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sabato 6 agosto 2011

ANSA/ GB: NIENTE SCERIFFO USA PER SCOTLAND YARD

ANSA/ GB: NIENTE SCERIFFO USA PER SCOTLAND YARD
LO VOLEVA CAMERON PER RILANCIARLA DOPO LO SCANDALO MURDOCH
(ANSA) - LONDRA, 6 AGO - L'idea era parsa suggestiva a molti,
e in primis al premier David Cameron, ma Scotland Yard dovra'
aspettare ancora prima di vedere un non britannico alla sua
guida: anche se il nome in questione per il posto di nuovo capo
della Metropolitan Police era quello del 'supercop' americano
Bill Bratton, considerato un guru negli States, tanto che le sue
teorie sono studiate anche a Harvard.
Dopo aver ripulito New York dai criminali ai tempi di Rudy
Giuliani con la strategia della 'tolleranza zero', alla guida di
una forza di 38 mila uomini, e dopo aver svolto un lavoro
analogo a Los Angeles, Bratton era il candidato ideale di
Cameron per riorganizzare Scotland Yard, ferita dallo scandalo
delle intercettazioni illegali del gruppo Murdoch, in seguito al
quale si erano dimessi il capo della polizia Sir Paul Stephenson
e il suo vice John Yates.
L'idea, scrive oggi il sito internet del Daily Telegraph, ha
incontrato tuttavia l'opposizione di Theresa May, il segretario
di Stato per gli Affari Interni, che ha bloccato la possibilita'
dell'assunzione di Bratton.
''Ci sono troppo pochi candidati per i vertici e sono troppo
simili'', aveva detto Cameron nel suo discorso ai Comuni dopo lo
scoppio dello scandalo. ''Ma se qualcuno si e' dimostrato un
successo all'estero - aveva proseguito, senza citare
direttamente il nome di Bratton - perche' non invitarlo a fare
lo stesso da noi?''.
Il superpoliziotto sarebbe stato anche sondato in maniera
informale da Downing Street. Appena ieri Bratton aveva
dichiarato che se gli fosse stata offerta l'opportunita' di
correre per questa posizione sarebbe stato ''un onore''. Secondo
Bratton, la posizione di capo di Scotland Yard e' ''uno dei piu'
significativi, complessi e importanti ruoli di dirigente di
polizia nel mondo''.
Poi e' arrivato lo stop. Theresa May, scrive il quotidiano,
era ''a disagio'' con l'idea di interrompere una secolare
tradizione che vede solo cittadini britannici nella polizia.
Qualsiasi mossa e' stata quindi bloccata e nel bando per il
posto di capo della Metropolitan Police si specifica che ''i
candidati devono essere cittadini britannici''.
Peraltro per Bratton non sarebbe stata la prima volta a
Londra. Lo sceriffo statunitense aveva gia' fatto da consulente
al sindaco della capitale, Boris Johnson e di lui si era parlato
come possibile capo di Scotland Yard anche nel 2008 dopo le
dimissioni di Ian Blair.(ANSA).

COR-KYZ
06-AGO-11 16:38 NNNN

INTERNET: ATTACCO HACKER A SITO SINDACATO AUTONOMO POLIZIA PENITENZIARIA

INTERNET: ATTACCO HACKER A SITO SINDACATO AUTONOMO POLIZIA PENITENZIARIA =

Roma, 6 ago. (Adnkronos) - Gli hacker violano il sito del
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, www.sappe.it. ''Un attacco
informatico di hacker, di probabile natura antagonista, ha oscurato il
sito internet del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria'', denuncia
la stessa organizzazione in una nota.

"Il documento messo on line sulla nostra home page -rileva
Donato Capece, segretario generale Sappe - attribuisce questo attacco
ad una forma di solidarieta' ai detenuti delle carceri italiane.
Rispetto al pacco bomba che ci venne recapitato nel dicembre 2004, e'
certamente un'altra cosa. Ma e' comunque un attacco che inquieta ma
che non ci intimidisce. Certo e' significativo che questo accade al
sito internet di un Sindacato, il Sappe, da seempre in prima linea
sulle problematiche penitenziarie e di chi nelle carceri lavora in
prima linea''.

