VENERDÌ 28 GIUGNO 2019 18.48.08
>>>ANSA/ Rischia 20 anni in Alabama, ferita non ha protetto feto
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>>>ANSA/ Rischia 20 anni in Alabama, ferita non ha protetto feto
Caso shock nello stato simbolo pro-vita, colpita durante rissa
(di Serena di Ronza)
(ANSA) - NEW YORK, 28 GIU - Alabama shock. Una donna di 27
anni e' accusata di omicidio per non aver protetto il feto che
portava in grembo durante un litigio al termine del quale le
hanno sparato all'addome. L'afroamericana Marshea Jones rischia
ora fino a 20 anni di cercare, mentre la ragazza che ha premuto
il grilletto, Ebony Jemison, e' libera e scagionata da ogni
accusa: ha sparato - e' la teoria della polizia sposata dal gran
jury - per legittima difesa.
Dopo aver approvato la legge piu' dura d'America contro
l'aborto, l'Alabama conservatore simbolo della battaglia
pro-vita torna cosi' al centro del dibattito negli Stati Uniti
sui diritti delle donne in gravidanza. La polemica per
l'incriminazione e' immediata, con le associazioni per i diritti
delle donne che parlano di "crudelta' nei confronti di una
vittima trattata come una criminale". In Alabama - denuncia la
National Advocates for Pregnant Women - le donne sono gia'
accusate di omicidio in caso di aborto, e perseguite per legge
nel caso in cui l'embrione o il feto sono esposti a sostanze
stupefacenti, ma questa "e' la prima volta che una donna incinta
e' incriminata perche' le hanno sparato".
L'incidente risale allo scorso dicembre. Jones era allora
incinta di cinque mesi e si trovava nel parcheggio del negozio
Dollar Store a Pleasant Grove, a pochi chilometri da Birmingham,
in Alabama. E' fuori del negozio che e' iniziato il litigio con
la 23enne Jemison. I toni fra le due, che stavano litigando per
il padre del bambino, sono progressivamente saliti, fino a che
Jemison ha tirato fuori la pistola e ha sparato. La polizia
arrivata sul posto ha concluso che il litigio era stato avviato
da Jones e che Jemison aveva sparato per legittima difesa. Da
qui l'accusa di omicidio colposo nel confronti di Jones,
arrestata ma ora fuori dal carcere dopo il pagamento di una
cauzione da 50.000 dollari.
"L'unica vittima di tutto questo e' il bimbo. E' stata la
madre del bambino a iniziare e continuare il litigio che si e'
poi tradotto nella morte" del feto, ha messo nero su bianco il
capo della polizia di Pleasant Grove, Danny Reid, subito dopo
l'incidente. "Quando una donna incinta di cinque mesi inizia un
litigio ritengo che abbia delle responsabilita' perche' il bimbo e'
completamente dipendente da sua madre, che dovrebbe proteggerlo
ed evitare litigi fisici" ha aggiunto Reid. La tesi e' stata
sposata in pieno dal gran jury con una decisione shock, che
molti non si attendevano neanche dall'ultraconservatore Alabama.
DRZ
28-GIU-19 18:47 NNNN
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