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venerdì 10 giugno 2011

NUCLEARE: VALENZISE (INGV), ATTESE SORPRESE DA MAPPA SISMICA EUROPEA/ADNKRONOS

NUCLEARE: VALENZISE (INGV), ATTESE SORPRESE DA MAPPA SISMICA EUROPEA/ADNKRONOS =
QUADRO ITALIA GIA' CHIARO, RISULTATI PRELIMINARI PROSSIMA
SETTIMANA A OSLO

Roma, 10 giu. (Adnkronos) - Potrebbero "arrivare sorprese", con
ricadute indirette "anche sul fronte di centrali e programmi
nucleari", dalla mappa sismica europea che "sara' pronta entro un
anno" ed i cui "risultati preliminari saranno presentati la prossima
settimana a Oslo". A riferirlo all'ADNKRONOS e' il sismologo Gianluca
Valenzise dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che,
alla vigilia del referendum sul nucleare sottolinea che per l'Italia
"e' probabile che non cambi quasi nulla". Con la "carta di
pericolosita' sismica su scala europea -spiega Valenzise- si e' deciso
di fare una mappa con tecniche piu' avanzate delle attuali anche per
superare, riguardo i terremoti, gli ostacoli dettati dalle
legislazioni nazionali, spesso discordanti fra loro".

In "Europa, questa mappa, anche se non ha un rapporto diretto
con le centrali nucleari, dara' informazioni sulla pericolosita'
sismica che potrebbe rivelare sorprese" afferma Valenzise spiegando
che "ci sono aree europee piu' pericolose di quanto si pensasse prima
ma anche viceversa". "Ma bisogna aspettare risultati per informazioni
piu' certe" avverte il sismologo dell'Ingv sottolineando che, riguardo
l'Italia "e' probabile che non cambi quasi nulla". "In un meeting la
prossima settima a Oslo ci sara' una prima presentazione dei risultati
preliminari di questo progetto europeo battezzato Share" aggiunge
Valenzise ribadendo che "i risultati definitivi sono attesi entro un
anno".

Riguardo il progetto Share, inoltre, Valenzise spiega che si
trattera' di "una carta di pericolosita' sismica. Una carta cioe'
utile per costruire case e progettare pianificazioni urbanistiche".
"Per costruire le centrali nucleari -ricorda- i parametri sono molto
diversi, c'e' un livello di approfondimento piu' alto". (segue)

(Ada/Col/Adnkronos)
10-GIU-11 17:20

NNNNNUCLEARE: VALENZISE (INGV), ATTESE SORPRESE DA MAPPA SISMICA EUROPEA/ADNKRONOS (2) =
DA NOI POSSIBILI SITI MA MAI ABBASSARE LA GUARDIA ANCHE SU
SCORIE

(Adnkronosa) - "La centrale nucleare, infatti, -prosegue- si
suppone debba avere una vita di alcuni secoli. A questo si aggiunge il
problema dello stoccaggio delle scorie che ci porta avanti di
millenni. Nella valutazione di un territorio su cui costruire una
centrale nucleare, quindi, c'e' un approccio scientifico diverso,
molto piu' approfondito". Ma il nostro Paese, sul fronte del rischio
sismico, e' adatto a ospitare centrali nucleari?

"L'Italia -dice Valenzise- non ha sismogenesi disastrose, e'
un'area dove possono esserci terremoti come quello de L'Aquila
abbastanza frequentemente, ma non catastrofici come quello del
Giappone". "Io ho sempre pensato che in Italia ci sia la possibilita'
di trovare siti adatti dove costruire una centrale nucleare. Sotto il
profilo sismico, insomma, non mi sento di dire che l'Italia e' un
posto inadatto a centrali nucleari" dice ancora il sismologo dell'Ingv
sottolineando pero' che il problema su dove e come costruire una
centrale nucleare richiede un'analisi molto complessa.

Se si dovesse portare avanti il programma nucleare italiano,
"sicuramente -sottolinea ancora lo scienziato- l'attenzione sul
rischio sismico va tenuta alta ma non solo sulle centrali, anche sulle
scorie". E, se invece non dovessimo fare piu' impianti nucleari, lo
scienziato afferma che comunque "non dobbiamo sottovalutare che
abbiamo ancora il problema di dove stoccare le vecchie scorie". Italia
ma non solo. Valenzise sottolinea che la mappa di pericolosita'
sismica potrebbe portare novita' in diversi Paesi europei. A
cominciare dalla "Spagna, che ha una sua sismicita', dalla Bulgaria e
dalla Slovenia". (segue)

(Ada/Col/Adnkronos)
10-GIU-11 17:20

NNNNNUCLEARE: VALENZISE (INGV), ATTESE SORPRESE DA MAPPA SISMICA EUROPEA/ADNKRONOS (3) =
CON PROGETTO SHARE NOVITA' PER SPAGNA, BULGARIA E SLOVENIA

(Adnkronos)- Con la mappa del progetto Share, spiega Valenzise,
"qualcosa cambiera' in Spagna". Dopo il recente terremoto di 5,3 gradi
della scala Richter, registrato l'11 maggio scorso nel sud della
Spagna, nella Murcia, "noi sappiamo con certezza che, alla luce di
questo studio che stiamo facendo, ci sarebbe stata una normativa
sismica piu' severa di quella attuale" afferma lo scienziato. Un caso
ancora piu' eclatante potrebbe diventare quello della Bulgaria dove,
continua Valenzise, "c'e' un impianto nucleare degli anni '70 che si
trova proprio vicino ad una faglia con elevato problema di
sismicita'".

E la mappa europea potrebbe aprire nuovi scenari, riguardo il
nucleare, anche in "Slovenia, Paese che ha sismicita' molto simile a
quella italiana" aggiunge l'esperto dell'Ingv rimarcando che "non ci
sono dunque casi isolati" ma ribadendo che pero' "e' necessario
aspettare i dati definitivi". "Con questa mappa -sottolinea- stiamo
portando il problema della valutazione del rischio sismico a livelli
piu' alti, a livello cioe' anche di quei Paesi che hanno mappe piu'
rozze e meno definite di quella italiana". "L'Europa non e' pero'
un'area particolarmente sismisca, tranne la regione meridionale con
Italia e Grecia. E quello che e' interessante e' che nel progetto
Share e' entrata anche la Turchia e li' -anticipa Valenzise- qualche
novita' potrebbe emergere perche' la Turchia ha una sismicita' molto
forte".

"La Turchia e' abbastanza avanzata sul fronte del rischio
sismico ma l'incontro con la tecnologia europea potrebbe portare
novita' anche da loro. In Turchia, nell'Egeo ci sono zone non
particolarmente note sotto l'aspetto terremoti". Inoltre, "ci sono
tanti altri Paesi, come Cina, India o Usa che hanno centrali nucleari
e problemi di sismicita' piu' elevata. Ecco perche' -prosegue- e' in
corso un altro progetto per la valutazione della sismicita', il Gem
(Global Earth Modem), un progetto mondiale, promosso da ricercatori,
assicuratori ed esperti di diverse discipline, in cui l'Italia ha un
ruolo molto forte". "Si tratta di uno studio per una carta di rischio,
cioe' non piu' di pericolosita', che -conclude Valenzise- aggiunge
l'elemento esposizione, cioe' l'analisi di quello che c'e' sul
territorio, ponendo particolare enfasi sui Paesi piu' poveri".

(Ada/Col/Adnkronos)
10-GIU-11 17:20

NNNN

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