STAMINALI: RICERCATORE ITALIANO IN GB, SPERANZE DA TRIAL PER SCLEROSI
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PAOLO MURARO, RICEVUTE CENTINAIA DI EMAIL E CHIAMATE DA
PAZIENTI
Roma, 1 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Da quando si e'
diffusa la notizia dell'avvio
in Gran Bretagna di un importante trial
clinico internazionale per
verificare l'effetto delle cellule
staminali come terapia della sclerosi
multipla, Paolo Muraro,
scienziato italiano che guidera' la sperimentazione
Oltremanica, ha
ricevuto centinaia di email e telefonate: "Sono pazienti che
chiedono
di essere inclusi nello studio: non potremo accontentare tutti. Ma
ci
aspettiamo di raggiungere buoni risultati e di fare un passo avanti
nella lotta a questa malattia". A dirlo all'Adnkronos Salute e' Muraro
stesso, che vive e fa ricerca a Londra
dal 2006.
"Dal 2001 al 2006 ho lavorato negli Stati Uniti - racconta
Muraro - per poi spostarmi a Londra. Non mi definirei un 'cervello in
fuga', piuttosto un 'cervello in cerca': non ho nessuna preclusione
sia
nei confronti dell'ipotesi di tornare in Italia, sia di spostarmi
altrove.
Semplicemente il mio percorso professionale si e' sviluppato
all'estero. Ma
sicuramente le difficolta' nel nostro Paese esistono e
sono croniche, in
particolare per i neolaureati e per chi deve
risalire i primi scalini
accademici. E ci sono validissimi ricercatori
che rimangono precari fino a 40
anni. Molti si perdono per strada
proprio per questo motivo: non possono
permettersi di fare questo
lavoro".
"Spero comunque che essere un
ricercatore italiano attivo
all'estero dia lustro alla nostra ricerca,
piuttosto che far pensare a
un cervello in fuga".
(segue)
(Bdc/Col/Adnkronos)
01-AGO-11 17:59
vSTAMINALI: RICERCATORE ITALIANO IN GB, SPERANZE DA TRIAL PER SCLEROSI (2)
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(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Allo
studio internazionale sulla
sclerosi multipla cui partecipa Muraro
"aderiranno anche strutture di
numerosi altri Paesi - tiene a precisare lo
studioso - fra cui
l'Italia con i centri specializzati guidati da Antonio
Uccelli
all'universita' di Genova, Gianvito Martino all'universita'
Vita/Salute San Raffaele di Milano e Bruno
Bonetti all'universita' di
Verona. I malati di sclerosi che saranno inclusi
nello studio in
doppio cieco riceveranno iniezioni di staminali mesenchimali
prelevate
dal loro stesso midollo osseo e opportunamente trattate. I
risultati
che ci aspettiamo sono la riduzione delle lesioni attive provocate
dalla sclerosi e l'arresto del deterioramento neurologico".
In
Inghilterra saranno trattati "circa 14 pazienti - spiega il
ricercatore -
mentre a livello internazionale saranno arruolati circa
150 malati. E' uno
studio triennale, partira' concretamente a fine
anno e i risultati non
arriveranno dunque prima del 2015. Ma e' il
primo studio che mira a
verificare l'efficacia di queste staminali: in
precedenza ci sono stati tre
piccoli trial che ne hanno testato la
sicurezza. Queste cellule sono
risultate prive di rischi, non hanno
problemi di natura etica perche' sono
autologhe e hanno un buon
potenziale" per dare una speranza in piu' a chi e'
colpito da sclerosi
multipla.
(Bdc/Col/Adnkronos)
01-AGO-11
18:05
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