''Continueremo -prosegue- a denunciare le criticita' del carcere
e le conseguenti gravose condizioni delle donne e degli uomini del
Corpo di Polizia Penitenziaria ed a tutelarne l'immagine e
l'onorabilita'". (segue)

(Sin/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 16:46

ANSA-FOCUS/ ESTATE: COSI' 'STANZA BOTTONI' MONITORA TRAFFICO

ANSA-FOCUS/ ESTATE: COSI' 'STANZA BOTTONI' MONITORA TRAFFICO
VIABILITA' ITALIA, 'CERVELLONE' CON OBIETTIVO VACANZE SICURE
(di Alice Fumis)
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - Ore 11, A1, altezza Firenze Certosa.
Una telecamera fissa cattura le immagini di un incidente
all'ingresso di una galleria. La ''diretta'' rimbalza fino alla
''stanza dei bottoni'', a Roma, sulla Tuscolana, dove e' riunito
il Centro di coordinamento nazionale di viabilita': un'equipe
composta da 12 partner che ha il compito di monitorare minuto
per minuto il traffico di questo primo sabato d'agosto e di
coordinare, in caso di necessita', gli interventi di emergenza.
Sono arrivati stamattina alle 7, anche se la postazione non
rimane mai sguarnita: Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco,
Protezione civile, Ferrovie dello Stato, societa'
concessionarie, enti locali. Seduti attorno a un tavolo, ognuno
davanti alla sua postazione, con pc e telefono a portata di
mano, osservano quanto sta accadendo a Firenze. Sulla parete
diversi monitor continuano a trasmettere la situazione del
traffico sulle altre autostrade. In sottofondo lo speaker di
Isoradio.
Il presidente del Coordinamento e direttore della Polizia
stradale, Roberto Sgalla, e' con loro. Anche lui segue la
dinamica dei soccorsi sull'A1. Sul posto si vedono due volanti
della Polizia: ''Ogni 30-40 chilometri di autostrada - spiega
Sgalla - c'e' una pattuglia. Quindi per intervenire in
un'emergenza si impiegano al massimo 8 minuti''. Le pattuglie
sono coordinate dai 14 Centri operativi autostradali, a loro
volta in contatto con il 'Cervellone', il coordinamento di Roma.
Dopo l'incidente il traffico sull'A1 rallenta, si corre solo
su una corsia. Sull'altra, quella di sorpasso, ci sono ancora le
vetture coinvolte e i mezzi di soccorso. Cosi' fino alle 11.30
circa, poi la strada e' di nuovo sgombera e il traffico riparte.
Ma il Coordinamento continua a monitorare: in caso di ulteriori
intoppi si dovranno attivare itinerari alternativi. ''I primi di
luglio - racconta Sgalla - abbiamo approvato un piano
viabilita', che spiega nel dettaglio cosa fare in caso di
necessita', come ad esempio manovre di alleggerimento del
traffico''. Non si deve, infatti, perdere tempo. In caso di
ingorghi, dalla Stanza dei bottoni serve subito l'ok per
attivare percorsi alternativi. ''Stamattina ad esempio - spiega
un poliziotto del Coordinamento, Santo Puccia - e' stata chiusa
la corsia in direzione Nord nel tratto Lagonegro Nord - Lauria
Nord, circa 14 km, sulla Salerno-Reggio Calabria, per permettere
a chi si dirigeva a Sud di utilizzare due corsie. In quel tratto
l'A3 prevede solo una corsia per senso di marcia. Chi andava
verso Nord e' stato dirottato su un percorso alternativo''.
Il Coordinamento e' attivo da ieri pomeriggio alle 16 e
rimarra' in servizio fino a stasera, ''finche' il traffico non
si tranquillizzera'''. E' un Cervellone che si riunisce sempre
nei periodi di vacanza, quando sulle strade e' previsto un
consistente aumento del traffico. Non solo nei fine settimana
dell'esodo estivo, dunque, ma anche a Pasqua e Natale. ''E in
caso di emergenza - sottolinea Puccia - basta un giro di
telefonate e tutti gli operatori sono convocati''. Il traffico
viene cosi' tenuto sotto controllo attraverso i monitor (serviti
da 1.900 telecamere fisse sulle autostrade), il geoweb (il
software che localizza le pattuglie della polizia e acquisisce
da loro informazioni in tempo reale) e gli altri siti
istituzionali, Isoradio e, oggi, anche attraverso le immagini di
''un elicottero che sta monitorando la situazione sulla
Roma-Napoli''. (ANSA).

