MERCOLEDÌ 07 AGOSTO 2019 11.13.41
RICERCA: SUPER-FOTOCAMERA A RAGGI X 'CATTURA' ATOMI, PROTEINE E VIRUS =
ADN0251 7 CRO 0 ADN CRO NAZ
RICERCA: SUPER-FOTOCAMERA A RAGGI X 'CATTURA' ATOMI, PROTEINE E VIRUS =
Frutto di un consorzio di cui fa parte il Politecnico di Milano
e' la piu' veloce al mondo
Milano, 7 ago. (AdnKronos Salute) - Una super-fotocamera a raggi X di
bassa energia: è la più veloce al mondo e rivoluzionerà, secondo gli
scienziati, il modo di studiare la materia a livello atomico e
molecolare. Si è appena conclusa con successo all'European Xfel di
Amburgo, una struttura di ricerca dove si generano flash di raggi X
ultra intensi e ultra corti, la messa a punto del rivelatore Dssc
(DePfet Sensor with Signal Compression). Si tratta di un innovativo
dispositivo che consente di sfruttare la straordinaria potenza delle
moderne sorgenti di flash di raggi X, rendendo possibile cogliere e
interpretare le immagini di oggetti piccolissimi come atomi, ma anche
proteine o virus.
L'oggetto d'indagine viene posto tra la sorgente di scatti luminosi
(emessi all'elevatissima frequenza di ripetizione di 4,5 milioni al
secondo) e il rivelatore, che riesce "a captare con precisione
ciascuno dei fotoni diffusi nell'impatto", spiegano i ricercatori del
Politecnico di Milano, che hanno collaborato allo studio, in una nota.
Un singolo impulso di luce ha una durata di poche decine di
femtosecondi, ma è sufficiente affinché il rivelatore possa registrare
un'immagine caratteristica del campione in analisi. Tuttavia, per
studiare efficacemente oggetti tanto minuscoli, non è sufficiente
un'unica 'fotografia' con raggi X ma una serie scattata a intervalli
ravvicinatissimi che finora non aveva una 'pellicola' capace di
fissare 4,5 milioni di immagini al secondo prodotte da raggi X a bassa
energia. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
07-AGO-19 11:13
NNNN
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RICERCA: SUPER-FOTOCAMERA A RAGGI X 'CATTURA' ATOMI, PROTEINE E VIRUS (2) =
ADN0252 7 CRO 0 ADN CRO NAZ
RICERCA: SUPER-FOTOCAMERA A RAGGI X 'CATTURA' ATOMI, PROTEINE E VIRUS (2) =
(AdnKronos Salute) - Un "enorme passo in avanti, se paragonato alla
precedente generazione di sorgenti e rivelatori di raggi X, che
moltiplicherà il numero di analisi possibili in tempi
incomparabilmente più brevi", affermano dal Politecnico di Milano. Il
rivelatore Dssc commissionato e installato all'European Xfel
consentirà non solo di 'vedere' oggetti piccoli come atomi e
nano-strutture biologiche, ma anche di filmarne l'evoluzione
temporale.
La comunità scientifica avrà quindi un'arma in più per dipanare le
complesse strutture di singole proteine o virus, con immediate
ricadute sulla comprensione di malattie e sullo sviluppo di nuovi
farmaci. Sarà inoltre possibile acquisire immagini tridimensionali
della materia su scala nanometrica o filmare l'evoluzione di una
reazione chimica di interesse industriale. Il rivelatore di immagini è
frutto di oltre un decennio di ricerca e sviluppo di un consorzio
internazionale, coordinato dall'European Xfel e guidato da Matteo
Porro, ex-dottorando del Politecnico di Milano. Oltre al Politecnico,
gli altri partner del consorzio sono Desy, Università di Heidelberg,
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università di Bergamo. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
07-AGO-19 11:13
NNNN
MERCOLEDÌ 07 AGOSTO 2019 11.14.41
RICERCA: SUPER-FOTOCAMERA A RAGGI X 'CATTURA' ATOMI, PROTEINE E VIRUS (3) =
ADN0253 7 CRO 0 ADN CRO NAZ
RICERCA: SUPER-FOTOCAMERA A RAGGI X 'CATTURA' ATOMI, PROTEINE E VIRUS (3) =
(AdnKronos Salute) - Il team del Politecnico di Milano, costituito da
Andrea Castoldi, Carlo Fiorini e Chiara Guazzoni, ha coordinato in
particolare lo sviluppo dell'elettronica di lettura a basso rumore e
la calibrazione del rivelatore.
"La sfida di realizzare un rivelatore di immagini con prestazioni ben
oltre la frontiera attuale - spiega Andrea Castoldi, del Dipartimento
di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano
e associato all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, responsabile
del team del consorzio per la calibrazione del rivelatore - è stata
un'esperienza importante e stimolante per tutti noi. Aver dimostrato
la capacità di registrare a tale velocità immagini di raggi X a bassa
energia con risoluzione di singolo fotone è un passo significativo -
conclude - che consentirà di sfruttare appieno le nuove tecniche di
indagine con impulsi ultra corti".
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
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