Cassazione 2025-La sentenza n. 317 della Corte di Cassazione riguarda la questione del rendimento su un capitale accantonato, e in particolare dell'applicazione della ritenuta fiscale del 12,50%. La Corte ha precisato che il rendimento su cui applicare tale ritenuta non deve essere considerato come il rendimento complessivo, ma deve riferirsi esclusivamente al rendimento netto derivante dalla gestione del capitale accantonato, gestito sul mercato dal fondo.

 

Cassazione 2025-La sentenza n. 317 della Corte di Cassazione riguarda la questione del rendimento su un capitale accantonato, e in particolare dell'applicazione della ritenuta fiscale del 12,50%. La Corte ha precisato che il rendimento su cui applicare tale ritenuta non deve essere considerato come il rendimento complessivo, ma deve riferirsi esclusivamente al rendimento netto derivante dalla gestione del capitale accantonato, gestito sul mercato dal fondo.

Principali punti della sentenza:

1. Rendimento netto imputabile alla gestione del fondo: La ritenuta fiscale del 12,50% deve essere applicata sul rendimento effettivamente derivante dalla gestione del capitale accantonato sul mercato. Questo significa che non si considera il rendimento lordo, ma quello netto, ossia il risultato della gestione attiva del fondo.

2. Quantificazione del rendimento: La Corte sottolinea che la quantificazione del rendimento su cui applicare la ritenuta deve essere composta dal giudice di merito. In altre parole, spetta al giudice valutare e determinare esattamente quale sia il rendimento netto da considerare ai fini dell'applicazione della ritenuta fiscale, attraverso l'analisi del caso specifico e dei documenti finanziari.

In sintesi, la Corte di Cassazione ha chiarito che l'applicazione della ritenuta del 12,50% deve avvenire sul rendimento netto, derivante dalla gestione del capitale accantonato, e che la determinazione di tale rendimento spetta al giudice competente, che dovrà esaminare in dettaglio la gestione del fondo.