SABATO 17 AGOSTO 2019 20.16.32
= L'ANALISI = Crisi: ecco tutti gli scenari aperti =
(AGI) - Roma, 17 ago. - Sara' molto probabilmente martedi' la
giornata clou di questa strana crisi agostana. Che, tra
l'altro, tecnicamente ancora non si potrebbe chiamare crisi,
dato che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non si e'
dimesso ne' e' stato sfiduciato. Ecco dunque, mentre via social
i leader politici si scambiano stilettate e occhiolini, cosa
potrebbe succedere.
In realta', tutto e' ancora possibile: sia le elezioni
anticipate, che un governo gialloverde che uno giallorosso.
Saranno i partiti, insieme al premier, a dover sciogliere i
nodi e a compiere delle scelte, che verranno poi controfirmate
dal presidente Sergio Mattarella. Ma ecco, passo passo, i
possibili scenari.
- Martedi' alle 14,30 si riunisce la conferenza dei
capigruppo del Senato per decidere i tempi della seduta che
mezz'ora dopo vedra' Giuseppe Conte fare le sue comunicazioni
in aula. Allora si capira' se e chi ha deciso di presentare una
risoluzione, di sostegno o di critica, sulle comunicazioni del
premier. E se il premier di li' a poco chiedera' la fiducia su
queste risoluzioni. Martedi' pomeriggio a palazzo Madama,
dunque, si capira' quali saranno i primi passaggi formali della
crisi.
- Conte potrebbe infatti non attendere il verdetto
dell'aula, salire al Quirinale e dimettersi. A quel punto
Mattarella potrebbe chiedergli di restare per il disbrigo degli
affari correnti e aprire le consultazioni. Conte sarebbe
dimissionario ma non sfiduciato. Dalle consultazioni potrebbero
emergere diverse ipotesi. Di Maio potrebbe non accogliere i
tentativi di dialogo della Lega e avviare un confronto con il
Pd. In quel caso, dopo un veloce confronto tra i due partiti e
dopo aver riferito a Mattarella, quest'ultimo potrebbe
incaricare un nuovo premier indicato da M5s e Pd. Oppure Di
Maio potrebbe riavviare un canale di dialogo con la Lega, i due
contendenti potrebbero tornare sui propri passi e il governo
Conte potrebbe tornare alle Camere per avere una nuova fiducia.
Lega e M5s potrebbero anche accordarsi sull'indicazione di un
nuovo premier. A quel punto le dimissioni di Conte verrebbero
formalizzate e si passerebbe a un nuovo incarico.(AGI)
Ted (Segue)
172016 AGO 19
NNNN
SABATO 17 AGOSTO 2019 20.16.32
= L'ANALISI = Crisi: ecco tutti gli scenari aperti (2)=
(AGI) - Roma, 17 ago. -
- Conte potrebbe invece attendere il voto dell'aula e
verificare chi ancora lo sostiene. Se lo sostiene solo il M5s,
mentre Lega e Pd gli votano contro, dovrebbe salire al
Quirinale e dimettersi; anche in questo caso Mattarella
indirebbe le consultazioni. Conte sarebbe pero' dimissionario e
sfiduciato, le consultazioni assolutamente aperte a ogni
possibilita' ma la posizione di Conte in vista di possibili
incarichi futuri sarebbe piu' debole .
- Conte potrebbe attendere il voto dell'aula e incassare il
si' al suo esecutivo da Lega e M5s. Il governo andrebbe avanti.
Starebbe poi a un confronto successivo per capire se si vuole
procedere a un rimpasto, che potrebbe configurarsi come Conte
bis solo se passasse da una crisi conclamata seppur rapida. Il
giorno dopo, mercoledi' 21, la Camera dovrebbe assistere alle
comunicazioni di Conte e il 22 agosto potrebbe votare il quarto
passaggio della riforma del taglio dei parlamentari. Da quel
momento e per circa sei mesi, sarebbe impossibile andare a
elezioni anticipate.
- Conte in aula al Senato potrebbe incassare il si' del
M5s, il no della Lega e l'astensione del Pd. Sempre
dimissionario e senza piu' la fiducia, salirebbe al Quirinale e
si avvierebbero le consultazioni, ma la strada per un dialogo
tra M5s e Pd sarebbe aperta.
- Al momento, incrociando le dichiarazioni dei leader,
sappiamo che Conte non ha ancora sciolto la riserva e dunque
potrebbe attendere il voto del Senato o anticiparlo e salire al
Colle prima di esso per un confronto con Sergio Mattarella ed
eventuali dimissioni. Luigi Di Maio ha chiesto alla Lega di
ritirare la mozione di sfiducia, di sostenere Conte in aula al
Senato e di votare il taglio dei parlamentari. Matteo Salvini
ha confermato il suo si' al taglio dei parlamentari ma non ha
chiarito se ritirera' o meno la mozione di sfiducia a Conte,
ne' ha annunciato come votera' al Senato dopo le eventuali
comunicazioni del premier. Nicola Zingaretti ha chiesto che
prima si apra la crisi di governo, quindi con un Conte
dimissionario, e poi si veda se e' possibile dar vita a un
governo anche con i Cinquestelle. (AGI)
Ted
172016 AGO 19
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento