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venerdì 3 febbraio 2012
ANSA-FOCUS/ PEDOFILIA: VITTIMA,CATTOLICA E ABUSATA,DEVO PARLARE
ANSA-FOCUS/ PEDOFILIA: VITTIMA,CATTOLICA E ABUSATA,DEVO PARLARE
L'IRLANDESE MARY COLLINS A SIMPOSIO GREGORIANA CONTRO ABUSI
(ANSA) - ROMA, 3 FEB - ''Non e' stato facile per me decidere
di parlare, non e' mai facile per noi sopravvissuti, ma dopo
essermi posta tante domande ho deciso che era qualcosa che
potevo fare, sono cattolica e sono una vittima di abusi del
clero, non e' stata una decisione facile, si va anche incontro a
critiche per questo tipo di partecipazione, ma ho deciso di
farlo per cercare di proteggere il futuro del maggior numero
possibile di bambini, per questo e' stato importante che io
parli e che sia ascoltata''.
Marie Collins e' una bella signora irlandese sulla sessantina
e partecipa, dalla parte delle vittime, al simposio che si
terra' dal 6 al 9 febbraio alla Gregoriana contro gli abusi del
clero, una tappa importante nell'impegno della Chiesa contro gli
abusi dei suoi membri, e una iniziativa del tutto nuova che
coinvolge 110 conferenze episcopali, oltre 30 ordini religiosi e
chiese dai cinque continenti, cercando di creare una cultura
mondiale di vicinanza alle vittime e prevenzione di questi
crimini, condannati con forza dal Papa e per perseguire i quali
la Congregazione per la dottrina della fede ha chiesto a tutti
gli episcopati del mondo di mettere a punto delle linee guida di
intervento.
''Nella mia esperienza - ha detto Marie Collins - c'e'stata
rabbia, dolore, sfiducia; mi sono chiesta perche' solo ora la
Chiesa abbia deciso di agire; ho visto che c'erano delle
direttive contro gli abusi ma sono state ignorate, poi ho deciso
di mettere da parte tutti questi dubbi: il dolore da adulti per
gli abusi subiti da bambini deve essere ascoltato, sradicare
questa piaga e' impossibile, ma ogni sforzo va fatto per salvare
ogni vita che possiamo salvare. La Chiesa - aggiunge - puo'
diventare protagonista della protezione dei bambini di tutto il
mondo''.
''Per gli abusi subiti - spiega la signora irlandese - ho
ricevuto scuse, ma chiedere perdono e' un'altra cosa: se la
leadership della Chiesa potesse chiedere perdono non per gli
abusi, che sono colpa degli abusatori, ma per non aver protetto
i bambini, questo sarebbe importante per molti sopravvissuti;
chiedere scusa va bene, ma chiedere perdono e' piu' difficile,
e' la cosa piu' dura, noi tutti siamo addolorati per quello che
e' successo, ma essere addolorati e' diverso dal chiedere
perdono''.
''La protezione dei bambini - gli ha fatto eco mons. Charles
Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione per la
dottrina della fede - e' la priorita' che ci ha indicato il Papa
e la protezione dei bambini e' parte integrante del bene della
Chiesa''.(giovanna.chirri@ansa.it) (ANSA).
CHR
03-FEB-12 18:48 NNNN
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