LUNEDÌ 09 SETTEMBRE 2019 11.19.50
Rane salvavita per cura colera, premio Oca d'oro a ricerche
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Rane salvavita per cura colera, premio Oca d'oro a ricerche
(EMBARGO ALLE 14,00) Riconoscimento a scienza utile per societa'
(EMBARGO ALLE 14,00)
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Pelle di rana salvavita perche' ha
aperto la strada a una cura contro il colera, il sangue di
animali marini simili ai granchi che diventa una spia di tossine
letali, la spinta alla comprensione delle malattie autoimmuni:
sono le ricerche vincitrici del premio dell'Oca d'oro 2019
(Golden Goose Awards), che viene assegnato a studi inizialmente
curiosi, ma che poi si sono rivelati preziosi, portando
importanti benefici alla societa'.
Il Premio, giunto all'ottava edizione, viene assegnato da una
giuria guidata dall'Associazione americana per l'avanzamento
della scienza (Aaas) che il 10 settembre premiera' a Washington,
tre gruppi di ricerca. Fra i vincitori c'e' David Sachar che
mentre lavorava a un progetto sulla salute pubblica in
Bangladesh nel 1965, adatto' un apparato sperimentale che
utilizzava la pelle di rana per testare l'attivita' intestinale
nei pazienti con colera. Senza un trattamento rapido, circa la
meta' delle persone con colera muore, ma con il trattamento, il
numero di vittime scende a meno dell'1%. La sua ricerca ha
portato allo sviluppo di una semplice soluzione orale per il
trattamento del colera, che ha salvato circa 50 milioni di vite
in tutto il mondo.
Jack Levin e Frederik Bang (a cui andra' il premio postumo),
invece, saranno premiati per aver sviluppato un test per
sperimentare la tossicita' dei farmaci, grazie a una scoperta sul
sangue dei "granchi a ferro di cavallo". Questi animali marini
hanno infatti un meccanismo efficiente per rilevare le tossine
batteriche e combattere le infezioni collegate. Il test Lal
(Limulus ameobocyte lysate), sviluppato grazie a questa
scoperta, viene utilizzato per testare quasi tutti i farmaci, le
iniezioni e molti dispositivi farmaceutici. Per il cruciale
contributo alla comprensione di molte malattie autoimmuni, dal
lupus all'artrite reumatoide, saranno premiati, infine, Noel
Rose ed Ernest Witebsky (premio postumo). Negli anni '50, gli
esperimenti di Rose, con la guida di Witebsky, su una sostanza
prodotta dalle cellule della tiroide trovarono che l'organismo,
tramite una disfunzione del sistema immunitario, puo' attaccare i
propri tessuti, portando a una maggiore comprensione di queste
malattie e aprendo la strada a potenziali trattamenti. (ANSA).
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09-SET-19 11:19 NNNN
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