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mercoledì 18 gennaio 2012

Carceri/ Al via esame decreto Severino nell'aula del Senato


Carceri/ Al via esame decreto Severino nell'aula del Senato
In discussione 140 emendamenti, voto finale entro domattina

Roma, 18 gen. (TMNews) - Si avviato oggi nell'aula di palazzo
Madama l'esame del decreto-legge ribattezzato 'svuota carceri',
il provvedimento del 22 dicembre 2011, n. 211, che contiene
"interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva
determinata dal sovraffollamento delle carceri". Il via libera
del Senato dovrebbe arrivare entro la seduta mattutina di domani.
Il provvedimento in prima lettura e dopo il voto dei senatori
passer quindi alla Camera. Il decreto scade il 20 febbraio e va
quindi convertito in legge entro quella data.

Sono 140 gli emendamenti al decreto Severino che l'aula del
Senato dovr esaminare a partire da oggi. Si tratta del
provvedimento definito, con un po' di ottimismo comunicativo,
'svuota-carceri', fortemente voluto dal ministro della Giustizia
Paola Severino per affrontare la prima delle emergenze che aveva
evidenziato nelle sue dichiarazioni programmatiche al Parlamento.
Secondo le previsioni dei tecnici del ministero, circa tremila
detenuti in meno dovrebbero affollare gli istituti carcerari,
mentre un numero imprecisato non dovrebbe proprio entrarci grazie
alle nuove disposizioni sugli arresti a domicilio o in camera di
sicurezza.

(segue)

Bar

181144 gen 12

Carceri/ Al via esame decreto Severino nell'aula del Senato -2-
Estesi arresti e pene domiciliari. Verso la chiusura degli Opg

Roma, 18 gen. (TMNews) - Due i punti qualificanti del decreto
Severino all'esame dell'aula di palazzo Madama: il primo che
pu essere destinato alla detenzione domiciliare chi ha 18 mesi
di pena residua da scontare e non pi 12 mesi, come nel
precedente 'svuota-carceri' varato dal Governo Berlusconi; il
secondo interviene sul fenomeno cosiddetto delle 'porte
girevoli', cio delle circa ventimila persone che ogni anno
entrano in carcere per 48 ore o comunque per meno di una
settimana, per essere poi scarcerate o destinate ai domiciliari:
il ministro ha proposto di utilizzare le celle di sicurezza nelle
questure e nelle caserme di Carabinieri e Finanza, la commissione
Giustizia del Senato ha invece scelto di privilegiare la
possibilit di destinare in prima istanza al proprio domicilio le
persone arrestate. Il Governo dovrebbe per correggere questa
impostazione in giornata, presentando un suo emendamento o
concordandone uno con i relatori. La nuova formulazione limiter
con maggiore precisione, rispetto alla formulazione scelta dai
relatori, la possibilit della custodia domiciliare ai soli
arrestati in flagranza per reati minori e quindi in attesa del
processo per direttissima di fronte al giudice monocratico.
Questo perch, spiegano fonti dei Governo, si vuole evitare il
rischio che una formulazione troppo vaga consenta la destinazione
alla custodia domiciliare anche di arrestati e fermati per reati
gravi.

Altra novit di grande rilievo condivisa in commissione dai
relatori del provvedimento, Filippo Berselli del Pdl e Alberto
Maritati del Pd, e oggetto di un emendamento specifico che sar
votato dall'aula, la chiusura definitiva degli Ospedali
psichiatrici giudiziari, i vecchi manicomi criminali. Gli
internati dovrebbero essere affidati alla sanit regionale, le
vecchie strutture vendute per finanziare la costruzione di sedi
idonee al trattamento dei condannati malati psichiatrici. Qui il
Governo aveva espresso perplessit in commissione, ma solo per
ragioni legate ala copertura finanziaria del provvedimento, una
questione che dovrebbe essere in via di risoluzione.

Bar

181145 gen 12


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