9CO977878 4 POL ITA R01 MIGRANTI, DI MAIO: SERVONO PIÙ RIMPATRI E CORRIDOI UMANITARI (9Colonne) Roma, 26 giu - "Siamo diventati ormai il palcoscenico del Mediterraneo. Come mai la Sea Watch neanche prova più ad avvicinarsi alle coste maltesi o alle coste greche? Semplice, a Malta come in Grecia non fa notizia. Hanno preferito restare 14 giorni a largo delle nostre coste anziché chiedere a La Valletta, Madrid o Atene lo sbarco". Così i un post su facebook Luigi Di Maioche aggiunge: "I governi di questi tre Paesi sono forze politiche tradizionali europee. Se uno dei popolari europei o dei democratici europei ti nega lo sbarco, i media neanche ne parlano, se lo fa il Governo italiano si mette in moto il carosello. La Sea Watch si fa pubblicità e raccoglie più fondi per carburante, viveri e riparazioni, così può ripartire. La Corte di Strasburgo gli nega lo sbarco? Meglio, si pubblicizza ancora di più il brand. Qualcun altro nel governo gli risponde via social? Ottimo, ci saranno in tutto il mondo una serie di finanziatori alla Soros pronti ad incrementare i loro bonifici. In mezzo però ci sono le persone. Gli esseri umani. Che sono comparse inconsapevoli di questo grande teatro che sono diventate le acque territoriali italiane. Persone che sono state illuse di trovare la terra promessa in Europa. Dove ci sono decine di milioni di poveri e l'1% della popolazione che possiede il 40% della ricchezza. Quello stesso 1% che si commuove ogni volta che non facciamo sbarcare migranti in Italia, ma che trucida milioni di europei con le operazioni di finanza speculativa o con le loro banche che strozzano le imprese. Io non ho tutte le risposte - scrive ancora Di Maio - Ma se dovremo passare tutta l'estate a litigare con le ONG abbiamo già perso. Servono corridoi umanitari legali per chi può venire qui. Se entri in Italia lo fai col permesso dei cittadini italiani. Servono più rimpatri delle migliaia di irregolari non identificati che abbiamo nel nostro Paese. Servono Agenzie dell'Unione Europea su suolo Africano, serve una alleanza con la Cina per investimenti sostenibili nel continente africano. Il Movimento 5 Stelle non ha né il Ministero degli Affari Esteri, né quello dell'Interno, né quello dell'Unione europea. Le politiche dell'immigrazione - conclude il vicepremier e ministro - vanno fatte soprattutto sul lungo periodo. Altrimenti ci aspetta una estate lunga, con gli stessi problemi di sempre!". (red) 262106 GIU 19
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