NUCLEARE: VALENZISE (INGV), ATTESE SORPRESE DA
MAPPA SISMICA EUROPEA/ADNKRONOS =
QUADRO ITALIA GIA' CHIARO, RISULTATI
PRELIMINARI PROSSIMA
SETTIMANA A OSLO
Roma, 10 giu. (Adnkronos) -
Potrebbero "arrivare sorprese", con
ricadute indirette "anche sul fronte di
centrali e programmi
nucleari", dalla mappa sismica europea che "sara'
pronta entro un
anno" ed i cui "risultati preliminari saranno presentati la
prossima
settimana a Oslo". A riferirlo all'ADNKRONOS e' il sismologo
Gianluca
Valenzise dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che,
alla vigilia del referendum sul nucleare
sottolinea che per l'Italia
"e' probabile che non cambi quasi nulla". Con la
"carta di
pericolosita' sismica su scala europea -spiega Valenzise- si e'
deciso
di fare una mappa con tecniche piu' avanzate delle attuali anche per
superare, riguardo i terremoti, gli ostacoli dettati dalle
legislazioni
nazionali, spesso discordanti fra loro".
In "Europa, questa mappa, anche
se non ha un rapporto diretto
con le centrali nucleari, dara' informazioni
sulla pericolosita'
sismica che potrebbe rivelare sorprese" afferma
Valenzise spiegando
che "ci sono aree europee piu' pericolose di quanto si
pensasse prima
ma anche viceversa". "Ma bisogna aspettare risultati per
informazioni
piu' certe" avverte il sismologo dell'Ingv sottolineando che,
riguardo
l'Italia "e' probabile che non cambi quasi nulla". "In un meeting la
prossima settima a Oslo ci sara' una prima presentazione dei
risultati
preliminari di questo progetto europeo battezzato Share" aggiunge
Valenzise ribadendo che "i risultati definitivi sono attesi entro un
anno".
Riguardo il progetto Share, inoltre, Valenzise spiega che si
trattera' di "una carta di pericolosita' sismica. Una carta cioe'
utile
per costruire case e progettare pianificazioni urbanistiche".
"Per costruire
le centrali nucleari -ricorda- i parametri sono molto
diversi, c'e' un
livello di approfondimento piu' alto".
(segue)
(Ada/Col/Adnkronos)
10-GIU-11 17:20
NNNNNUCLEARE: VALENZISE (INGV), ATTESE SORPRESE DA
MAPPA SISMICA EUROPEA/ADNKRONOS (2) =
DA NOI POSSIBILI SITI MA MAI
ABBASSARE LA GUARDIA ANCHE SU
SCORIE
(Adnkronosa) - "La centrale
nucleare, infatti, -prosegue- si
suppone debba
avere una vita di alcuni secoli. A questo si aggiunge il
problema dello
stoccaggio delle scorie che ci porta avanti di
millenni. Nella valutazione
di un territorio su cui costruire una
centrale nucleare, quindi, c'e' un approccio scientifico diverso,
molto piu' approfondito". Ma il nostro Paese, sul fronte del rischio
sismico, e' adatto a ospitare centrali nucleari?
"L'Italia -dice
Valenzise- non ha sismogenesi disastrose, e'
un'area dove possono esserci
terremoti come quello de L'Aquila
abbastanza frequentemente, ma non
catastrofici come quello del
Giappone". "Io ho sempre pensato che in Italia
ci sia la possibilita'
di trovare siti adatti dove costruire una centrale
nucleare. Sotto il
profilo sismico, insomma, non
mi sento di dire che l'Italia e' un
posto inadatto a centrali nucleari" dice
ancora il sismologo dell'Ingv
sottolineando pero' che il problema su dove e
come costruire una
centrale nucleare richiede
un'analisi molto complessa.
Se si dovesse portare avanti il programma
nucleare italiano,
"sicuramente -sottolinea
ancora lo scienziato- l'attenzione sul
rischio sismico va tenuta alta ma non
solo sulle centrali, anche sulle
scorie". E, se invece non dovessimo fare
piu' impianti nucleari, lo
scienziato afferma che comunque "non dobbiamo
sottovalutare che
abbiamo ancora il problema di dove stoccare le vecchie
scorie". Italia
ma non solo. Valenzise sottolinea che la mappa di
pericolosita'
sismica potrebbe portare novita' in diversi Paesi europei. A
cominciare dalla "Spagna, che ha una sua sismicita', dalla Bulgaria e
dalla Slovenia". (segue)
(Ada/Col/Adnkronos)
10-GIU-11
17:20
NNNNNUCLEARE: VALENZISE (INGV), ATTESE SORPRESE DA
MAPPA SISMICA EUROPEA/ADNKRONOS (3) =
CON PROGETTO SHARE NOVITA' PER
SPAGNA, BULGARIA E SLOVENIA
(Adnkronos)- Con la mappa del progetto Share,
spiega Valenzise,
"qualcosa cambiera' in Spagna". Dopo il recente terremoto
di 5,3 gradi
della scala Richter, registrato l'11 maggio scorso nel sud della
Spagna, nella Murcia, "noi sappiamo con certezza che, alla luce di
questo studio che stiamo facendo, ci sarebbe stata una normativa
sismica
piu' severa di quella attuale" afferma lo scienziato. Un caso
ancora piu'
eclatante potrebbe diventare quello della Bulgaria dove,
continua Valenzise,
"c'e' un impianto nucleare degli anni '70 che si
trova proprio vicino ad una faglia con elevato problema di
sismicita'".
E la mappa europea potrebbe aprire nuovi scenari,
riguardo il
nucleare, anche in "Slovenia, Paese
che ha sismicita' molto simile a
quella italiana" aggiunge l'esperto
dell'Ingv rimarcando che "non ci
sono dunque casi isolati" ma ribadendo che
pero' "e' necessario
aspettare i dati definitivi". "Con questa mappa
-sottolinea- stiamo
portando il problema della valutazione del rischio
sismico a livelli
piu' alti, a livello cioe' anche di quei Paesi che hanno
mappe piu'
rozze e meno definite di quella italiana". "L'Europa non e' pero'
un'area particolarmente sismisca, tranne la regione meridionale con
Italia e Grecia. E quello che e' interessante e' che nel progetto
Share
e' entrata anche la Turchia e li' -anticipa Valenzise- qualche
novita'
potrebbe emergere perche' la Turchia ha una sismicita' molto
forte".
"La Turchia e' abbastanza avanzata sul fronte del rischio
sismico ma l'incontro con la tecnologia europea potrebbe portare
novita'
anche da loro. In Turchia, nell'Egeo ci sono zone non
particolarmente note
sotto l'aspetto terremoti". Inoltre, "ci sono
tanti altri Paesi, come Cina,
India o Usa che hanno centrali nucleari
e problemi di sismicita' piu'
elevata. Ecco perche' -prosegue- e' in
corso un altro progetto per la
valutazione della sismicita', il Gem
(Global Earth Modem), un progetto
mondiale, promosso da ricercatori,
assicuratori ed esperti di diverse
discipline, in cui l'Italia ha un
ruolo molto forte". "Si tratta di uno
studio per una carta di rischio,
cioe' non piu' di pericolosita', che
-conclude Valenzise- aggiunge
l'elemento esposizione, cioe' l'analisi di
quello che c'e' sul
territorio, ponendo particolare enfasi sui Paesi piu'
poveri".
(Ada/Col/Adnkronos)
10-GIU-11 17:20
NNNN
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