SABATO 03 AGOSTO 2019 19.16.22
>>>ANSA/ Schiaffo a Trump, Zarif rifiuto' invito alla Casa Bianca
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>>>ANSA/ Schiaffo a Trump, Zarif rifiuto' invito alla Casa Bianca
New Yorker, mediazione di Rand Paul prima che fosse sanzionato
(di Claudio Salvalaggio)
(ANSA) - WASHINGTON, 3 AGO - Schiaffo di Teheran a Donald
Trump: il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif,
sanzionato dagli Usa nei giorni scorsi, aveva ricevuto in luglio
un invito inaspettato alla Casa Bianca per presentare
direttamente a Donald Trump le sue idee per uscire dall'impasse
sul nucleare, ma ha rifiutato dopo che la leadership della
repubblica islamica ha respinto la proposta. Lui stesso temeva
che potesse trattarsi solo di una photo opportunity. A fare da
mediatore il senatore 'libertario' Rand Paul, con la benedizione
dello stesso presidente. E' lo scoop del New Yorker, con fonti
anonime americane, iraniane e un diplomatico "molto informato".
Secondo la ricostruzione del magazine, Paul avrebbe discusso
del dossier iraniano con Trump durante una partita a golf nel
club del tycoon a Sterling, Virginia, il 14 luglio, il giorno
prima di incontrare Zarif nell'elegante residenza
dell'ambasciatore iraniano all'Onu a New York. Il capo della
diplomazia iraniana - che tra l'altro ha annunciato il via alla
terza fase della riduzione degli obblighi sul nucleare stabiliti
dall'accordo del 2015 - ha sempre mantenuto contatti con vari
membri del Congresso ma non aveva mai conosciuto Paul, membro
della commissione esteri del Senato.
Nel colloquio ha illustrato un paio di proposte. La prima e'
che il parlamento iraniano potrebbe codificare in legge una
fatwa (decreto religioso) della Guida suprema, l'ayatollah Ali
Khamenei, che nel 2003 e nuovamente nel 2010 ha condannato e
vietato l'uso delle armi nucleari. La seconda e' la possibilita'
di anticipare gia' a quest'anno la ratifica del cosiddetto
Additional Protocol, di cui fanno parte 146 nazioni e che
consente ispezioni internazionali piu' intrusive permanentemente
sui siti nucleari dichiarati e non. In cambio pero' Trump
dovrebbe convincere il Congresso a revocare le sanzioni.
A sorpresa Paul ha offerto a Zarif di discutere queste idee
nello studio Ovale direttamente con il presidente, dicendosi
autorizzato all'invito da lui stesso. Il diplomatico iraniano ha
espresso il timore che qualsiasi incontro poteva ridursi ad una
photo opportunity, senza sostanza, e ha spiegato che in ogni
caso la decisione non spettava a lui ma ai leader iraniani, a
cui avrebbe riferito dell'apertura. Da Teheran tuttavia e'
arrivato un no, almeno per ora.
Ma il presidente iraniano Hassan Rohani e' atteso
all'assemblea dell'Onu a meta' settembre e non e' escluso che vi
siano sviluppi. Ci sara' anche Zarif, nonostante le sanzioni
americane contro di lui, che ora a molti appaiono come una
ritorsione per il suo imbarazzante rifiuto: in base allo statuto
Onu, gli Usa sono obbligati, come Paese ospitante, a garantire
gli spostamenti dei diplomatici per impegni al Palazzo di vetro.
Comunque e' evidente che Trump, smarcandosi dal suo
consigliere per la sicurezza nazionale, il 'falco' John Bolton,
sta aprendo molti canali politico-diplomatici per un dialogo
diretto con Teheran, come ha fatto con Kim. Ma, come ha twittato
lo stesso Paul, "se sanzioni i diplomatici avrai meno
diplomazia". (ANSA).
SAV
03-AGO-19 19:15 NNNN
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