LUNEDÌ 26 AGOSTO 2019 10.02.17
LA LUCE BLU DI PC E SMARTPHONE E' UN PROBLEMA CONCRETO PER LA VISTA, MA ESISTONO LE SOLUZIONI =
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LA LUCE BLU DI PC E SMARTPHONE E' UN PROBLEMA CONCRETO PER LA VISTA, MA ESISTONO LE SOLUZIONI =
(Genova, 26/08/2019) - Monitor del pc, schermo tv per lunghe sessioni
di gaming e schermo dello smartphone: vi passiamo sempre più ore (e lo
sappiamo), comportando, oltre a problematiche di tipo fisico
(sedentarietà e postura alterata in primis), anche -e soprattutto-
problematiche e patologie di tipo oculistico. La preoccupazione degli
specialisti cresce, ma, fortunatamente, aumentano anche i metodi di
prevenzione e cura.
In Europa, e nello specifico in Italia, c'è stato un incremento
considerevole di utilizzo di occhiali da vista, dal 13% al 25% in
quaranta anni. Il fenomeno è dato da patologie sulla visione corta,
cioè dal fatto di passare la maggior parte del tempo al chiuso per il
sempre maggiore utilizzo di schermi luminosi e giochi digitali.
Rispetto a quaranta anni fa, l'aumento della miopia nei giovani è
raddoppiata, per un totale di 15 milioni di diagnosi in Italia. Negli
Stati Uniti, addirittura, la percentuale nello stesso periodo storico
è aumentata del 66%. Estremo, poi, il caso della Cina, in cui nove
persone su dieci soffrono di miopia (fonte: Repubblica.it).
La Sindrome da Visione al Computer
È normalità, ormai, avere a disposizione, grazie al progresso della
tecnologia, un computer o del materiale tecnologico a schermo, ma
questa tendenza porta con sé diverse conseguenze non proprio positive,
soprattutto quando si passano diverse ore davanti a questi schermi.
L'emissione luminosa, infatti, pone gli occhi davanti a uno stress
visivoad altissimo impatto, che stanca e indebolisce l'occhio stesso.
La continua sollecitazione a osservare schermi e la sua conseguente
problematica visiva, è nota come Sindrome da Visione al Computer
(Computer Vision Syndrome, CVS). Infatti, la lettura su un monitor è
molto diversa dalla lettura su carta, sforzando gli occhi in modo
completamente diverso; su uno schermo si hanno riflessi e luce
abbagliante che, aggiunte a mancanza di contrasto e definizioni
variabili, rendono molto più difficile la lettura. Questo continuo
sollecitare gli occhi a rifrazioni e schermi causa diversi problemi
visivi e oculari, i più comuni dei quali sono mal di testa, secchezza
e dolore agli occhi. Si consiglia, in caso si verifichino questi
sintomi, una visita da un oculista specializzato.
Prevenzione dalla Sindrome da Visione al Computer
La domanda che tutti si pongono è: il computer fa così male alla vista
come si dice? Molti scienziati si sono cimentati nel dare una
risposta; la maggior parte è d'accordo sul fatto che il computer possa
portare a problemi di vista, ma sottolineano che dipende tutto
dall'uso che se ne fa, dalla posizione che si assume e dal tempo che
se ne trascorre.
Tutti, però, convergono sulla necessità di prevenzione e consigliano
diversi accorgimenti per non incorrere in patologie oculari. Il
controllo e la riduzione del tempo trascorso davanti al computer, è il
principale. Chi lavora davanti ad un monitor, crede di sottoporre i
propri occhi a uno sforzo di circa otto ore, ma ciò non è del tutto
corretto se si considerano anche le ore che si passano davanti allo
smartphone o alla TV di casa. Queste ore cumulate, portano ad
affaticamento della vista (astenopia), e, con il trascorrere del
tempo, può arrivare la sensazione di vedere meno.
Consigli pratici per prevenire affaticamento agli occhi
•Tenere lo schermo del computer pulito e senza esposizione diretta
alla luce solare: il consiglio è quello di sedersi in posizione
parallela alla finestra durante il lavoro;
•Luce ambientale omogenea: non lavorate mai al buio, poiché la sola
luce del monitor tende ad affaticare la vista;
•Testa ad una distanza dal monitor ci circa 50-70 centimetri: è una
variabile che dipende dalla grandezza del monitor, ma, in generale, è
una distanza comoda per lavorare. Lo schermo va, inoltre, posizionato
in modo che lo sguardo vada dall'alto verso il basso;
•Sbattere le palpebre: con lo scopo di idratare gli occhi durante una
lunga sessione di lavoro davanti al monitor, si consiglia di sbattere
le palpebre a pause regolari di dieci minuti. Anche ruotare gli occhi
guardando da destra a sinistra per 3-4 volte, dona sollievo;
•Fare una pausa programmata: ogni 20 o 30 minuti si consiglia di fare
una pausa dal lavoro, per camminare, bere un bicchiere d'acqua o
chiacchierare con qualcuno, in modo che gli occhi si riposino un po';
•Staccare gli occhi dal monitor ed evitare di guardare il cellulare
subito dopo: vanificherebbe il senso del riposo da schermi;
•Controllare la postura: la schiena deve appoggiarsi bene allo
schienale della sedia. La giusta distanza di 15-20 centimetri tra
busto e scrivania è utile per poggiare bene gli avambracci. Si
consiglia di tenere i piedi ben poggiati a terra e non sospesi;
•Utilizzare occhiali appositi per luce blu e affaticamento:
nell'ultima parte dell'articolo si approfondisce meglio questo
aspetto.