KYJ
06-AGO-11 17:11 NNNN

CRISI: CGIL, STATUTO LAVORI IDEOLOGICO E INACCETTABILE

CRISI: CGIL, STATUTO LAVORI IDEOLOGICO E INACCETTABILE
TREVES, DEROGABILITA' E RIDUZIONE DIRITTI CUORE IPOTESI SACCONI
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - ''Il principio fondante lo 'Statuto
dei lavori' e' assolutamente inaccettabile quando stabilisce che
i diritti debbano discendere dalla tipologia di impiego. E' un
assunto per noi assolutamente non accogibile''. Lo afferma il
responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cgil
Nazionale, Claudio Treves, commentando l'ipotesi che la riforma
del mercato del lavoro annunciata dal governo, nasconda la
modifica dello Statuto dei lavoratori.
La riforma della legge 300, ''cosi' come intesa dal ministro
Sacconi'', per il sindacalista di corso d'Italia, ''assume come
centralita' il dogma che il lavoro flessibile incoraggi
l'impresa ad assumere. Quindi, si sostiene, piu' il lavoro si
rende tale e piu' le imprese saranno invogliate ad assumere fino
ad immaginare una struttura del diritto del lavoro fatta di un
nucleo limitatissimo di diritti inderogabili mentre tutto il
resto verra' rimesso alla derogabilita' cosi'' definita a tutti
i livelli contrattuali e senza alcuna gerarchia''. Il che,
precisa il dirigente sindacale, ''e' l'esatto opposto di quanto
stabilisce l'accordo del 28 giugno che invece ristabilisce la
gerarchia delle fonti e in questa assume la centralita' del
contratto nazionale come strumento regolatore''.
Inoltre, aggiunge ancora Treves, ''la cosa devastante in quel
progetto, oltre il nulla di cui sono composte le due paginette
scarse, e' la previsione del tutto ideologica che e' la
riduzione del 50% della legislazione del lavoro e la
derogabilita, tolti i diritti definiti dalle convenzioni
internazionali, a qualunque livello. Un fatto che potrebbe
scatenare una corsa verso il basso perche' ad ogni derogabilita'
di una azienda corrispondera' una pressione proveniente da
un'altra azienda per avere piu derogabilita rispetto alla
prima''. Insomma, conclude Treves, ''si produrra' un modello
dove vince chi deroga di piu determinando un inaccettabile
assetto sociale che fa a pugni con qualunque ipotesi di
autonomia del diritto rispetto alle leggi della concorrenza''.
(ANSA).

BRB-COM
06-AGO-11 18:19 NNNN

sanita': aifa vieta 24 lotti emoderivati per precauzione

SANITA': KEDRION, SU EMODERIVATI BASTA FALSI ALLARMISMI E STRUMENTALIZZAZIONI =
AZIENDA PRODUTTRICE, ABBIAMO INFORMATO NOI L'AIFA DI SOSPETTO
CONTAMINAZIONE

Roma, 6 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "E' stata la stessa
Kedrion, in osservanza a quanto previsto dalle normative vigenti
(Annex 14 delle Good Manufacturing Practice), a informare l'Agenzia
italiana del farmaco delle segnalazioni di due sospetti casi di
encefalopatia spongiforme acuta pervenute dalla struttura
trasfusionale di Agrigento e dal fornitore tedesco Drk West
(appartenente alla Croce Rossa tedesca)". Lo spiega l'azienda
produttrice dei 24 lotti di emoderivati bloccati dall'Aifa, a scopo
cautelativo, il 27 luglio, per sospetta contaminazione da malattia di
Creutzfeldt-Jakob, la cui variante bovina ('mucca pazza') - che ora
sembra essere esclusa - e' a rischio trasmissibilita'.

Alla base del blocco "c'e' quindi, come ha correttamente
spiegato il direttore generale dell'Aifa Guido Rasi, 'il principio di
precauzione e la normale procedura di sicurezza'", spiega in una nota
la Kedrion specificando che "per come si sono svolti i fatti, questo
episodio conferma il buon operato di Kedrion, la qualita' delle sue
produzioni e l'eccellenza di un sistema, quello italiano del sangue,
che si attesta ai primi posti nel mondo per livelli qualitativi".

"Come risaputo, il sistema italiano del sangue e' disciplinato
dalla Legge 219 del 2005, successivamente integrata dalla Legge
comunitaria del 2009, relativamente alla quale sono in fase di
promulgazione i decreti attuativi. Kedrion segue con molto interesse
l'evoluzione dell'iter di emissione di tali decreti e auspica
l'introduzione in Italia di principi di concorrenza equa tra operatori
italiani e stranieri e si augura che la concorrenza si svolgera'
all'interno degli elevati standard di qualita', sicurezza e
disponibilita' di farmaci del nostro Paese", conclude la nota.

