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venerdì 3 febbraio 2012

SALUTE: PROTESI PIP, DA ASSOCIAZIONE CHIRURGHI AICPE 5 LINEE GUIDA


SALUTE: PROTESI PIP, DA ASSOCIAZIONE CHIRURGHI AICPE 5 LINEE GUIDA =

Roma, 3 feb. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Fare chiarezza sulla
questione delle protesi mammarie Pip, onde evitare inutili allarmismi.
E' l'obiettivo dell'Associazione italiana chirurgia plastica estetica
(Aicpe), che riunisce oltre un centinaio di chirurghi plastici
estetici e che ha studiato a fondo la questione, giungendo ad alcune
conclusioni che sono le piu' coerenti in base alle informazioni
scientifiche di cui oggi si dispone.

Secondo l'Aicpe sono necessarie due premesse: "La prima e' che
non esistono evidenze scientifiche sul fatto che ci siano legami tra
le protesi e il cancro - afferma il vice presidente di Aicpe, Mario
Pelle Ceravolo - Anzi, l'incidenza di tale patologia e' inferiore a
quella che si riscontra tra le donne senza protesi. Anche i dati sulla
rottura delle protesi sono incerti, in quanto gli studi esistenti sono
stati effettuati con metodologie differenti e quindi non comparabili.
Proprio per questo, come associazione, ci stiamo attivando per
realizzare un nostro studio relativo alle protesi Pip in Italia. La
seconda premessa e' che i rischi di una seconda operazione sono invece
conosciuti. Ogni intervento chirurgico presenta dei rischi, inoltre
molte pazienti sono soddisfatte del loro seno: non c'e' certezza che,
rioperando senza indicazioni, si avra' un risultato altrettanto buono,
senza considerare l'alto rischio di complicazioni". (segue)

(Red-Bdc/Col/Adnkronos)
03-FEB-12 16:41

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SALUTE: PROTESI PIP, DA ASSOCIAZIONE CHIRURGHI AICPE 5 LINEE GUIDA (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Aicpe suggerisce quindi alcune
semplici ma chiare linee guida di comportamento, che dovrebbero essere
adottate da tutti i medici, a cui e' richiesto un atteggiamento
responsabile e meticoloso, valutando attentamente ogni singolo caso.
"Primo - spiega Pelle Ceravolo - e' raccomandabile una visita di
controllo semestrale per tutte le pazienti. Secondo, riteniamo
necessario che a tutti i pazienti che presentino da un punto di vista
clinico o strumentale non solo evidenza, ma anche semplice sospetto di
importante contrattura capsulare, sieroma, infiammazioni
loco-regionali, adenopatie, lesioni evidenti o rottura franca, siano
espiantate le protesi e, se non esistono controindicazioni,
sostituite.

Terzo, i pazienti con sindrome ansiosa o condizioni psicologiche
labili, ma con impianti integri, dovrebbero essere valutati
attentamente, se necessario con l'ausilio di colleghi specialisti, e
dovrebbe essere data loro la possibilita' di sostituzione
dell'impianto. Quarto: alle autorita' di ogni Paese dovrebbe essere
inoltre chiesto di valutare e certificare tutti gli impianti che
vengono utilizzati sul suo territorio per evitare altre situazioni di
altro tipo per altri dispositivi. Quinto, e' necessario un registro
degli impianti, per avere un rapido follow up di tutte le protesi
impiantate, in modo da poter gestire al meglio situazioni di questo
tipo".

(Red-Bdc/Col/Adnkronos)
03-FEB-12 16:45

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