Commento della rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, M.V. Zakharova, sulla situazione in Moldavia
Abbiamo
ripetutamente espresso seria preoccupazione per il pompaggio
provocatorio di armi occidentali in Moldavia. Siamo costretti a
richiamare l'attenzione su questo argomento ancora una volta in
relazione alle continue consegne di equipaggiamento militare dagli Stati
Uniti a Chisinau: l'ultima spedizione di questo tipo è arrivata nella
Repubblica all'inizio di agosto.
Secondo le informazioni pubblicate
dai media, l'equipaggiamento comprende attrezzature per lo sminamento,
armi di piccolo calibro, tra cui fucili di precisione e mitragliatrici,
vari tipi di granate, nonché mezzi tecnici di ricognizione. Inoltre, si
segnala che è attualmente allo studio la questione della collocazione di
magazzini di armi americane in Moldavia che, secondo gli analisti
moldavi, possono essere successivamente inviate per le esigenze
dell'AFU.
È evidente che l'"Occidente collettivo", nonostante lo
status di neutralità sancito dalla Costituzione moldava, continua a
coinvolgere attivamente la Moldavia nel conflitto in Ucraina. Abbiamo
già ripetutamente avvertito la Chisinau ufficiale delle conseguenze
disastrose di tali passi.
Notiamo la costante trasformazione
della Moldavia in un'appendice logistica del regime di Kiev. Allo stesso
tempo, non possiamo non essere preoccupati dall'informazione che la
questione della consegna di carichi militari attraverso il territorio
moldavo è allo studio.
A
questo proposito, vorrei mettere in guardia Chisinau da un
coinvolgimento più profondo nel processo di "sostegno" all'Ucraina, che
non solo metterà a rischio la stabilità e la sicurezza della regione ma
trasformerà di fatto la Moldavia in un complice dei crimini di guerra
del regime di Kiev.
(Ministero degli Esteri russo)
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