(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 18:09

ANSA/ EMODERIVATI, STOP A 24 LOTTI; AIFA, RITIRO CAUTELATIVO
SOSPETTE INFEZIONI IN DUE DONATORI;AZIENDA KEDRION,SEGUITE NORME
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)
ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'
azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiu'
emofilici. La comunicazione, secondo l'Osservatorio per le
malattie rare, ha riguardato prodotti che erano gia' stati
distribuiti e destinati a 5 regioni: Sicilia, Campania, Lazio,
Puglia e Calabria.
La decisione e' stata presa in via precauzionale, in quanto
due donatori di sangue (uno italiano e l'altro tedesco) hanno
sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma
non la variante umana legata al cosiddetto morbo della mucca
pazza (encefalopatia spongiforme bovina).
In particolare un donatore sospetto segnalato dall'
assessorato alla salute della Sicilia e' ancora in vita; il
donatore tedesco e' deceduto ma non e' ancora nota la diagnosi
definitiva.
''Il ritiro di alcuni lotti di emoderivati del 27 luglio e'
un provvedimento preso in via cautelativa che rientra nelle
misure adottate a tutela dei cittadini'', ha precisato il
direttore dell'Aifa, Guido Rasi, spiegando che si tratta di una
procedura che viene adottata per tutte quelle malattie (come in
questo caso le malattie di Creutzfeldt Jakob) per le quali non
esiste un test diagnostico sul sangue che permette di
identificare forme di infezioni potenzialmente trasmissibili con
trasfusioni o emoderivati. In questi casi i donatori vengono
seguiti nel corso della vita attraverso una rete europea; i
centri trasfusionali segnalano eventuali malattie che dovessero
insorgere e i lotti vengono ritirati cautelativamente, prima che
possano insorgere problemi.
Nel caso specifico, spiega Rasi, i due donatori sospetti, sono
stati segnalati e i lotti ritirati, ancor prima di una conferma
diagnostica. ''Si tratta dunque di una procedura cautelativa che
rientra nella normalita' della gestione di questi eventi''. Dei
due donatori sospetti, quello italiano, ora si sa dall'Istituto
superiore di sanita', che non si tratta di variante umana della
Creutzfedlt Jakob, legato al morbo della mucca pazza. ''Ma nel
dubbio, per evitare qualsiasi rischio ipotetico, e' stato deciso
comunque di ritirare i prodotti''.
Secondo il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia
di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della mucca pazza
dell'Istituto superiore di sanita', la decisione dell' Aifa,
''e' molto cautelativa e non deve sorprendere. Queste misure
vengono prese proprio per garantire al massimo i cittadini. In
questo caso siamo ancora piu' cautelativi rispetto agli paesi
europei''.
Secondo Alessandro Zanetti, direttore dell'Istituto di
Virologia dell'Universita' di Milano, ''i sistemi di controllo
che ci sono oggi sul sangue, se pur non arrivano a garantire un
'rischio zero', sono comunque tali da renderlo solo puramente
teorico''.
La Kedrion ha precisato che ad informare l'Aifa e' stata la
stessa azienda. Inoltre, ''per come si sono svolti i fatti,
questo episodio conferma il buon operato di Kedrion, la qualita'
delle sue produzioni e l'eccellenza di un sistema, quello
italiano del sangue, che si attesta ai primi posti nel mondo per
livelli qualitativi''. (ANSA).

MRB-GU
06-AGO-11 18:08 NNNN
SANITA': EMODERIVATI; KEDRION, NO ALLARMISMI, SEGUITE NORME
(V. 'SANITA': AIFA VIETA 24 LOTTI EMODERIVATI...' DELLE 11,16)
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - ''E' stata la stessa Kedrion, in
osservanza a quanto previsto dalle normative vigenti, a
informare l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) delle
segnalazioni di due sospetti casi di Encefalopatia Spongiforme
Acuta pervenute dalla Struttura Trasfusionale di Agrigento e dal
fornitore tedesco Drk West, facente parte della Croce Rossa
tedesca''.
A precisarlo, in una nota, e' l'azienda Kedrion nel
sottolineare che alla base del blocco dei 24 lotti di
emoderivati ''c'e' quindi, come ha correttamente spiegato il
direttore generale dell'Aifa Guido Rasi, il principio di
precauzione e la normale procedura di sicurezza''.
''Questo episodio conferma - continua la nota - il buon
operato di Kedrion, la qualita' delle sue produzioni e l'
eccellenza di un sistema, quello italiano del sangue, che si
attesta ai primi posti nel mondo per livelli qualitativi''.
Kedrion auspica infine ''l'introduzione in Italia di principi di
concorrenza equa tra operatori italiani e stranieri'' e si
augura che la concorrenza si svolgera' all'interno degli elevati
standard di qualita', sicurezza e disponibilita' di farmaci del
nostro Paese. (ANSA).

MON-COM
06-AGO-11 17:59 NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI ** =

Roma, 6 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non c'e' nessun
rischio di contaminazione da morbo della mucca pazza sui 24 lotti di
emoderivati, prodotti dalla Kedrion e distribuiti soprattutto in
ospedali del Sud, bloccati dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa),
il 27 luglio a scopo precauzionale. Lo conferma all'Adnkronos Salute
Guido Rasi, attuale direttore dell'Aifa.

(Sal/Zn/Adnkronos)
06-AGO-11 13:43

NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (2) =
RITIRO 24 LOTTI PRECAUZIONALE PER MONITORARE SINTOMI DONATORI
SOSPETTI

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Rasi ha definito infondato
l'allarme diffuso dagli organi di stampa, sottolineando che le analisi
gia' effettuate hanno escluso forme di malattie trasmissibili nei
donatori, uno dei quali affetto solo da Alzheimer. (segue)

(Ram/Zn/Adnkronos)
06-AGO-11 13:44

NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (3) =
RITIRO 24 LOTTI PRECAUZIONALE PER MONITORARE SINTOMI DONATORI
SOSPETTI

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Escluso ogni rischio di
contaminazione da morbo della mucca pazza sugli emoderivati
distribuiti in Italia. C'e' solo il principio di precauzione e la
normale procedura di sicurezza alla base del blocco dei 24 lotti,
prodotti dalla Kedrion bloccati dall'Agenzia italiana del farmaco
(Aifa), la scorsa settimana e che, probabilmente, saranno riammessi a
breve. Come spiega all'Adnkronos Salute Guido Rasi, attuale direttore
generale dell'Aifa che dal prossimo autunno sara' chiamato a dirigere
l'Agenzia europea dei farmaci, l'Ema.

