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giovedì 20 febbraio 2020

>>>ANSA/ Cc ucciso:mercoledi' processo,guerra su intercettazioni

GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2020 17.00.54


>>>ANSA/ Cc ucciso:mercoledi' processo,guerra su intercettazioni

ZCZC7689/SXB XCI00645_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/ Cc ucciso:mercoledi' processo,guerra su intercettazioni Difesa Elder,non sapeva fossero militari,frasi a nostro favore (ANSA) - ROMA, 20 FEB - "L'audio complessivo, che produrremo in udienza, fornisce una prova contraria. Produrremo gli audio a processo". Annunciano battaglia anche sul fronte intercettazioni i difensori di Lee Finnegan Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, i due americani che compariranno il 26 febbraio prossimo come imputati nel processo per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto la notte tra il 25 e il 26 luglio scorso a Roma. Davanti ai giudici della prima Corte d'Assise, gli avvocati depositeranno i risultati di una indagine difensiva svolta su una serie di dialoghi che gli inquirenti hanno intercettato pochi giorni dopo il delitto nel carcere di Regina Coeli e che riguardano i colloqui avuti da Elder con familiari e legali. Parte di queste intercettazioni sono finite nelle informative dei carabinieri e costituiscono uno degli elementi su cui si basa la richiesta di giudizio immediato sollecitato dalla Procura nei mesi scorsi. In particolare le parole relative alla consapevolezza da parte dei due ragazzi di trovarsi di fronte a carabinieri la notte dell'omicidio. "Nelle intercettazioni che abbiamo ascoltato e tradotto Elder precisa piu' volte - afferma l'avvocato Roberto Capra - di non aver neppure intuito che Cerciello e il collega fossero appartenenti alle forze dell'ordine. Per questo produrremo una serie di audio intercettati perche' crediamo che una loro corretta traduzione possa rappresentare una prova a discarico del nostro assistito". Per le difese le traduzioni di quei colloqui sarebbero state modificate in modo da cambiare il senso. In base a quanto si apprende la Procura ha nominato per la traduzione due consulenti, uno di nazionalita' italiana e uno svedese. In una intercettazione carpita il 2 agosto scorso a Regina Coeli, Elder, il giovane che era stato immortalato in foto e in un video bendato in una caserma poche ore dopo il fermo, parla con il padre e con un legale americano. Racconta quanto accaduto una settimana prima nel quartiere Prati. Elder dice: "When I called mom and told her... police station and they're saying I killed a cop". I consulenti della difesa lo traducono: "ho chiamato mia madre e le ho detto di trovarmi alla stazione di polizia
e mi stavano dicendo che avevo ucciso un poliziotto" mentre nella informativa compare come: "ho chiamato casa dicendo di aver fatto la decisione sbagliata colpendo un poliziotto". Durante il colloquio il legale chiede all'arrestato se gli sia stato mostrato un tesserino di riconoscimento. Sul punto il giovane afferma: "They didn't show anything, didn't say anything". Che viene tradotto dal consulente: "non hanno mostrato nulla, non hanno detto nulla". Poi il ragazzo aggiunge: "I didnt' confess until they told me that it was a cop and that he died. Non ho neanche confessato fino a quando non mi hanno detto che era un poliziotto e che era morto". E infine: "I didn't know that he was a cop. I thought he was a random criminal guy... mafia guy. Non sapevo fosse un poliziotto. Pensavo fosse un malvivente…un mafioso". (ANSA). Y13-ST 20-FEB-20 17:00 NNNN 

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