Prevenzione visiva a lavoro: normativa sui videoterminali in Italia
Anche la Legge è intervenuta, sui luoghi di lavoro pubblici, dando una
serie di linee guida e direttive che un datore di lavoro è tenuto a
far rispettare per il massimo comfort dei propri dipendenti ai
videoterminali.
Dal 2008 il Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro, con il
D.L. 626/94 indica quali sono le regole da rispettare per chi utilizza
il computer a lavoro e a casa:
•Distanza visiva: la distanza adeguata per usufruire di schermi da
15-17 pollici è di circa 50-70 centimetri;
•Posizione della tastiera sulla scrivania: la distanza dovrà essere
sufficiente per poggiare bene gli avambracci del lavoratore;
•Posizione delle fonti luminose: queste non devono essere posizionate
a meno di 30° dalla postazione computer, in modo da non aver fastidi
dai bagliori o dai riflessi sugli schermi;
•Contrasto del monitor: il contrasto del monitor e la sua luminosità
vanno regolati in modo da non recare fastidio alla visione. Si
consiglia di effettuare diverse prove prima di impostare un contrasto
ed una luminosità standardizzati;
•Pausa di 15 minuti: ogni 2 ore si consiglia di effettuare una pausa
di 15 minuti. Il decreto specifica che durante la pausa bisogna
guardare oggetti posti lontani almeno sei metri, permettendo così agli
occhi un rapido riposo;
•Caratteri scrittura: si consiglia un carattere dei testi leggibile,
almeno un corpo 12, con colore scuro su sfondo bianco.
Dove e come acquistare occhiali neutri e graduati anti luce blu?
Tra le tante aziende rinomate e specializzate nell'ambito della
produzione e vendita di occhiali neutri e graduati anti luce blu, si
fa spazio in Italia una startup di nome NoWave, per dare la
possibilità di stare davanti a uno schermo per molte ore,
salvaguardando i propri occhi, proprio grazie all'utilizzo di occhiali
neutri e graduati anti luce blu.
La startup è alla guida di Gino Repetto e Mauro Piras (esperti nel
settore ottico e di marketing): non avendo mai sottovalutato
l'importanza dell'impatto visivo degli schermi, hanno sviluppato prima
una linea di occhiali anti luce blu non graduati e successivamente la
linea con occhiali graduati: soprattutto con i primi, si sono già
registrati oltre 30.000 clienti.
NoWave, dettagli sugli occhiali anti luce blu
Sia Gino Repetto che Mauro Piras hanno spesso e volentieri rimarcato,
in interviste e blog, quali siano le loro idee sulla linea da seguire.
I due si focalizzano sulla capacità dei loro occhiali anti luce blu,
UV al 99% e anti riflesso HMC, di bloccare le onde nocive e di
garantire un sollievo agli occhi che non tutti i prodotti in commercio
possono fare.
I prodotti NoWave si focalizzano, infatti, su due elementi
fondamentali: la cura e sollievo per gli occhi e il design, senza però
trascurare il fattore economico. Un paio di occhiali graduati viene,
infatti, venduto a una cifra che oscilla tra i 110-150euro, ma
addirittura il prezzo cala fino a 60euro con occhiali non graduati. Il
costo degli occhiali NoWave è di circa un terzo rispetto al mercato,
con lo scopo dichiarato di aiutare nella risoluzione di un problema
dannoso. Grazie a un sito web molto efficiente (dall'inserimento della
prescrizione medica, alla consegna degli occhiali all'ottico più
vicino), le tempistiche sono davvero brevi.
Data l'importanza del prodotto e la particolare personalizzazione,
sono necessari i collaudi finali nell'ottica convenzionata più vicina,
ottenendo così il 100% di affidabilità e correttezza. È importante
specificare che se il prodotto dovesse risultare non idoneo durante la
fase di collaudo, gli occhiali verranno rispediti all'ottico che si è
occupato di produrli per apportare le modifiche adatte. Interessante,
infine, è la possibilità di esercitare il diritto di recesso entro 30
giorni, diritto che usualmente non viene servito per un prodotto
personalizzato.
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ISSN 2465 - 1222
26-AGO-19 10:01
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