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sabato 30 novembre 2024

SALUTE: MENTALMENTE LUI INVECCHIA 10 ANNI PRIMA DI LEI SE C'E' ALTO RISCHIO CUORE =

 

MARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2024 14.40.39

SALUTE: MENTALMENTE LUI INVECCHIA 10 ANNI PRIMA DI LEI SE C'E' ALTO RISCHIO CUORE =

ADN0764 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: MENTALMENTE LUI INVECCHIA 10 ANNI PRIMA DI LEI SE C'E' ALTO RISCHIO CUORE = Studio osserva maggiore vulnerabilità nell'uomo tra i 55 e i 74 anni e nella donna tra i 65 e i 74, a parità di condizioni cardiovascolari Milano, 26 nov. (Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 00.30 DI DOMANI) - Invecchiare bene insieme quando si è in coppia è una sfida che potrebbe ulteriormente complicarsi se uno dei due comincia a perdere lucidità prima dell'altro. Da un nuovo studio arriva una brutta notizia per lui: se già ad alto rischio per il cuore, come se non bastasse potrebbe invecchiare mentalmente circa 10 anni prima di lei, a parità di condizioni cardiovascolari. Gli autori del lavoro, pubblicato online sul 'Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry', hanno preso in considerazione 34.425 partecipanti della Uk Biobank, tutti sottoposti a scansioni addominali e cerebrali. Età media 63 anni, per un range che variava da 45 a 82. Ed è emerso che gli uomini con fattori di rischio per malattie cardiovascolari, tra cui l'obesità, vanno incontro a un declino della salute cerebrale dalla metà dei 50 anni alla metà dei 70, rispetto alle donne con fattori di rischio simili, che sono invece più suscettibili al declino mentale dalla metà dei 60 alla metà dei 70 anni. I risultati dimostrano che le regioni più vulnerabili del cervello sono quelle coinvolte nell'elaborazione delle informazioni uditive, in alcuni aspetti della percezione visiva, nell'elaborazione delle emozioni e nella memoria, con effetti dannosi altrettanto evidenti in chi non è portatore del gene ad alto rischio APOE ε4 così come in quelli che lo erano. E' chiaro che i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, come il diabete di tipo 2, l'obesità, l'ipertensione e il fumo, sono associati a un rischio maggiore di sviluppare demenza. Ma, osservano i ricercatori, non è chiaro quando potrebbe essere il momento migliore per intervenire con un trattamento appropriato per prevenire la neurodegenerazione associata, e se questa tempistica possa variare tra i sessi. Per approfondire ulteriormente, si è pensato a uno studio a lungo termine. Il rischio di malattie cardiovascolari è stato valutato utilizzando un punteggio di rischio che si basa su: età; grassi nel sangue; pressione sanguigna sistolica (il primo numero più alto in una lettura); farmaci per la pressione sanguigna; fumo; diabete. Parallelamente sono stati registrati i cambiamenti nella struttura e nel volume del cervello utilizzando una tecnica di neuroimaging per identificare l'influenza del rischio cardiovascolare, del grasso addominale e del grasso che circonda gli organi del corpo (tessuto adiposo viscerale) sulla neurodegenerazione cerebrale. (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 26-NOV-24 14:40 NNNN

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