Infondato quindi l'allarme diffuso oggi su un quotidiano,
secondo Rasi, visto che le analisi gia' effettuate escluderebbero
forme di malattie trasmissibili nei donatori di sangue da cui sono
stati prodotti i lotti sospetti, uno dei quali affetto solo da
Alzheimer. "Abbiamo ritirato i lotti per seguire, come facciamo in
molti casi, l'evoluzione dei sintomi di due donatori, un italiano e un
tedesco per i quali si sospettava, la malattia di Creutzfeldt-Jacob
(il cosiddetto morbo della 'mucca pazza'). Ma abbiamo quasi
definitivamente accertato (stiamo aspettando le ultime comunicazioni
dalla Germania) che il donatore tedesco era affetto da Alzheimer,
mentre l'italiano da una forma non trasmissibile Creutzfeldt-Jacob".
(segue)

(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 14:23

NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (4) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per l'italiano, sul quale
l'Istituto superiore di Sanita' (Iss) ha fatto gia' i test,
"aspettiamo la comunicazione ufficiale dell'Iss". Si tratta comunque
di una forma che nulla a che fare con la nuova variante della mucca
pazza, legata al consumo di carne, conclude Rasi sottolineando che il
ritiro dei lotti "e' stato routinario. Se non abbiamo notizie certe
sulla salute dei donatori (iscritti nei registri e monitorati a vita,
mentre i prodotti sono tutti tracciati) intanto ritiriamo, per
garantire sicurezza. Su questo non facciamo comunicati, perche' non
c'e' motivo di farli. E nel momento in cui si accerta la sicurezza dei
prodotti, questi vengono riammessi. E' una procedura normale, che
durante l'anno viene attivata piu' volte. L'Iss, il centro nazionale
sangue, l'Aifa, in accordo con la rete europei, fanno un monitoraggio
costante, utilizzando anche i ritiri cautelativi. E questo garantisce
i pazienti", chiosa Rasi.

(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 14:48

NNNN
 

SANITA': AIFA RITIRA 24 LOTTI EMODERIVATI, "SOLO PRECAUZIONE" =
(AGI) - Roma, 6 ago. - L'Agenzia del Farmaco ha disposto il
sequestro di 24 lotti di emoderivati, prodotti dall'azienda
Kedrion, a scopo precauzionale dopo che due donatori, uno
italiano e l'altro tedesco, hanno sviluppato una sospetta
sindrome di Creutzfeldt Jakob, che nella variante bovina e'
piu' nota col nome di "Mucca Pazza". Tuttavia, chiarisce Guido
Rasi, direttore dell'Aifa, "non c'e' alcun rischio per la
salute dei pazienti. Si tratta - spiega - solo un sequestro
cautelativo e di assoluta routine. Le patologie non
individuabili con un test vengono gestite seguendo il donatore
di sangue per tutta la vita. Qualsiasi sintomo attribuibile a
sindromi come la Creutzfeldt Jakob fa scattare le misure
cautelative, ma in questo caso sembra che i due pazienti
avessero patologie dai sintomi simili ma assolutamente non
trasmissibili: per il paziente tedesco si parla addirittura di
Alzheimer". In questi casi, ricorda Rasi, "l'Unione Europea
consentirebbe l'utilizzo di questi lotti, mentre l'Italia, per
estrema precauzione, li ritira comunque. In ogni caso nessun
allarme, si tratta di un intervento di routine come ne
effettuiamo tanti durante l'anno". (AGI)
Pgi
061237 AGO 11

 
SANITA': AIFA VIETA 24 LOTTI EMODERIVATI PER PRECAUZIONE
DUE DONATORI HANNO SVILUPPATO FORME DIFFERENTI DA MUCCA PAZZA
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)
ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'
azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiu'
emofilici.
La segnalazione, riportata dal quotidiano la Repubblica, e'
avvenuta il 27 luglio. La decisione e' stata presa in via
precauzionale, in quanto due donatori di sangue (uno italiano e
l'altro tedesco), utilizzato per produrre emoderivati, hanno
sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma
non sembra la variante umana legata al cosiddetto morbo della
mucca pazza.
In particolare un donatore sospetto segnalato dall'assessorato
alla salute della Sicilia e' ancora in vita; il donatore tedesco
e' deceduto.
Il divieto d'uso dei prodotti, ha spiegato Marisa Delbo',
responsabile dell'ufficio qualita' dei medicinali dell'Aifa , e'
stato preso a scopo cautelativo per i malati.
Secondo il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia
di malattia di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della
mucca pazza dell'Istituto superiore di sanita', la decisione
dell'Aifa, ha spiegato all'ANSA, ''e' molto cautelativa e non
deve sorprendere. Queste misure vengono prese per garantire al
massimo i cittadini. In questo siamo ancora piu' cautelativi del
resto dei paesi europei''. (ANSA).

