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mercoledì 25 gennaio 2012

I Carabinieri debbono fare i cuochi?

In allegato il mio intervento di questa mattina durante la riunione COCER:


Si è aperta una discussione molto accesa. L'unico a riconoscere l'esistenza del problema "carabinieri cuochi" è stato il delegato Ruggero Piccinni che ha anche chiesto di poter incontrare, in assemblea, il Comandante Generale. Idea che ho subito condiviso ed alla quale mi sono associato.


Tutti gli altri presenti non hanno condiviso l'idea e, implicitamente, hanno confermato la fiducia a questo "fantomatico" tavolo tecnico composto da n. tre delegati (uno della categoria C e due della categoria B)


Anche davanti ad una realtà conclamata e confermata dalle numerose delibere dei CoBaR Emilia Romagna, Lombardia, Trentino (solo per indicare le ultime) l'assemblea COCER ha preferito "tapparsi le orecchie"







Il mio intervento che è anche allegato




Signor Presidente,

Desidero esprimere la mia perplessità in ordine alle attività di quest’assemblea che, sembra, del tutto arbitrariamente, abbia “delegato” anche la materia riguardante le “mense” ad un fantomatico “gruppo di lavoro” di cui non ho mai avuto alcuna notizia o riscontro sulle attività svolte.

Solo recentemente mi sono insediato al COCER Carabinieri e comunque il problema, il malessere che riguarda la gestione del servizio “mensa” è stato affrontato da numerosissimi COBAR di tutt’Italia con altrettante delibere.

In estrema sintesi, i Carabinieri non vogliono fare i cuochi tuttavia, anche quest’anno, si registra una tendenza che vedrebbe aumentare i già troppi carabinieri che sono ancora impiegati a fare i cuochi.

Non credo ci sia la necessità di ricordare le oggettive difficoltà, i problemi ed i motivi per i quali i carabinieri chiedono di poter fare i carabinieri ma questo dato semplice dimostra, oltre alla fallimentare attività svolta da questo COCER, anche la grave colpa di aver “delegato” la materia a pochi delegati non bene orientati.

In quanto delegato di questo Organismo chiedo che tutte le attività svolte, anche in “gruppo di lavoro o tavolo tecnico” debbano essere portate all’attenzione dell’Assemblea ed eventualmente condiviso dalla stessa in modo che i risultati possano essere maggiormente omogenei sul territorio nazionale.

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