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mercoledì 3 febbraio 2021

Chiesa: abusi sotto il velo, quando le suore sono le vittime =

 

MERCOLEDÌ 03 FEBBRAIO 2021 12.27.42


Chiesa: abusi sotto il velo, quando le suore sono le vittime =

(AGI) - CdV, 3 feb. - Non sono solo i bambini le vittime di violenze nella Chiesa. Ci sono anche le suore tra coloro che subiscono abusi di autorita', spirituali e sessuali. I predatori sono preti, laici ma anche consorelle che detengono il potere. E le vittime faticano a denunciare perche' puo' succedere che chi parla venga messa alla porta o non sia creduta... Il mensile 'Jesus', nel numero di febbraio (nelle edicole, nelle parrocchie e nelle librerie religiose da giovedi' 4 febbraio), dedica un'inchiesta a questo fenomeno poco conosciuto. In una stradina nella zona nord di Roma c'e' una casa voluta da Papa Francesco che ospita donne che sono uscite dagli istituti religiosi. Insomma, ex suore. Hanno dai 30 ai 55 anni e sono arrivate in Italia per lo piu' dall'Africa e dall'Asia. I motivi per cui hanno lasciato l'abito religioso sono i piu' diversi. (AGI)Eli (Segue) 031227 FEB 21 NNNN

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Chiesa: abusi sotto il velo, quando le suore sono le vittime (2)=

(AGI) - CdV, 3 feb. - Alcune sono state invitate a farlo, altre hanno capito che non era la loro strada. Alcune sono state vittime di razzismo quando erano nei loro conventi, relegate a lavori umili, altre hanno subi'to veri e propri abusi. Tutte hanno bisogno di curare le loro ferite nella massima discrezione. Quando si parla di abuso, le religiose rischiano di essere vittime di serie B: sono infatti tra le categorie che con piu' fatica trovano sostegno e accoglienza. In famiglia, nella comunita' religiosa, nella Chiesa. "La religiosa abusata viene trasferita, accusandola di aver sedotto il prete, e il prete resta al suo posto, continuando indisturbato", spiega padre Giovanni Cucci, psicologo e terapeuta. "Se poi l'abuso viene da una donna, questa forma di colpevolizzazione si fa ancora piu' forte, come mi raccontava una religiosa che da novizia e' stata abusata dalla maestra, la quale nel frattempo e' diventata madre generale. A chi puo' rivolgersi per avere giustizia? Purtroppo molte vittime, soprattutto nel caso di abuso dei preti, hanno potuto ottenere giustizia solo davanti a un tribunale". "Il primo ad ammettere che il problema esiste ed e' grave e' stato Papa Francesco", afferma Karlijn Demasure, teologa, che dirige il Centro per la protezione dei minori e persone vulnerabili della Saint Paul University a Ottawa. L'anno prima la Uisg, l'Unione internazionale delle superiori generali, costituita da duemila leader delle congregazioni religiose femminili di tutto il mondo in rappresentanza di oltre 500 mila suore, aveva espresso dolore e indignazione per le violenze nella Chiesa e aveva pubblicato un appello in cui esortava le religiose vittime di abusi a uscire dal silenzio e a denunciare le violenze. Un atto che ha contribuito a smuovere le acque stagnanti. La prevenzione, secondo Demasure, richiede prima di tutto che le religiose abbiano una buona formazione, per non essere sedotte e confuse da una falsa teologia sul celibato che sta guadagnando terreno in alcuni ambienti: "I preti abusatori, infatti, spesso dicono che la scelta del celibato equivale a 'non essere sposati'". Il problema di fondo "e' che bisogna intervenire con i preti". Inoltre, perche' non pensare anche per le religiose a uno strumento di aiuto simile a quello istituito per i minori dalla Pontificia universita' Gregoriana, il Centre for Child Protection, dove partendo da ricerche sul campo vengono offerti corsi e seminari su come riconoscere l'abuso e fronteggiarlo? "Cio' aiuterebbe a sensibilizzare al problema sia chi governa sia chi e' in formazione. E' anche un modo di rendere giustizia alle vittime, prevenendo ulteriori abusi", conclude padre Cucci. (AGI)Eli 031227 FEB 21 NNNN

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