MRB
06-AGO-11 11:16 NNNN

venerdì 5 agosto 2011

ABORTO: CGIL, TROPPI OBIETTORI TRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO, 194 A RISCHIO

ABORTO: CGIL, TROPPI OBIETTORI TRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO, 194 A RISCHIO =

Roma, 5 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ci sono troppi
obiettori tra medici e personale sanitario". I dati sull'obiezione di
coscienza tra i medici e il personale sanitario nei servizi che
effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza - resi noti oggi
con la pubblicazione della Relazione 2011 sull'applicazione della
legge 194 al Parlamento - sono "preoccupanti", secondo Cecilia
Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil, e Massimo Cozza, segretario
nazionale Fp Cgil Medici. Per loro la legge 194 "e' a rischio".

"Dopo il boom dei numeri delle obiezioni negli anni scorsi -
spiegano i sindacalisti - quest'anno l'aumento esponenziale sembra
essersi fermato ma le percentuali rimangono troppo elevate. C'e'
bisogno di arrivare almeno alla maggioranza dei medici e del personale
sanitario non obiettore in tutte le Regioni. Sette ginecologi
obiettori su 10, uno su due tra gli anestesisti e quasi la meta' del
personale sanitario (44,4%) sono numeri nazionali ancora allarmanti,
soprattutto in regioni come la Campania, la Sicilia, il Lazio e il
Veneto", dove le percentuali sono assai elevate.

Si tratta, aggiungono Taranto e Cozza, "di non penalizzare le
donne, i medici e il personale sanitario che, non dichiarandosi
obiettore, vedono ricadere solo su di loro il lavoro per le
interruzioni di gravidanza. Per quanto ci riguarda avanziamo tre
proposte. La direzione dei presidi nei quali si effettua
l'interruzione di gravidanza sia affidata a chi non e' obiettore. Il
requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve essere
assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori. Le
Regioni attuino l'istituto della mobilita', previsto dalla stessa
legge 194, per coprire le carenze del personale medico e sanitario non
obiettore".

(Com-Ram/Zn/Adnkronos)
05-AGO-11 18:27

NNNN

salute:papilloma virus, possibile vaccino anche per uomini

SALUTE:PAPILLOMA VIRUS, POSSIBILE VACCINO ANCHE PER UOMINI

(ANSA)- ROMA, 5 AGO- Il Gardasil (vaccino quadrivalente
anti-papilloma virus umano) ha ottenuto l'estensione d'uso negli
uomini fino a 26 anni di eta' da parte della Commissione
Europea. Lo rende noto un comunicato dell'azienda Sanofi Pasteur
Msd.
Ogni anno in Italia secondo le stime dell' Istituto Superiore
di Sanita'si verificano 250mila casi di papilloma virus umano,
che e' causa di patologie che condizionano la salute
psico-fisica di chi ne e' colpito e comportano costi terapeutici
elevati, come i condilomi genitali. Ora a anche negli uomini e'
possibile prevenire il loro sviluppo con il vaccino.
''La Siti (Societ… italiana di Igiene) ha iniziato a valutare
l'opportunita' della vaccinazione anti-HPV nella popolazione
maschile, oltre in quella femminile, nell' ottica di ridurre sia
l'incidenza delle patologie HPV-correlate nel sesso maschile,
sia la circolazione del virus" ha dichiarato il professor
Signorelli, professore ordinario di Igiene dell'Universit… di
Parma.
Le autorit… Sanitarie, compresa l'OMS - aggiunge la nota
dell'azienda - confermano il buon profilo di sicurezza del
Gardasil, che e'stato distribuito in oltre 74 milioni di dosi
dal 2006 ad oggi. Il profilo di sicurezza nei ragazzi e nei
giovani maschi e' risultato simile a quello osservato nelle
donne.
(ANSA).

