MARTEDÌ 03 MAGGIO 2022 16.32.22
UCRAINA: STUPRI DI GUERRA GIA' VISTI IN CECENIA, COSI' LI RACCONTAVA POLITKOVSKAJA /ADNKRONOS =
ADN1142 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: STUPRI DI GUERRA GIA' VISTI IN CECENIA, COSI' LI RACCONTAVA POLITKOVSKAJA /ADNKRONOS = (Rif: Ucraina: autore Elsa K., 'stessi metodi della Cecenia, così giustificano anche stupri') Milano 3 mag. (Adnkronos) - Sequestri, stupri e omicidi come arma di guerra, per annientare tanto le vittime, quanto le comunità di cui fanno parte. Le notizie dei crimini commessi dall'esercito russo in Ucraina stanno rendendo terribilmente attuali le violenze avvenute in Cecenia. La più nota fu quella subita di El'sa Kungaeva, 18enne rapita, stuprata e uccisa nel villaggio di Tangi-Chu, la notte tra il 26 marzo e il 27 marzo 2000, proprio quando Vladimir Putin venne eletto la prima volta presidente. Una coincidenza in una vicenda che diventò ben presto un caso politico, grazie anche al racconto che ne fece la giornalista di Novaja Gazeta Anna Politkovskaja, che seguì tutte le udienze del processo, fino a quando, nel luglio 2003, il colonnello russo pluridecorato Juri Budanov venne condannato a dieci anni di carcere per il sequestro e l'omicidio della ragazza. Una sentenza che sorprese, dopo anni in cui il colonnello, nonostante fin dal 27 marzo 2000 avesse ammesso di aver ucciso El'sa, veniva dipinto dall'opinione pubblica russa come un martire ingiustamente perseguito. "Il caso Budanov - scrive Politkovskaja nel suo libro 'La Russia di Putin' - era assurto a banco di prova della nostra società: i soldati e gli ufficiali che ogni giorno in Cecenia uccidono, saccheggiano, torturano e stuprano sono dei criminali comuni o dei criminali di guerra? O sono, piuttosto, paladini inflessibili autorizzati all'uso di qualunque mezzo in una guerra globale al terrorismo, dove il fine della salvezza del genere umano giustifica i mezzi a cui si ricorre?". Per legittimare il sequestro e l'omicidio di El'sa, Budanov raccontò che si trattava di una cecchina cecena, responsabile della morte di alcuni ufficiali del suo reggimento, anche se non furono mai trovate prove del fatto che la 18enne fosse legata a formazioni terroristiche, né che il colonnello avesse motivo di sospettarlo. (segue) (Alb/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 03-MAG-22 16:32 NNNN
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