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martedì 25 febbraio 2020

AMBIENTE, SU RICICLO ASFALTO ITALIA FANALINO CODA EUROPA





MARTEDÌ 25 FEBBRAIO 2020 11.33.16


AMBIENTE, SU RICICLO ASFALTO ITALIA FANALINO CODA EUROPA (1)

  9CO1043637 4 CRO ITA R01 AMBIENTE, SU RICICLO ASFALTO ITALIA FANALINO CODA EUROPA (1) (9Colonne) Roma, 25 feb - L'Italia migliora la propria performance di riciclo delle pavimentazioni stradali passando in 4 anni dal 20% (2014) al 25% (2018) del recupero di fresato, ma rimane indietro rispetto ai principali paesi europei (la media è del 60%). Burocrazia, complesso e non uniforme regime delle autorizzazioni e pregiudizio frenano lo sviluppo del riciclo. Ogni anno il totale recupero delle pavimentazioni stradali rimosse potrebbe portare a un risparmio di materie prime pari a 1.200 mln di euro, senza contare la riduzione di emissioni inquinanti equivalenti a quelle generate da 3 raffinerie di medie dimensioni e all'inquinamento prodotto dalla circolazione continua di 330.000 autocarri sul territorio nazionale. Sono questi i principali dati che emergono dall'analisi condotta dal Siteb - Associazione Strade Italiane e Bitumi - sul riciclo delle pavimentazioni stradali nei principali Paesi Europei (fonte Eapa). L'Italia, nonostante negli ultimi anni abbia registrato un sostanziale blocco dei lavori di manutenzione delle strade (solo recentemente ripartiti), resta tra i principali produttori di conglomerato bituminoso, l'asfalto per le strade. (SEGUE) 251133 FEB 20
MARTEDÌ 25 FEBBRAIO 2020 11.34.04


 AMBIENTE, SU RICICLO ASFALTO ITALIA FANALINO CODA EUROPA (2)

  9CO1043638 4 CRO ITA R01 AMBIENTE, SU RICICLO ASFALTO ITALIA FANALINO CODA EUROPA (2) (9Colonne) Roma, 25 feb - A differenza di ciò che avviene in Paesi considerati più grandi e virtuosi, come Germania (84% di riciclo di fresato), Francia (70%), Regno Unito (90%), ma anche di paesi più piccoli come Belgio (95%) e Olanda (71%), le percentuali di riciclo delle pavimentazioni stradali nel nostro Paese si attestano su livelli decisamente bassi: solo il 25% del fresato disponibile viene avviato a recupero, con grave spreco di risorse economiche. Il fresato infatti, oltre a possedere elevate caratteristiche tecniche e ad essere totalmente riutilizzabile nelle costruzioni stradali, possiede un elevato valore economico. SITEB ha calcolato che il riutilizzo del 25% del fresato comporta ogni anno il minor impiego di 300.000 tonnellate di bitume vergine (riduzione del fabbisogno di petrolio) e il recupero di 7.500.000 tonnellate di inerti, equivalenti in termini economici ad un risparmio di circa 300-320 milioni di euro di sole materie prime. Riciclando il 100% delle pavimentazioni rimosse, il risparmio economico salirebbe fino a 1.200 milioni di euro/anno di sole materie prime, senza considerare tutti i vantaggi ambientali dovuti a minori importazioni di petrolio, al minor ricorso alle cave, ai minori trasporti di materie, ai minori costi di lavorazione e alle minori emissioni in atmosfera. In questo modo si eviterebbe la produzione di bitume di 3 raffinerie di medie dimensioni, salvaguardando inoltre l'aspetto paesaggistico del territorio. (SEGUE) 251133 FEB 20  

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