Y09-MRB
05-AGO-11 12:59 NNNN

salute: dal fico allo iodio e alla cola, le pozioni 'bufala' sotto il sole = la dermatologa, attenzione a tutti gli ingredienti dal mondo botanico

 SALUTE: INFUSO DI FOGLIE DI FICO PER ABBRONZARSI, GRAVE USTIONE A MILANO =
IL CASO SEGNALATO DAL CAV DI NIGUARDA, LA REGIONE METTE IN
GUARDIA SU RISCHI

Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La voglia di
tintarella puo' costare cara a chi insegue 'effetti speciali' con
lozioni solari fai-da-te, prodotti fatti in casa e applicati nella
convinzione che naturale faccia sempre rima con buono. Il Centro
antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano ha segnalato un grave
episodio di fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e ustioni,
per un uso improprio a scopo abbronzante di un infuso contenente
foglie di 'Ficus carica' (il comune fico dei nostri giardini). Lo
comunica la direzione generale Sanita' della Regione Lombardia,
mettendo in guardia dall'utilizzo di prodotti casalinghi che possono
causare gravi danni alla salute.

"L'utilizzo di questo infuso per potenziare l'abbronzatura - si
legge nelle nota - e' una tecnica che trova origine in credenze
popolari, tramandate per via orale e scritta, che spesso vengono
praticate nella falsa convinzione che 'il naturale e' bello e non fa
male'. Va segnalato che le foglie di Ficus carica, per contatto o
sfregamento con la pelle, normalmente sono causa di irritazioni
cutanee, ma in soggetti predisposti possono dare origine a grave
fotosensibilizzazione e causare ustioni cutanee estremamente gravi",
avverte la Regione.

"Si invita quindi a evitare l'uso di questo vegetale per
favorire l'abbronzatura: le sostanze contenute nelle foglie e nel
lattice" della pianta, ossia "furocumarine, bergaptene e psoralene, se
poste a contatto con la pelle accaldata per l'esposizione ai raggi
solari, possono arrecare gravi danni alla pelle e di conseguenza
all'intero organismo".

(Red-Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 11:15

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SALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE =
LA DERMATOLOGA, ATTENZIONE A TUTTI GLI INGREDIENTI DAL MONDO
BOTANICO

Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Lozioni casalinghe
a base di birra, succo di limone e persino tintura di iodio o bevande
alla cola. Presunti ingredienti 'abbronzanti' usati da soli o
combinati, in mix inutili e molti spesso rischiosi per la salute della
pelle. La fantasia dei fanatici della tintarella fai-da-te non ha
limiti. E il caso di grave ustione causata da un infuso 'home made' di
foglie di fico, segnalato dal Centro antiveleni dell'ospedale Niguarda
di Milano e riportato oggi dalla direzione generale Sanita' della
Regione Lombardia, non stupisce la dermatologa Riccarda Serri,
presidente di Skineco, associazione internazionale di ecodermatologia.

"Esiste un precedente - ricorda l'esperta all'Adnkronos Salute -
Anni fa per abbronzarsi alcune ragazze in Versilia avevano utilizzato
anche loro un decotto a base di foglie di fico, e una era addirittura
stata prelevata in elicottero e trasportata al centro grandi ustionati
di Genova". La specialista mette in guardia contro le 'bufale' sotto
il sole e avverte: "In generale vanno evitate tutte le sostanze che
provengono dal mondo botanico. Un universo che teoricamente non e'
nato per noi, se si pensa che il nostro organismo e' composto da
proteine animali".

In ogni caso, per evitare pericolose fotosensibilizzazioni il
buon senso consiglia di "limitarsi all'impiego di prodotti
specificamente studiati, testati e validati per essere usati sulla
pelle durante l'esposizione solare". Solo gli addetti ai lavori,
infatti, sanno scegliere e abbinare le sostanze giuste - naturali e
non - per un'abbronzatura sicura. (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:03

NNNNSALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE (2) =
L'ESPERTA, LEGGENDE METROPOLITANE 'FIGLIE' DEGLI ANNI '70

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per chi ama l'effetto dorato
regalato dal sole, la tentazione di credere a falsi miti e luoghi
comuni e' forte. E soprattutto da giovane, nemmeno chi di pelle se ne
intende e' immune dal desiderio di vincere la 'prova-colore'.

"Negli anni '70 ne abbiamo fatte di tutti i colori", confessa la
dermatologa. "Addirittura la tintura di iodio e la cola, forse per la
loro tipica nuance scura, venivano considerate potenziali 'alleate'
benche' in realta' sulle cellule-fabbrica di melanina non abbiano
alcun potere. Si usavano anche il succo di limone e la birra, messa
soprattutto sui capelli per produrre striature chiare tipo meches.
Giocavamo con gli ingredienti, facevamo a gara per inventare la
pozione piu' abbronzante e abbiamo rischiato molto", riflette Serri.
"Tutti, pero' - precisa l'esperta - sapevamo che il fico era molto
pericoloso e per fortuna non l'abbiamo mai sperimentato".

