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martedì 7 gennaio 2020

IRAN: ESPERTO, 'SOLEIMANI? USA HANNO COLPITO LA TESTA DI UN SISTEMA'/AKI =


MARTEDÌ 07 GENNAIO 2020 17.09.01


IRAN: ESPERTO, 'SOLEIMANI? USA HANNO COLPITO LA TESTA DI UN SISTEMA'/AKI =

ADN1101 7 EST 0 ADN EST NAZ IRAN: ESPERTO, 'SOLEIMANI? USA HANNO COLPITO LA TESTA DI UN SISTEMA'/AKI = Abdolmohammadi, 'Trump vuole fermare penetrazione Islam sciita nella regione' Roma, 7 gen. (Adnkronos/Aki) - Il generale Qassem Soleimani non era solo un ufficiale di alto rango e uno stratega. Era il "vertice" di una coalizione sciita composta da Hezbollah, le Forze di Mobilitazione Popolare e gli Houthi attraverso la quale l'IRAN dal 2003 al 2017 ha accresciuto la sua influenza in un'area che va dal Mediterraneo al Golfo Persico. Eliminando Soleimani, il presidente Donald Trump ha voluto colpire questo "sistema". E' quanto sostiene Pejman Abdolmohammadi, professore di origine iraniana di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento, in un'intervista ad Aki-Adnkronos International. Secondo Abdolmohammadi, l'espansione sciita è "da due anni sotto un chiaro attacco da parte dell'Amministrazione Trump". La decisione del presidente degli Stati Uniti di uccidere il capo della Forza Quds "sicuramente viola la legge internazionale ed è discutibilissima sul piano morale, ma è razionale da punto di vista di Washington" perché la Casa Bianca vuole cancellare tutto ciò che nella regione è "legato all'Islam politico" con alla testa la Repubblica islamica. Questa impalcatura messa in piedi da Teheran per assumere lo status di potenza regionale senza Soleimani è "indebolita", spiega il professore, secondo il quale gli ayatollah ora dovranno cercare innanzitutto di mantenere questa loro influenza "altrimenti ci sarà un 'rollback' pericolosissimo". Uno dei nodi fondamentali in questa ottica è la sostituzione del capo della Forza Quds. (segue) (Spi/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-GEN-20 17:08 NNNN

MARTEDÌ 07 GENNAIO 2020 17.09.01

IRAN: ESPERTO, 'SOLEIMANI? USA HANNO COLPITO LA TESTA DI UN SISTEMA'/AKI (2) =
ADN1102 7 EST 0 ADN EST NAZ IRAN: ESPERTO, 'SOLEIMANI? USA HANNO COLPITO LA TESTA DI UN SISTEMA'/AKI (2) = 'Ghaani senza il carisma di Soleimani, ma è un grande mediatore' (Adnkronos/Aki) - Il nome scelto dalla Guida Suprema, Ali Khamenei, è quello di Esmail Ghaani, un "grande mediatore tra le varie fazioni interne" del corpo di elite dei Pasdaran, "senza il carisma" del suo predecessore e quindi la forza per controllare le anime della Forza Quds, ma "con un'esperienza e una forza di coordinamento importanti", spiega Abdolmohammadi. Un 'passaggio di consegne' che al professore ricorda quella che dopo la morte dell'ayatollah Ruhollah Khomeini portò all'ascesa di Khamenei. Guida Suprema che ad Abdolmohammadi appare oggi più sola. "Soleimani - è il ragionamento del professore - era un cuscinetto importante che in qualche modo proteggeva il clero sciita, chiaramente quello politicizzato guidato da Khamenei, dall'ala radicale dei Pasdaran. E' come se Khamenei avesse perso un suo importante protettore". Secondo Abdolmohammadi, i rapporti di forza tra i Guardiani della Rivoluzione (i Pasdaran) ed il clero saranno decisivi per la scelta della rappresaglia iraniana all'uccisione di Soleimani. "Sicuramente si va verso una complessa radicalizzazione all'interno dei Pasdaran", afferma l'esperto che si dice convinto che in futuro avranno un peso maggiore rispetto al clero e "questo porterà a una reazione più forte" contro gli Stati Uniti. (segue) (Spi/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-GEN-20 17:08 NNNN
MARTEDÌ 07 GENNAIO 2020 17.09.01

IRAN: ESPERTO, 'SOLEIMANI? USA HANNO COLPITO LA TESTA DI UN SISTEMA'/AKI (3) =
ADN1103 7 EST 0 ADN EST NAZ IRAN: ESPERTO, 'SOLEIMANI? USA HANNO COLPITO LA TESTA DI UN SISTEMA'/AKI (3) = 'Rapporti di forza tra Pasdaran e clero decisivi per la rappresaglia' (Adnkronos/Aki) - Tuttavia, sottolinea il professore iraniano, in questi giorni immediatamente successivi all'uccisione di Soleimani la Repubblica islamica ha reagito "paradossalmente in modo razionale" a un'azione degli Stati Uniti "asimmetrica che ha colpito in stile terroristico". Teheran "per adesso ha spinto il Parlamento iracheno" a votare una risoluzione per il ritiro dal Paese di tutte le truppe straniere, "ha annunciato il ritiro da parte dell'accordo nucleare, ha specificato di non voler colpire obiettivi civili americani, ma solo militari. Il clero darebbe la risposta che stiamo vedendo adesso, più istituzionale ed intelligente - prosegue Abdolmohammadi - Se i Pasdaran riuscissero ad acquisire più forza, come sono convinto che avvenga, possiamo aspettarci azioni più bellicose". Sull'annuncio, infine, di Teheran che non rispetterà più i limiti all'arricchimento dell'uranio fissati dall'accordo sul nucleare, l'esperto ritiene che "mediaticamente" sia "iniziata la corsa (della Repubblica islamica, ndr) alla bomba atomica, ma di fatto ancora no. Gli iraniani inizieranno ad arricchire, questa è una delle loro contromosse", conclude Abdolmohammadi, ma la bomba atomica "non sarà imminente, sarà uno dei punti del loro programma". (Spi/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-GEN-20 17:08 NNNN 

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