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martedì 17 aprile 2018

Csm: Davigo critico su nomine, sceglieranno un cavallo



MARTEDÌ 17 APRILE 2018 18.51.26
SICUREZZA

Csm: Davigo critico su nomine, sceglieranno un cavallo

ZCZC5534/SXA XCI93011_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Csm: Davigo critico su nomine, sceglieranno un cavallo E sua corrente accusa, "e' un centro di potere" (ANSA) - ROMA, 17 APR - Sulle nomine dei magistrati agli incarichi direttivi il Csm ha "comportamenti inaccettabili: non ci sono piu' regole e non e' comprensibile cio' che fa. I consiglieri fanno come gli pare: mi aspetto la nomina di un cavallo, come fece Caligola". L'ex presidente dell'Anm Piercamillo Davigo, 'candidato' alle elezioni di luglio per il rinnovo dei togati del Csm, ricorre ancora alla battuta per criticare le nomine dei magistrati da parte del Csm. "Gli stessi criteri - lamenta il magistrato, che e' stato uno dei simboli della stagione di Mani Pulite - vengono rovesciati a seconda dei posti da assegnare. Al punto che se le decisioni del Csm fossero sentenze verrebbero annullate tutte per manifesta illogicita'". Davigo parla a un'iniziativa organizzata da Autonomia e Indipendenza, la corrente che ha contribuito a fondare e a cui sono presenti anche altri esponenti e candidati del gruppo. E le critiche della corrente al Csm vanno ben oltre la questione delle nomine. Sebastiano Ardita, procuratore di Messina e candidato nella quota pm alle elezioni di luglio, denuncia il "patto" tra il governo Renzi e l'opposizione che ha portato a riforme non sulla giustizia, ma "sui magistrati" e accusa il Csm di "non aver fatto nulla" per difendere i giudici, anzi di "aver assecondato" questa strategia, difendendo riforme "da mani nei capelli". E Alessandro Pepe, che del Csm e' stato in passato componente, rilancia: "oggi il Csm e' solo un centro di gestione del potere e delle nomine". Conviene anche uno degli attuali membri togati del Csm Aldo Morgigni: "E' un Csm in cui sono stati nominati amici di...e parenti di..., bisogna ripristinare criteri oggettivi". Va ancora oltre un altro dei candidati alle elezioni di luglio, il giudice Giuseppe Marra: "Il malcontento verso il Csm e' diffuso e non riguarda solo le nomine agli incarichi direttivi. Ha deluso i magistrati perche' non ha fatto nulla sui problemi quotidiani: carichi di lavoro e sicurezza degli uffici giudiziari". (ANSA). FH 17-APR-18 18:50 NNNN 

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