Insomma, "in tutti questi casi si tratta delle classiche
leggende metropolitane che si sono perpetuate negli anni, di prodotti
fai-da-te inutili e potenzialmente anche molto dannosi". Il problema
e' che "quando si scontrano con i fotoni dell'energia solare, queste
sostanze agiscono come un insulto alla pelle", spiega la dermatologa.
(segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:29

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tumori: al gemelli (rm) prima radioembolizzazione, trattato paziente anziano

TUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO =
TERZO CENTRO DEL LAZIO A DISPORRE DI QUESTA ARMA PER CURARE
FEGATO

Roma, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Primo trattamento di
radioembolizzazione epatica con un dispositivo medico di ultima
generazione eseguito con successo al policlinico universitario
Agostino Gemelli di Roma su un paziente anziano di 84 anni con un
cancro al fegato. Le neoplasia - comunicano dal policlinico - era di
elevate dimensioni (9cm) e presentava trombosi portale, che non
permetteva qualunque altra forma di terapia. La procedura e' stata
eseguita senza alcuna complicanza e il paziente e' stato dimesso in
buone condizioni cliniche quattro giorni dopo il trattamento.

La radioembolizzazione e' una procedura di radiologia
interventistica che consiste nella iniezione nel tumore di microsfere
di vetro, che contengono l'elemento radioattivo ittrio-90 utilizzando
come vettore il sangue del tumore stesso.(segue)

(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:30

NNNNTUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il Gemelli - si legge in una nota
- diventa cosi' il terzo ospedale della Regione Lazio, insieme
all'Istituto Regina Elena e all'Ospedale di Latina, a poter offrire ai
malati di tumore epatico resistente ad altri trattamenti questa
sofisticata procedura.

Per questo primo trattamento di radioembolizzazione epatica gli
specialisti del dipartimento di Bioimmagini e scienze radiologiche del
Gemelli, diretto da Lorenzo Bonomo, hanno impiegato un device di nuova
generazione rispetto a quello utilizzato nelle altre due strutture
chiamato 'TheraSphere'. Sono solo otto in Italia i centri oncologici
attrezzati per l'impiego di questa procedura con TheraSphere,
affiancandosi a prestigiosi centri di trattamento europei quali la
Bclc Group Hospital Clinic di Barcellona (Spagna) e il Centre Eugene
Marquis di Rennes (Francia), e 18 in totale, considerando i centri
italiani che utilizzano anche l'altro dispositivo medico in commercio
(Sirtex). (segue)

(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:37

NNNNTUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La radioembolizzazione si
caratterizza per essere una procedura gestita in maniera
multidisciplinare - spiega Bonomo - con la presenza di competenze
chirurgiche, gastroenterologiche, radiologiche, medico-nucleari e
fisiche, tali da rendere possibile l'esecuzione del trattamento in
maniera sicura ed efficace". Il risultato raggiunto al Gemelli, che
permette di aggiungere una nuova efficace arma all'arsenale di
strumenti per combattere l'epatocarcinoma, e' stato possibile grazie
al lavoro del Gruppo multidisciplinare per la gestione
dell'Epatocarcinoma denominato HepatoCatt, attivo dal 2008. Il gruppo
comprende tutti gli specialisti che operano in tale ambito (epatologi,
radiologi diagnostici e interventisti, chirurghi del fegato e del
trapianto, oncologi, anatomo-patologi, radioterapista, medici
nucleari, fisici).

A oggi, con oltre 250 nuovi casi di cancro al fegato valutati e
trattati ogni anno - evidenzia la nota - il Gemelli si pone come
l'ospedale con la maggiore casistica del Lazio e del Centro-Sud e tra
i primi tre d'Italia. La radioembolizzazione epatica puo' essere
utilizzata in pazienti con tumori epatici primitivi (epatocarcinoma o
colangiocarcinoma) o secondari (metastasi da tumore colon-retto,
mammella, neuroendocrini) e ha dimostrato buoni risultati in termini
di risposta locale di malattia e soprattutto di sopravvivenza.

La radioembolizzazione epatica viene eseguita in anestesia
locale, tramite una piccola incisione dall'inguine, senza richiedere
tagli chirurgici. E' un trattamento non doloroso, ben tollerato, con
minimi effetti collaterali; in particolare, dopo il trattamento il
paziente puo' presentare una sindrome caratterizzata da febbricola,
stanchezza, affaticamento e riduzione dell'appetito, che tende a
risolversi spontaneamente dopo 10-12 giorni. I dati attualmente
riportati in letteratura hanno dimostrato che tale procedura consente
un significativo aumento dell'aspettativa e della qualita' di vita dei
pazienti con patologia epatica in stadio avanzato, per i quali non ci
sarebbe stato alcun altro trattamento possibile.

(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:42

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"Difesa, Fornicola: 'mi dissocio dal Cocer Carabinieri' "

La situaziopne al COCER/CC, talvolta,  è gestita dal comitato di presidenza in maniera difforme dalle regole a cui fanno riferimento i CoBaR ed i CoIR d’Italia.

Un ambito di competenza che, ho la sensazione  si spinga talvolta sino alla deriva. Sino a cambiare, forse, la giurisdizione.

Le circostanze mi hanno costretto a prenderne le distanze. (vedi allegato)