MERCOLEDÌ 07 AGOSTO 2019 10.41.49
MEDICINA: ANESTESIA CON L'IPNOSI, 1 PAZIENTE ITALIANO SU 3 E' 'PRONTO' =
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MEDICINA: ANESTESIA CON L'IPNOSI, 1 PAZIENTE ITALIANO SU 3 E' 'PRONTO' =
Utile dal dentista, nella terapia del dolore, in piccoli
interventi e per allergici ai farmaci anestetici
Roma, 7 ago. (AdnKronos Salute) - Operare un paziente al cervello
usando per l'anestesia l'ipnosi invece dei farmaci. L'intervento è
stato portato a termine alcuni giorni a fa Legnano, su un 69enne con
un ematoma. L'ultimo caso in cui è entrata in campo l'ipnosi. "Si
stima che un terzo della popolazione italiana possa sottoporsi
all'anestesia ipnotica, e questo potrebbe garantire un miglior
approccio all'intervento, meno dolore post operatorio, abbassamento
dell'ansia e dello stress". A parlare all'Adnkronos Salute è Enrico
Facco, docente del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di
Padova e autore di numerose pubblicazioni sull'ipnosi medica.
"E poi c'è un vantaggio ineguagliabile - aggiunge - l'ipnosi è sempre
disponibile e, se usata bene, non ha nessun effetto collaterale e non
costa nulla per il Ssn". "Gli ambiti in cui poter usare l'ipnosi
medica sono diversi - aggiunge Facco - si sta diffondendo sempre di
più in ambito odontoiatrico, ma ci sono medici che la usano per
mettere a proprio agio i pazienti che devono essere medicati in
ambulatorio, per le terapie del dolore, per il trattamento dei
disturbi psicosomatici. E' chiaro che usata bene e correttamente è uno
strumento perfetto per riportate l'umanizzazione delle cure in
Medicina. L'ipnosi non è far addormentare il soggetto o trasformarlo
in uno 'zombie', il paziente è sempre cosciente e c'è un continuo
scambio tra lui e il medico che la pratica", precisa.
"In letteratura scientifica - prosegue - c'è uno studio randomizzato
controllato su 2000 soggetti in cui emerge che l'ipnosi medica aiuta
nelle fasi pre e post operatorie, riduce l'ansia, aumenta il
rilassamento e la collaborazione del paziente. Inoltre si è dimostrato
anche che si riducono i consumi dei farmaci analgesici dopo
un'operazione". (segue)
(Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
07-AGO-19 10:41
NNNN
MERCOLEDÌ 07 AGOSTO 2019 10.41.49
MEDICINA: ANESTESIA CON L'IPNOSI, 1 PAZIENTE ITALIANO SU 3 E' 'PRONTO' (2) =
ADN0213 7 CRO 0 ADN CRO NAZ
MEDICINA: ANESTESIA CON L'IPNOSI, 1 PAZIENTE ITALIANO SU 3 E' 'PRONTO' (2) =
(AdnKronos Salute) - Questa tecnica, conosciuta già nell'antica
Grecia, tornò in auge nell'ottocento grazie al volume 'Mesmerism in
India, and its Practical Applications in Surgery and Medicine', in cui
Franz Anton Mesmer illustrava la possibilità di operare i pazienti con
l'aiuto dell'ipnosi. Ma con l'arrivo dell'etere prima e dei farmaci
anestetici poi, fu messa da parte. "Dall'alveo della medicina è stata
confinata nei teatri", chiosa con una nota di rammarico Facco. Oggi
qualcosa sta cambiando: "Ci sono meno resistenze rispetto a prima -
ricorda - quando l'ipnosi era in contrasto con il pensiero illuminista
e con l'idea plurisecolare che l'uomo è una creatura superiore amata
da Dio; in realtà invece ha permesso di scoprire l'inconscio
dell'Occidente, fino a Freud".
Negli ultimi anni è cresciuto anche il numero dei medici, specialisti
e non, che si sono avvicinati all'anestesia ipnotica. "Dagli anni '50
il Centro italiano di ipnosi clinica forma i medici - ricorda Facco -
negli ultimi anni abbiamo anche deciso di aprire un corso di
comunicazione ipnotica per gli infermieri. Il corso principale forma
ogni anno fino a 80 partecipanti, dura un anno ma già dai primi 2-4
mesi i medici sono in grado di praticare l'ipnosi. Il problema
maggiore che incontriamo è il fatto che nel percorso di formazione
universitario manchi completamente uno spazio dedicato questo tipo di
disciplina". (segue)
(Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
07-AGO-19 10:41
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MERCOLEDÌ 07 AGOSTO 2019 10.41.49
MEDICINA: ANESTESIA CON L'IPNOSI, 1 PAZIENTE ITALIANO SU 3 E' 'PRONTO' (3) =
ADN0214 7 CRO 0 ADN CRO NAZ
MEDICINA: ANESTESIA CON L'IPNOSI, 1 PAZIENTE ITALIANO SU 3 E' 'PRONTO' (3) =
(AdnKronos Salute) - Tra qualche mese uscirà un nuovo volume curato da
Facco, 'Ritornare a Ippocrate' (Mondadori Università). Ma come
funziona l'ipnosi? "E' indotta - risponde l'esperto - facendo chiudere
gli occhi al paziente e allo stesso tempo suggerendo la realizzazione
di uno stato di rilassamento e benessere. Poi si fa immergere il
soggetto nell'immagine di un paesaggio piacevole e si crea
un'analgesia ipnotica focalizzata nella sede dell'intervento. In
odontoiatria, un campo in cui si ottengono ottimi risultati con
l'ipnosi, il 25% dei pazienti ha paura dell'intervento e il 10% ha una
vera e propria fobia del dentista. Almeno in un caso su tre si riesce
a migliorare l'ansia e il terrore per l'estrazione di un dente con
l'anestesia ipnotica".
"E' chiaro che per interventi di grande impatto, in chirurgia
addominale e toracica, non si può pensare di usare l'ipnosi, ma
occorre sempre utilizzare i farmaci. Ma per la chirurgia mini-invasiva
l'ipnosi può essere una scelta da poter offrire al paziente che -
conclude Facco - deve essere però sempre motivato, consapevole e
partecipativo, altrimenti meglio optare per una anestesia classica".
(Frm/AdnKronos)
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