi in terapie
riabilitative sempre piu' consolidate, grazie alle evidenze
scientifiche che ne hanno dimostrato sicurezza per i pazienti,
alta affidabilita' ed efficacia del trattamento (in molti casi
ancora parziale). Gli ultimi sviluppi si focalizzano verso i
sistemi robotici indossabili (esoscheletri) e l'integrazione
tra robot e tecniche di stimolazione muscolare (ad es. la
stimolazione elettrica funzionale) e tecniche di
neuromodulazione. Le sperimentazioni in corso sono moltissime,
presso centri clinici in Italia e all'estero, ed hanno
differenti obiettivi: alcuni si focalizzano sulle prestazioni
motorie dell'arto superiore, altri sul recupero del cammino.
(AGI)
Pgi
071437 APR 17
NNNN 

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