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mercoledì 14 agosto 2019

Germania: spettro recessione e voto all'est, sara' autunno di fuoco =

MERCOLEDÌ 14 AGOSTO 2019 13.24.37 

Germania: spettro recessione e voto all'est, sara' autunno di fuoco = 

(AGI) - Berlino, 14 ago. - Spettro recessione: dopo l'estate piu' calda della sua storia, in Germania si annuncia un autunno di fuoco. Il colosso economico al centro del Vecchio Continente, la locomotiva tedesca con il mito della stabilita', ha la febbre alta. L'ultimo dato e' il calo, superiore alle aspettative, del Pil, caduto nell'ultimo trimestre allo 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti, come calcolato dall'istituto statistico federale. Siamo a un passo dalla recessione: tra i motivi, la forte flessione delle esportazioni, cadute piu' delle importazioni. Tutti gli indicatori, segnala lo Handelsblatt, dicono che il prossimo trimestre andra' pure peggio: a quel punto la recessione sara' conclamata. L'ultima volta che si erano registrati due trimestri successivi in calo e' stato a cavallo tra il 2012 e il 2013. Un clima cosi' l'ultima volta si e' misurato nel 2009, in piena crisi finanziaria globale. E ancora. Sono calati gli ordini industriali e anche la fiducia degli imprenditori risulta depressa. La settimana scorsa erano arrivati i dati sulla produzione industriale, che a giugno ha segnato un -1,5% rispetto al mese precedente, laddove la flessione anno su anno e' addirittura del 5,2%, ossia il peggiore degli ultimi dieci anni. Un segnale che mette in allarme gli economisti, anche perche' l'onda lunga della malattia tedesca facilmente si fara' sentire in tutta l'Eurozona: "Se l'industria tedesca, come sembra, non uscira' dalla recessione, questa persistente debolezza potrebbe far soffrire anche le economie degli altri Paesi", ha spiegato all'AGI Robert Lehmann, dell'autorevole istituto Ifo. Che sottolinea come questa nuova fragilita' tedesca parta dal cuore stesso della sua industria, ossia il manufatturiero e il settore dell'automobile, e non riguarda solo il precipizio del diesel. In piu', quel che mette ansia e' la debolezza della domanda interna nei confronti degli stessi prodotti tedeschi. Pure nelle altre grandi capitali europee si guarda con preoccupazione a questa sostanziosa contrazione dell'economia della Repubblica federale: e' un'incertezza che ha anche molto a vedere, come non manca di sottolineare sempre Handelsblatt, con la guerra commerciale tra Usa e Cina e ancor piu' ovviamente con la Brexit. Nessuno, neanche a Francoforte, si spinge a previsioni certe, ma la paura di quale possa essere l'impatto dell'onda lunga dello tsunami britannico e' moneta corrente. (AGI) Rbr 19 NNNN

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